Unioni Civili - Discussione DDL Cirinnà rinviato di una settimana. PD dà la colpa ai 5 stelle, loro non ci stanno e il vergognoso show va avanti.

A cura di Francesco Sansone
Grafica di Giovanni Trapani
La sensazione che neanche oggi (articolo iniziato a scrivere alle 23:37 di mercoledì 17 febbraio) si sarebbe arrivati a respirare un'aria di civiltà si è rivelata amara certezza. Il Senato non è riuscito ancora una volta a mettersi d'accordo sul DDL Cirinnà e la legge sulle unioni civili è stata rinviata di una settimana, al 24 febbraio per l'esattezza.
Dopo la giornata infuocata di ieri, la discussione è ripresa questa mattina, ma nel giro di poche ore, il capo gruppo al Senato del PD, Luigi Zanda ha chiesto il rinvio, accordato da Grasso, dato che dopo il voltafaccia del Movimento 5 stelle "serve un lavoro di riflessione per riannodare dei fili politici e fare una buona legge". 
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Monica Cirinnà, però, è apparsa molto amareggiata per come sono andate le cose e per il retrofront dei 5 stelle: "Mi sono fidata e ne pagherò l'errore. Mi prendo la responsabilità di questo errore e la mia carriera politica la chiudo con questo scivolone."

I pente stellati, però, non ci tengono a passare per coloro che hanno bloccato la legge e sulle pagine di VanityFair.it, l'ex capo gruppo al Senato, Alberto Airola, spiega che il loro no di ieri non è legato alla legge, ma all'emendamento 'canguro' presentato da Andrea Marcucci: "la legge la voteremo punto su punto. Noi non ci siamo mossi di un millimetro [...] e siamo pronti a votare la legge così com'è. Solo non ci piace il modo renziano di procedere blindando tutto: lo hanno fatto per la riforma costituzionale, lo hanno fatto per la legge elettorale, lo hanno fatto per la legge di stabilità. A questo giro non glielo permettiamo: si va in aula, si discute e si vota. E noi voteremo a favore, siano pure tranquilli. Forse è difficile farlo capire ai cittadini in quest ore, ma noi vogliamo il Cirinnà, ma con una maggioranza vera e senza colpi di mano. Aver votato no al canguro non è un cavillo, come dicono alcuni, è una questione fondamentale che restituisce forza al Parlamento."

Leggendo queste parole e vedendo che per la riforma costituzionale, la legge elettorale e la legge di stabilità hanno chiuso un occhio, a uno viene da chiedersi: non potevate darvi un altro pizzico sulla pancia e fare come avete fatto precedentemente? Giusto ora in cui ci sono in ballo i diritti civili di una parte degli italiani e la tutela di bambini che, se le cose non cambiano, potrebbero vedersi portar via dal genitore non biologico in caso di decesso dell'altro? Giusto in quest'occasione dovevate tirare fuori un'etica che per tre volte avete tranquillamente accantonata?

Tuttavia, il PD non è nella posizione di fare la vittima. Se almeno per una volta avesse evitato di fare il solito PD, l'appoggio di un altro partito, o movimento- chiamatelo come vi pare-, non sarebbe servito. Se il Partito Democratico fosse stato unito, sarebbe bastato soltanto l'appoggio di SEL per far passare sta sventurata legge. Quindi se il voltafaccia dei 5 stelle è un colpo basso, lo è altrettanto, se non peggiore, quello ricevuto dall'area cattolica del partito che si è rivelata la vera serpe in seno del DDL Cirinnà.
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Ma dopo questa giornata e questo ennesimo e vergognoso rinvio, la legge che possibilità ha per essere approvata?
Ovviamente quello che è successo oggi ha dato modo agli oppositori di tornare all'attacco contro la stepchild adoption - alla faccia dei tanti discorsi affrontati sulla tutela dei bambini -, la pensione di reversibilità, e quindi contro il concedere alle coppie gay i diritti e i doveri di cui godono le coppie etero. Ma il PD ha tenuto a ribadire che non verrà effettuato nessuno stralcio (sarà davvero così?) e che non ha intenzione di fare alcun passo indietro. 

E mentre la politica continua questo vergogno e ripugnate show - secondo solo alle esternazioni di felicità per il mancato riconoscimento dei diritti civili di Formigoni e Gasparri sui social - a noi non resta che aspettare settimana prossima per vedere cosa succederà. Però, una cosa la vorrei dire a tutti i politici: in questi giorni evitate di dire che tutti quanti volete una legge che riconosca i diritti LGBT perché, dopo tutto quello che avete dimostrato, è evidente che non è così. Siate coerenti ed evitate di prendere in giro le persone che, a differenza vostra, sanno cosa voglia dire essere corretti. Giocate pure fra voi, ma non con la vita delle persone, perché questo è squallido anche per voi.