A cura di
Francesco Sansone
Grafica di
Giovanni Trapani
Fonte:
Vanity Fair
“Ringrazierò per sempre Luca
che mi ha proposto di partecipare, anche perché si è rivelata un'esperienza di
vita. Purtroppo si è fatto male quasi subito e, quando se ne è andato, è stato
difficile per me. Dovevo ripartire da zero con una persona che non conoscevo e
condividere 24 ore su 24 in sua compagnia: ero spaventata, ma l'ho fatto.” Inizia
con questa dichiarazione l’intervista che Paola
Barale ha rilasciato a Monica Manca
di Vanity Fair per fare un resoconto
della sua avventura nel game show di Rai2. Confessa anche che quando il suo compagno
di squadra, e migliore amico, Luca Tommassini si è ritirato per problemi di
salute, ha pensato di lasciare il programma: “In quel momento ci siamo confrontati e abbiamo deciso che avrei
continuato da sola. È stata una scelta di comune accordo, anche se mi sarebbe
piaciuto andare avanti con lui...”.
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La shoegirl molto apprezzata dal pubblico gay si dice stupita della competitività che ha tirato fuori nel programma
perché “perché sono molto pigra” e sull’esser stata eliminata
dagli amici Antipodi, Roberto Bertolini e Andrea Pinna, dice: “ogni tanto abbiamo riparlato della loro
scelta e probabilmente, proprio perché mi lamentavo dei continui dolori alla
schiena (per il quale deve
sottoporsi a un intervento, ndb), avranno
pensato di farmi un favore. Ma non c'è assolutamente rancore, anzi”.
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E in merito ai suoi
impegni tv dice che non accetterebbe mai di partecipare a ‘Ballando con le stelle’, benché stimi sia il programma che Milly Carlucci, mentre sul suo futuro in tv, vista la sua assenza dal
piccolo schermo dalla conduzione dell’ultima edizione de ‘La pupa e il secchione’ dice: “Pensano tutti che abbia lasciato la tv perché non ne
avessi voglia: non è vero, è solo che non mi sono stati presentati dei progetti
adatti a me. Se non ci credi tu in prima persona, come potrebbe farlo il
pubblico? Intanto mi sono cimentata come produttrice di una fiction girata a
Buenos Aires e con protagonista Leonardo Sbaraglia: spero che veda la luce,
prima o poi”.
