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StandBy - L'attesa: partita la campagna crowdfunding per realizzare il cortometraggio dedicato al tema della sieropositività.

A cura di Francesco Sansone
Grafica di Giovanni Trapani
L’intensa relazione amorosa tra Filippo e Simone è il fulcro intorno al quale ruota la vicenda narrata  da Giorgio Volpe in ‘StandBy – l’attesa’, presentato da Debora Leonardi in collaborazione con “Giù di Su per Giù – teatro” (Martina & Nocciolino – lo spettacolo)
Il cortometraggio vuole raccontare una storia fatta di legami, di amicizia e d’amore, indipendentemente dall’orientamento sessuale delle persone che li condividono.
Si tratta di un progetto che nasce anche con l’obiettivo di contribuire, nel suo piccolo, ad abbattere quel pregiudizio secondo cui provare attrazione per una persona del proprio sesso è sinonimo di malattia.
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‘StandBy – l’attesa’ nasce dalla necessità di raccontare un frammento di vita quotidiana, focalizzandosi sulla relazione amorosa tra Filippo e Simone, l’influenza della casualità e la condizione di sieropositivo.

«Focalizzarsi su un argomento come quello della sieropositività» – racconta Giorgio Volpe a Il mio mondo espanso - «è molto importante soprattutto per prevenire il contagio del virus. Se ne parla sempre poco, invece, è molto importante parlarne soprattutto ai giovani. Perché il virus esiste, fa parte della nostra quotidianità.»

‘StandBy – l’attesa’ verrà realizzato con i fondi ricavati dalla campagna crowdfunding, lanciata sulla piattaforma  Produzioni dal Basso, e resterà attiva fino al 27 settembre.

«Per sostenerci basta fare una donazione di 10, 20, 50, 100, 150 o 200 euro.» - continua Volpe - «A ogni quota corrisponde una ricompensa che spetterà al donatore, in cambio del suo prezioso sostegno. Oltre alla donazione la campagna può essere sostenuta attraverso la condivisione della pagina dedicata alla stessa, sui vari social network, siti specifici, e parlarne tra gli amici.»
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La realizzazione del cortometraggio coinvolgerà numerosi giovani artisti e le riprese inizieranno nell’autunno 2016.
Patrocinato da  Gay Center, Gay Help Line, Dì Gay Project, Gace – tennis Roma, Gaycs, Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli, Salute Cassero LGBT Center e Jasmine Bookshop,  ‘StandBy – l’attesa’ sarà proiettato in anteprima a Roma nella prima settimana di dicembre 2016.

Qualora foste interessati ad aiutare questo progetto, potete rilasciare la vostra donazione attraverso il sito produzionidalbasso.com, mentre per saperne di più potete visualizzare i profili Facebook e Twitter
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Unioni gay - Manuel e Marco, dopo vent'anni d'amore, a luglio diranno "sì, lo voglio!" INTERVISTA

A cura di Francesco Sansone
Grafica di Giovanni Trapani
Ho avuto modo di conoscere Manuel e Marco durante la trasmissione di Rtv SanMarino, condotta
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Unioni Civili – La legge arriverà alla camera a maggio

A cura di Francesco Sansone
Grafica di Giovanni Trapani
Eravamo rimasti al 25 febbraio, giorno in cui il governo, ponendo la fiducia, ha fatto approvare dal Senato la legge sulle unioni civili dopo aver eliminato, la tanto discussa, stepchild adoption dal testo proposto da Monica Cirinnà. Come sappiamo tutti il decreto di legge approvato ha accontentato più la politica che le persone LGBT, e per giorni si è discusso di questo passo in avanti intrapreso, con un ritardo di trent’anni, dal nostro Paese. Dopo il rumore dei primi giorni, tutto è tornato nell'oblio in attesa dell’arrivo del testo alla Camera e giornali, blog e tg sono andati oltre. Ieri, però, le luci si sono riaccese sulla legge per quanto avvenuto alla Camera Giustizia.
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A distanza di tre mesi, infatti, ieri, quella che può essere definita la ‘legge Renzi – Alfano’ è arrivata a Montecitorio per la discussione sui rimanenti 366 emendamenti. Con lo stupore di tutti, gli emendamenti sono stati discussi in un solo giorno e nessuno di essi è stato approvato,  lasciando, pertanto, il testo così come è arrivato (per chi non sapesse cosa prevede la legge, ecco qui un articolo che ne spiega i punti).
A questo punto manca solo qualche altro passaggio nelle altre Commissioni, che in teoria non dovrebbe comportare nessun problema, prima che la legge arrivi alla Camera dei Deputati per essere votate e approvata definitivamente. 
Sebbene il premier Matteo Renzi aveva parlato di aprile come data ultima, secondo i calcoli bisognerà aspettare fino a maggio per assistere alla votazione, nel giorno che verrà decretato dai capigruppo dei vari partiti. 
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Pertanto non resta che aspettare pazientemente e sperare che anche le promesse sulla riforma della legge sulle adozioni (che dovrebbe include le adozioni gay e anche dei single) vengano mantenute.
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Uomini e Donne – La De Filippi sarebbe interessata a Bosco, l’amico di Jonas Berami, per il trono gay

A cura di Francesco Sansone
Grafica di Giovanni Trapani
Già qualche giorno fa vi avevamo parlato della novità che sarà introdotta nella prossima edizione del dating show di Canale 5 e delle candidature di due ex concorrenti del Grande Fratello,  oggi, però, non possiamo non darvi conto delle nuove notizie che circolano intorno al trono gay di Uomini e Donne.
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Secondo alcune voci, Maria De Filippi sarebbe interessata a coinvolgere Bosco Cobos, l’amico di Jonas Berami che ogni settimana è presente nello studio de L’isola dei famosi per sostenerlo con i suoi modi eccentrici.
"Mi piacerebbe tantissimo trovare un amore in Italia. L'uomo italiano mi affascina. E 'me parece estupendo' che Maria De Filippi voglia fare questo trono in tv perché è un'icona di libertà. È meraviglioso perché significa fare un passo avanti". Ha dichiarato il ragazzo al Vicolo delle News.

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Se queste sono le premesse, il sentore di una deriva trash non è da escludere. 
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Isola dei famosi- Il dopo Ventura è tutto incentrato sulla presunta omosessualità di Marco Carta e il tutto diventa squallido

A cura di Francesco Sansone
Grafica di Giovanni Trapani
Che questa fosse l’edizione de L’isola dei famosi di Simona Ventura è stato chiaro a tutti sin dalla prima punta dove si è capito che gli autori hanno costruito il programma intorno a lei evitando di dare vita a idee che potessero far emergere gli altri ‘saremo famosi’.
Per un mese abbiamo assistito a complimenti più o meno sinceri e ad attacchi più o meno sensati rivolti a lei, l’unica in grado ad animare quell’isola che diversamente sarebbe stato soporifera come nemmeno una replica del tenente Colombo. Il programma ha attinto linfa vitale dalla Ventura e quando è uscita per via di un televoto sempre più in mano a ragazze e ragazzi in preda agli ormoni, tutto sembrava finito. Eppure per due settimane il suo nome è ancora al centro delle dinamiche dei naufraghi, ma tirarla troppo per le lunghe è dovuto sembrare ridico anche agli autori che così hanno dovuto mettersi a lavoro e dare vita a delle idee che purtroppo non sono arrivate se non dopo aver visto le dinamiche intraprese dai naufraghi.
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Oltre a Simona Ventura, l’altro nome degno di nota di questa edizione, piaccia o non piaccia, è quello di Marco Carta. Infatti, ora che la regina ha lasciato il suo trono, tutto ruota intorno al cantante sardo. Le puntate del day time girano intorno a lui, i concorrenti o si avvicinano a lui o, per emergere dall’oblio da cui non sono mai emersi, l’attaccano. E in questo paese qual è il modo migliore per screditare chi non sopportiamo? Mettere bocca sulla sua sessualità, ovvio, no?
Vero è che sulla sua presunta omosessualità si è sempre detto di tutto - dalla chiacchierata relazione con il compagno di squadra ad Amici, Francesco Mariottini, alle chiacchiere sorte sulla sua presenza al Gay Village di Roma assieme degli amici, passando per alcune foto in cui posa nudo e rese pubbliche da Gay.tv e che risalgono a prima della partecipazione ad ‘Amici’ -, ma adesso si sta puntando su questo per non far scemare l’attenzione sull’edizione del reality condotto da Alessia Marcuzzi e il tutto sa di squallido.
Se per un mese sull’isola nessuno ha messo bocca su questo aspetto, adesso i richiami a una possibile omosessualità sono all’ordine del giorno. A dare vita a tutto è stato Andrea Preti che ha riportato un “è una checca isterica” attribuito a Paola Caruso. Da qui la settimana scorsa è nata una discussione in diretta in cui Carta ha detto di ‘odiare le etichette’ e che è finita a tarallucci e vino con una Mara Venier che si è detta infastidita dal fatto che per mezz’ora si parlasse di questo tema.
A mio avviso, invece, era importante parlarne e far capire che non si può continuare a screditare un avversario puntando sulla sua sessualità. Che lo sia o non lo sia, tirare in ballo un’omosessualità per oscurare le altre doti di qualcuno è omofobia che non si può liquidare con un “che palle”, soprattutto se ci si definisce ‘amica dei gay’.

Non contento di questo, però, Preti ha continuato a puntare su questo aspetto insinuando che ci sia del ‘losco’, che sa di ‘tenero’, sull’avvicinamento fra il cantante e Jonas Berami. Tema, questo, affrontato anche al di fuori dell’isola. Tutto ha avuto inizio il 1° aprile quando qualcuno ha pubblicato un pesce d’aprile in cui si diceva che Carta e l’ex attore de ‘Il segreto’ si erano imboscati per baciarsi. Poi ci ha pensato pure Dagospia a sostenere che i due trentennisi si appartassero per sfogare i loro bollori e da qui è nato il nuovo circo mediatico che ha fatto scendere in campo la madre dello spagnolo e le ex del sardo per affermare che sono notizie false e che ai due piacciano le ragazze e anche assai.
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Ormai è questo l’aspetto che tiene banco sull’isola e anche Piero Chiambretti nella puntata andata in onda ieri del suo ‘Gran Hotel’ ha cavalcato l’onda della notizia, facendo ripetute battutine ai due che sono state fermate soltanto da Simona Ventura una volta entrata in studio:
Basta parlare di questa storia. In ogni caso, le persone non si giudicano in base all’orientamento o ai gusti”

E direi pure io di porre fine a questa storia e non perché voglia difendere l’onore dei due, ma perché credo che attaccare qualcuno sulla sessualità sia vergognoso e anche perché penso che siano altre le cose che i parenti e gli amici dovrebbero smentire con così tanto fervore. Certo, capisco che due artisti giovani che vivono grazie alle ragazzine e alle donne in preda agli ormoni possano avere paura di perdere fans se una notizia del genere prendesse piede, ma – e con questo non sto dicendo che i due siano gay perché questi discorsi li lascio fare a chi non capisce che un outing, vero o presunto, è squallido indipendentemente dalla ‘sfonda’  che lo fa – vivere nella menzogna e nella paura che qualcuno possa avere in mano le nostre sorti, impedisce di vivere serenamente e mi chiedo se girare un film o incidere un disco in più ne valga la pena.

Comunque sia, spero che per le ultime puntate gli autori de L’isola dei Famosi si forzino un po’ di più di quanto abbiano fatto fino a ora.
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Nasce Telefono Arcobaleno - Un numero telefonico per denunciare i casi di omofobia

A cura di Francesco Sansone
Grafica di Giovanni Trapani
Fonte: Ansa.it
A Pordenone, nasce il Telefono Arcobaleno, il primo servizio che permetterà alle vittime denunciare i casi di omofobia subiti.
Il servizio, nato da un'iniziativa di Arcigay Basilicata, prenderà il via oggi, 21 ottobre 2015, dalle 17 alle 20 e sarà operativo ogni mercoledì. 
Il Telefono Arcobaleno viene presentato come una "linea telefonica di ascolto per le persone Lgbt, con funzioni informative e di orientamento oltre che di ascolto e counseling. Il telefono nasce come strumento di contrasto all'omofobia e alla transfobia"
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E per garantire a tutti coloro che si rivolgeranno allo 344 235 34 93 un valido aiuto, verrà offerta, in maniera del tutto gratuita, una consulenza psicologica.
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“Siamo consapevoli che si tratta di uno straordinario punto di ascolto, attento, per una informazione mirata al rispetto e valorizzazione di tutte le diversità”. Conclude Arcigay Basilicata.
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Matrix parla di unioni gay - Resoconto della puntata fra il buttare tutto in caciare di Formigoni e gli appelli appassionati della D'Urso

A cura di Francesco Sansone
Grafica di Giovanni Trapani
"Per quanto riguarda i diritti siamo tutti uguali" Così Barbara D'urso apre la puntata dedicata alle unioni gay appena conclusa di Matrix, il programma di Luca Telese, di cui è stata ospite assieme a Nicky Vendola (SEL), Anna Maria Bernardini De Pace, Roberto Formigoni e Gianfranco Goretti, (Famiglia Arcobaleno).
Ecco il resoconto della serata.


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Formigoni: "Nessuna distinzione sulle coppie omosessuali. C'è bisogno di dare qualche riconoscimento ereditale. A una legge sulle unioni civili siamo pronti."
Telese:"Ma minacciate di fare cadere il governo?"
Formigoni:"La proposta di legge di Cirinnà è una legge che autorizza le adozioni con l'utero in affitto. Ci sembra una pratica barbara da condannare."
Vendola: "Il disegno di legge Cirinnà  il minimo sindacale. Qualcosa di accettabile che ci fa uscire dal Medioevo. Sono rimasto commosso dalla reazione del popolo irlandese perché quel popolo con un referendum ha detto: matrimonio egualitario."

Barbara D'urso: "Centinaia di coppie si trovano in queste condizioni. Le coppie gay, per lo Stato italiano, fanalino di coda sui diritti civili, non esistono."
Roberto Formigoni: "Sono problemi reali che dobbiamo risolvere."
Luca Telese: "Ne parliamo da 10 anni"
Formigoni: "I sensi della nostra costituzione parlano di matrimonio  fra uomo e donna atto per procreare."
Bernadini de Pace: "Se domani io e lei ci sposiamo e lei non può avere figli..."
D'Urso: 'Esatto, se una coppia non può avere figli, non è una famiglia?"
Formigoni: "Io sto parlando della costituzione"
Bernardini De Pace:"Il codice civile che parla di uomo e donne è del 42. La riforma del diritto di famiglia è del 75. Ci rifacciamo ancora al codice napoleonico.
Vendola: "L'omosessuale è stato perseguito, squagliato..."
D'Urso: "Ancora adesso vengono picchiati. Domani mi occuperò di un ragazzo a cui hanno messo una pistola in testa perché omosessuale"

Racconto di una famiglia arcobaleno
Luciano e Davide diventati genitori di Elisabetta e Andrea in America tramite fecondazione uterina e hanno deciso di far vedere i bambini perché "o ci si mette la faccia o ci si mette affinché le persone capiscano". I due spiegano che nel caso della morte del padre biologico, l'altro non potrebbe stare con i suoi figli e i figli non potrebbero stare col padre. "Non sopporto di essere trattato come cittadino di serie b e che i mie i figli siano considerati di serie b."
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In italia 1 milione di persone si dichiara omosessuale o bisessuale 


D'Urso: "La legge sui diritti è urgentissima per tutte le famiglie degli  omosessuali perché finalmente gli omosessuali lo potranno dire e le famiglie potranno dire che anche lo Stato dice che non c'è  nulla di sbagliato."

Poi populismo su Papa Francesco e ho davvero l'impressione che nessuno abbia ancora capito l'operato e la chiusura che sta portando avanti anche questo Papa.

Di nuovo l'intervista andata in onda a Domenica Live di Monsignor Charamsa.

Goretti a Formigoni "Lei è una persona volgare e spero che mia figlia non senta quello che sta dicendo. Pensi quando parla."

Vendola recita un pezzo della De profundis di Oscar Wilde.

Servizio sui Gay Wedding Planner.

Bernadini De Pace: "Io sono contraria alle unioni civili  perché portano ad altre discriminazioni." Sostenedo che non c'è bisogno di opporsi al matrimonio civile per le coppie gay.

Vendola: "Matrimonio? Sono fatti miei... sapessi quanti dovrei invitarne?

Finisce la puntata e ho ancora una volta l'amara consapevolezza che i politici di destra quando non sanno che dire  o che rispondere la mandano in caciara, alzando la voce e impedendo che le motivazioni sensate dei loro oppositori arrivino a casa. Anche questa è politica.
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