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Monica Cirinnร  parla di diritti civili: «l’Italia sarร  un paese civile quando avremo il matrimonio egualitario»

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A cura di Francesco Sansone
Grafica di Giovanni Trapani
In un’intervista rilasciata a Il Fatto Quotidiano, per parlare del suo nuovo libro L’Italia che non c’era. Unioni civili: la dura battaglia per una legge storica,  la senatrice Monica Cirinnร  รจ tornata a parlare della legge che porta il suo nome, e che ha consentito alle coppie omosessuali di veder riconosciuto il loro amore davanti allo stato.
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La Cirinnร , che si augura che questa legge venga superata da una che riconosca i matrimoni gay, ha detto che  «L’Italia sarร  un paese civile quando avremo il matrimonio egualitario, l’adozione e la responsabilitร  genitoriale sin dalla nascita dei figli per tutti i tipi di coppie, etero e omosessuali.»

Un traguardo che sembra difficile, considerando anche gli emendamenti contro la legge che portava il suo nome, presentati anche da alcuni esponenti della grande maggioranza che formava il governo Renzi. รˆ la stessa senatrice che ha parlato dell’alleanza con Area Popolare – coalizione formata dal NcD di Angelino Alfano e UDC -  e degli ostacoli che ha posto sul cammino della legge:
«Gli emendamenti di AP sono stati davvero tanti e, pur essendo in maggioranza con noi, hanno cercato in tutti i modi di bloccare la legge.» ha detto la Cirinnร , prima di parlare di una nuova alleanza con Alfano e company. «Il futuro ella nostra alleanza dipenderร  molto dalla legge elettorale. Vedremo come andrร . Ma รจ sicuramente un’alleanza scomoda per chi come me si occupa di diritti umani. Su questo tema e su altri, come la procreazione assistita, gli alfanini e gli altri ‘cavalieri medievali’ hanno una visione decisamente oscurantista. Diciamo che questa alleanza un letto con molti spilli in cui si รจ costretti a dormire.»
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La senatrice, infine, รจ tornata a parlare anche del voltafaccia del Movimento 5 stelle, affermando come si sia sentita ferita, perchรฉ crede fermamente nella correttezza dei rapporti personali.

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Renzi firma il decreto sulle unioni civili. Ecco cosa succede adesso

A cura di Francesco Sansone
Grafica di Giovanni Trapani
Matteo Renzi ieri, venerdรฌ 23 luglio 2016, ha posto la firma sul decreto del presidente del Consiglio dei ministri che adotta le disposizioni trnasitorie per la tenuta dei registri negli archivi dello stato civile, sulla regolamentazione delle unioni civili tra persone dello stesso stesso.
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La firma sul decreto, controfirmato anche dal ministro di Giustizia Andrea Orlando e dal ministro dell’Interno Angelino Alfanofa sรฌ che da adesso la legge sulle unioni civili sarร  pienamente operativa dal momento in cui verrร  pubblicata sulla Gazzetta UfficialeNon ci sarร , dunque, il bisogno di aspettare la tradizionale ‘vacatio legis’ di quindici giorni e nemmeno i 5 giorni necessari al Ministero dell’Interno.
Entusiasta, Ivan Scalfarotto su Twitter scrive, pubblicando la foto di Renzi mentre firma il decreto, che si tratta di «una firma che cambia l’Italia».

Anche Monica Cirinnร  รจ entusiasta per l’attuazione immediata della legge, senza dover aspettare il ‘vacatio legis’.

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Inoltre la senatrice ha dichiarato: «La firma del governo sul decreto attuativo sulle unioni civili segna in modo definitivo e storico il corso dei diritti civili del nostro Paese. La legge diventa cosรฌ pienamente operativa e tutti i Comuni sono ora in grado, nel giro di pochi giorni, di celebrare le prime unioni. รˆ il punto di arrivo di una riforma epocale, attesa da troppo tempo, che consentirร  finalmente piena cittadinanza a tante coppie. Da oggi la stagione dei diritti, voluta con tenacia dal governo Renzi, รจ una realtร  insindacabile e, con una certa emozione, auguro tanta felicitร  a tutti quegli uomini e quelle donne che vorranno e, finalmente, potranno vedere riconosciuto il loro amore.»
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Unioni civili - Via libera del Consiglio di Stato. Giร  da ferragosto si potrebbero celebrare le prime unioni gay

A cura di Francesco Sansone
Grafica di Giovanni Trapani
Il Consiglio di  Stato ha dato parere favorevole al decreto ponte presentato dal minestero dell’interno  che regolamenta le norme con cui si celebreranno le unioni fra persone dello stesso sesso.
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«Con il parere sul decreto Unioni Civili stamane il Consigliodi Stato accende la luce su un diritto. Un provvediento di cui vi era assoluta urgenza che, con il nostro parere, oggi puรฒ essere adottato immediatamente», ha dichiarato Franco Frattini, presidente della sezione Atti Normativi del Consiglio di Stato, che ha anche chiarito come l’obiezione di qualche sindaco non potrร  impedire la celebrazione delle unioni civili: «La legge non ne parla esplicitamente. In ogni caso, il testo legislativo fa riferimento non ai sindacii n particolare, ma parla di ufficiali di stato civile: si tratta di una platea talmente ampia, da garantire comunque l’applicazione della norma.»

Da ieri, giovedรฌ 21 luglio 2016, quindi, il provvedimento รจ attuativo, ma bisognerร   ancora aspettare la tradizionale ‘vacatio legis’ di quindici giorni e i 5 giorni necessari al Ministero dell’Interno, quindi, come ha dichiarato Monica Cirinnร , le prime unioni, salvo ritardi a cui Angelino Alfano ci ha abituati, potrebbero celebrarsi entro ferragosto: «Finalmente entro ferragosto si faranno le unioni civili e questo paese diventerร  piรน ricco di feicitร  e inclusione per tutti.»

Anche la presidente della Camera, Laura Boldrini ha espresso il suo entusiasmo per il lavoro del Consiglio di Stato e attraverso il suo account Twitter: «รˆ fatta. Dopo decisione Consiglio di Stato al via unioni civili nei comuni. La legge riconosce diritti e cambiamenti avvenuti nella societร .»

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Ovviamente non sono mancate anche le reazioni delle associazioni e degli attivisti lgbt. Fra questi c’รจ Imma Battaglia che ha annunciato che nella capitale giร  da settembre si celebreranno le prime unioni:
«Sono davvero felice che siano stati rispettati i tempi  che Matteo Renzi aveva indicato, una volta tanto anche il nostro รจ un Paese credibile e mi rende orgogliosa che questo accada proprio nel riconoscere i nostri amori. […] L’amore vince sempre! […] Gli uffici dell’anagrafe stanno gia studiando tutte le procedure da preparare per essere pronti a celebrate le prime unioni giร  dalla prima settimana di settembre. »
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Unioni civili: Alfano rilascia il decreto ponte, i comuni dicono che si possono stipulare solo patti di convivenza e il caos continua

A cura di Francesco Sansone
Grafica di Giovanni Trapani
Dopo le polemiche sorte contro  Angelino Alfano per non aver rilasciato entro il 5 luglio il decreto ponte, che serve come guida ai comuni in attesa dei decreti definitivi di dicembre, finalmente il ministro dell’interno lo ha consegnato al Consiglio di Stato, che adesso deve valutare il testo. Salvo imprevisti, giร  da ottobre si potrebbe iniziare a celebrare le unioni civili per persone dello stesso sesso.
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Importante รจ stato il sollecitamente dell’Anci, Associazione nazionale dei comuni italiani, che, attraverso il presidente Enzo Bianco, aveva espresso la necessitร  di avere al piรน presto il decreto in quanto, sebbene si cercasse di provvedere a celebrare le unioni civili fra persone dello stesso sesso, era impossibile farlo in assenza di una normativa unitaria che desse piena attuazione alla legge.
Le difficoltร  dei comuni sono puramente di tipo burocratico, ma proprio per questo importanti per evitare vizi di forma che possano far annullare le unioni. I comuni  necessitano di informazioni  in merito alla documentazione che i futuri “sposi” devono presentare al comune, alle modalitร  con cui celebrare le unioni e alle formule pronunciare durante il rito.
«Con questo primo decreto attuativo la legge sulle unioni civili diventa operativa.» dichiara la relatrice della legge alla camera dei Deputati, Macaela Campana. «Oggi arriva il decreto piรน atteso, quello che rende possibile per molti la costituzione della propria unione. Con questo atto si apre una nuova stagione di diritti per molti cittadini italiani che attendevano questo momento da anni.»
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Intanto, secondo quanto riferito in un commento a Il mio mondo espanso, Mauro Mori, un lettore del blog che, dopo aver letto l'articolo "Unioni Civili - Ecco che succede senza il decreto rilasciato da Alfano", ha chiamato il suo comune di appartenenza e si sarebbe sentito rispondere che al momento «l’unica cosa possibile da fare รจ il patto di convivenza», anche se la legge sulle di unioni civili รจ di fatto giร  in vigore. «Dopo che ho letto la notizia - continua in un altro commento Mori -  ho telefonato al comune chiedendo se c'era effettivamente la possibilitร  di recarsi dal Sindaco per fare l'unione civile e nel caso, come avrei potuto inoltrare la domanda. Mi รจ stato risposto che l'unica cosa possibile da fare, in assenza del decreto ponte di Alfano, รจ il patto di convivenza, cioรจ semplicemente firmare entrambi l'apposito modulo e consegnarlo tristemente alla segreteria del comune, quindi non formalizzato dal sindaco o assessori e senza la necessitร  di avere testimoni.» 


Insomma, il caos รจ piรน vivo che mai e a rimetterci sono sempre i soliti noti.
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Unioni civili - Ecco che succede senza il decreto rilasciato da Alfano

A cura di Francesco Sansone
Grafica di Giovanni Trapani


Che la strada delle unioni civili fosse ancora tutta in salita era una sensazione chiara a tutti. Dopo le numerose modifiche al decreto legge Cirinnร , le numerose, e talvolta squallide, discussioni al senato e il passaggio alla camera dei deputati, perรฒ, un passo sembrava essere compiuto. Tutto sembrava risolto,  mancavano solo la pubblicazione della legge sulla Gazzetta Ufficiale e il rilascio dei decreti attuativi.
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La pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale รจ avvenuta senza intoppi, mentre per l’emendamento attuativo, di competenza del Ministero della Giustizia, bisognerร  aspettare il 5 dicembre.

A questo punto avremmo dovuto aspettare Natale per sposarci?
In realtร  no, perchรฉ entro il 5 luglio, a un mese esatto dall’entrata in vigore della legge, il Ministero dell’interno avrebbe dovuto consegnare un emendamento ponte che spiegasse ai comuni italiani le norme da seguire di fronte alle richieste di coppie dello stesso sesso di unirsi civilmente. Questo, tuttavia, non รจ avvenuto e non si sa nemmeno quando Angelino Alfano emanerร  il decreto.
Secondo quanto riportato da una voce vicina al Governo, attraverso le pagine del L’Espresso, il decreto «uscirร  presto», ma non si sa ancora quando.

E quindi cosa succede adesso che la legge c’รจ, ma mancano gli emendamenti?
Bene, nonostante la mancata attenzione di Angelino Alfano e del suo ministero sulle unioni civili, da oggi le coppie dello stesso sesso potranno recarsi ugualmente dall’ufficiale di stato civile del comune di residenza, chiedendo di essere uniti civilmente. Ciรฒ รจ possibile perchรฉ il comma 35 prevede l’immediata entrata in vigore della legge, una volta che รจ stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale.

Quindi da oggi alle coppie basterร  il consenso del sindaco, anche se la mancanza del decreto comporterร  un rischio non indifferente. Infatti, senza una norma comune, qualcuno potrebbe constatare vizi formali e pretendere l’annullamento delle unioni da parte del prefetto.
Numerose sono state le proteste da parte della comunitร  LGBT, che da ieri hanno lanciato l’hashtag #angelinomollaildecreto.
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Daniela Tomasino, ex presidente di Arcigay Palermo, sulla sua pagina facebook ha speso dure, e condivisibili, parole verso il ministro dell’interno:

«Non si gioca cosรฌ con la vita delle persone. Stiamo parlando di diritti, del diritto, di Stato, di affetti, di relazioni, di vite.

Ancora una volta questo governo, come i governi precedenti, mette la vita dei propri cittadini in fondo alle proprie prioritร .

Vergogna, ministro Alfano. Vergogna per una classe dirigente incapace, volgare, narcisista, autoreferenziale, dannosa. Vergogna, ancora una volta.»

Quindi, per farla in breve, da oggi le coppie gay possono recarsi in comune e richiedere di essere uniti civilmente, attraverso le modalitร  attuate in maniera autonoma dai sindaci, e questo รจ ciรฒ che conta. Tuttavia non si puรฒ non rimanere delusi di fronte all’ennesimo atteggiamento ostile di Alfano che, ancora una volta, ha rovinato un giorno di festa per migliaia di persone. 
A questo punto quanto detto in tv da ministri, senatori e parlamentari sull’importanza del riconoscimento dei diritti civili, sa solo di presa in giro bella e buona.
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Unioni civili - Addio DDL Cirinnร . Al suo poso la 'legge Renzi - Alfano' che non ha nรฉ stepchild adoption nรฉ obbligo alla fedeltร . Bignami: "Siete omofobi, trogloditi, ignoranti"

A cura di Francesco Sansone
Grafica di Giovanni Trapani


Aggiornamento delle 19:44
Il Senato con 173 voti favorevoli e 71 contrari ha approvato la 'legge Renzi - Alfano' sulle unioni civili. I 5 stelle hanno lasciato l'aula e fondamentali sono stati i voti di 18 senatori verdiani. Adesso la legge passa alla camera dei deputati. Con questa legge il governo ha salvato il suo organico, ha evitato che l'Europa multasse ancora il Paese per non avere una legge che garantisca i diritti civili e ha accontentato gli oppositori, ma non ha pensato, ancora una volta, agli italiani, coloro a cui questa legge serviva davvero. La discriminazione continua.

Da oggi non si parlerร  piรน del DDL Cirinnร  sulle unioni civili gay, ma della 'legge Renzi - Alfano'
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"Sono stufa. Facciamo un partito arcobaleno" - Vladimir Luxuria parla dei giochi della politica sul DDL Cirinnร  [AUDIO]

A cura di Francesco Sansone
Grafica di Giovanni Trapani
Intervenuta a Radio Cusano Campus in merito a quanto sta succedendo al Senato in merito al DDL
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DDL Cirinnร  - Pd pronto a stralciare la stepchild adoption pur di far approvare la legge sulle unioni civili

A cura di Francesco Sansone
Grafica di Giovanni Trapani
E a quanto pare sembra che la stepchild adoption sia destinata a essere accantonata. A farlo capire รจ stato lo stesso Matteo Renzi durante l'Assemblea nazionale del Partito Democratico dicendo che non avendo al senato i numeri a sufficienza per far approvare il DDL Cirinnร  nella forma che tutti conosciamo, l'unica possibilitร  per far sรฌ che la legge sulle unioni civili passi รจ quella di stralciare l'articolo 3 che permetterebbe al partner l'adozione del figlio biologico del compagno.
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"Cosรฌ non si va avanti da nessuna parte, quindi o con un emendamento del governo o con la strada dell'accordo parlamentare spero che nell'arco di qualche giorno si possa chiudere al Senato. Dobbiamo  mettere fine a un lungo rinvio costante." Ha dichiarato Renzi durante il suo intervento all'assembla, ma a  questo punto che ne sarร  dei diritti di quei bambini che crescono con due mamme o due papร ?

Il PD sarebbe pronto a presentare un disegno di legge che modifichi la normativa sulle adozione, inserendo la parte sulla stepchild adoption.

Intanto questo dietrofront di Renzi sembra aver accontentato il ministro del'interno Angelino Alfano che ha dichiarato che se "ci dovesse essere un accordo su emendamento che riscriva la legge sulle unioni civili con l'eliminazione delle adozioni e dell'equiparazione al matrimonio, si potrebbe votare con la fiducia." 
Insomma per il leader di NCD, non solo non dovrebbe essere presente nella legge la stepchild, ma anche l'equiparazione delle unioni civili al matrimonio eterosessuale. Inoltre Alfano ha affermato che una legge con questi stralci potrebbe essere votare anche da numerosi senatori di Forza Italia.
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http://www.ibs.it/code/9788897309215/sansone-francesco/oltre-evidenza-racconti.html
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Domani l'Assemblea dei senatori  PD si riunirร  alle 13 per decidere come procedere e secondo alcune voci il voto, fissato per il 23 febbraio, potrebbe slittare ancora di una settimana.

Fonte: lastampa.it
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San Valentino: Da San Marino Rtv a Italia1, passando per Rai3, i diversi modi con cui la tv ha raccontato l'amore fra gay [VIDEO]

A cura di Francesco Sansone
Grafica di Giovanni Trapani
Nella giornata in cui l'intero mondo ha festeggiato San Valentino, la tv ha deciso di affrontare il tema raccontando anche storie di coppie gay. Se su Rai3 Lucia Annunziata ha scelto di affrontare il tema con un'intervista al Ministro dell'interno, Angelino Alfano in merito al DDL Cirinnร , su Italia1 le Iene hanno riproposto il servizio di Nina Palmieri incentrato sulla storia di Walter e Emanuel, mentre San Marino RTv con la trasmissione di Sara Bucci,'Khorakhanรฉ', ha raccolto le storie di Manuel e Marco e Francesco e Giovanni e Federico Podeschi.
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Iniziamo da In mezz'ora. Angelino Alfano, rispondendo alla domanda sul DDL Cirinnร , ha detto:
"Io sono contrario all'equiparazione al matrimonio da cui poi nascono le adozioni. Io sono a favore dei diritti patrimoniali. [...] Stamattina ho incontrato un mio amico che รจ gay che mi ha detto che condivide la mia posizione. [...] Spero che i Cattodem abbiano coraggio per votare no alla stepchild adoption e che numerosi grillini votino no in modo tale che la stepchild salti. Poi, se fossi il leader del PD io li stralcerei." Dal minuto 18 potete vedere la parte della trasmissione dedicata al tema. Da qui.

Continuiamo con 'Khorakhanรฉ'. Nella trasmissione di Sara Bucci, Marco e Manuel e Francesco e Giovanni hanno raccontato le loro storie, dimostrando la normalitร  della loro relazione.
Marco: "E' da 20 che viviamo come una normale famiglia. Una vita normale come quella degli altri, solo che non abbiamo nessun tipo di diritto, qualora avessimo bisogno anche di farci assistenza."
Manuel: "Potremmo andare da un notaio, ma perchรฉ non se ne occupa lo stato per cui io vivo, lavoro e pago le tasse."
Giovanni: "Fin da bambino volevo essere papร  e l'idea di rinunciare alla paternitร  mi ha frenato nell'accettarmi. "
Francesco: "Col tempo la societร  ha saputo dimostrarsi piรน aperta, piรน avanti della politica e quindi ci sono tante bellissime famiglie che oggi crescono figli, e puntare su un possibile trauma che i bambini potrebbero avere nel crescere con due genitori omosessuali, penso, sia offensivo nei confronti di questi bambini che giร  ci sono, giร  crescono, e sono felici come gli altri." Qui per vedere l'intera puntata.
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Concludiamo con il servizio realizzato l'anno scorso per le 'Iene' da Nina Palmieri e che รจ stato riproposto ieri per far capire agli italiani e alla politica la necessitร  di una legge che riconosca le unioni gay.
Walter: "E' un amore! Che poi uno lo vuole chiamare marito, famiglia... io non voglio distruggere dogmi, idee...mi piacerebbe far capire che, a esempio, una coppia come me e Emanuel, รจ una coppia! Sei qui che mi curi, mi aiuti, mi ami... e poi devo pensare io a come tutelarti."Qui il video
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