"Sono stufa. Facciamo un partito arcobaleno" - Vladimir Luxuria parla dei giochi della politica sul DDL Cirinnà [AUDIO]
A cura di Francesco Sansone
Grafica di Giovanni Trapani
Grafica di Giovanni Trapani
Intervenuta a Radio Cusano Campus in merito a quanto sta succedendo al Senato in merito al DDL
Cirinnà, Vladimir Luxuria si è detta stanca dei giochi portati avanti dalla politica:
Cirinnà, Vladimir Luxuria si è detta stanca dei giochi portati avanti dalla politica:
"Siamo sempre alla mercé di politi che decidono in base a giochi di alleanza, tradimenti, voltafaccia. [...]Siamo un po' stufi di essere presi in giro, che i nostri diritti debbano essere svenduti. Qui fra i due litiganti PD e M5S, che si rimproverano tra di loro e scaricano le responsabilità, Angelino [Alfano, ndb,] gode.
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Luxuria non ha perso occasione di dire la sua sul comportamento del Movimento 5 stelle, dicendosi molto delusa da loro voltafaccia:
"Mi ha molto delusa. In Italia c'era un'emergenza democratica legata a una lacuna sui diritti civili che durava da trent'anni e loro hanno trovato la scusa della regola del supercanguro per non votarla, dopo che venti minuti prima avevano dato il loro consenso. Per fortuna ora i sondaggi li vedono in calo. L'incoerenza dev'essere punita. L'anno scorso mi ricordo Airola che è venuto al Gay promettendo un sacco di cose, poi in venti minuti hanno cambiato idea. Penosi."
Poi ha lanciato la provocazione di lanciare un partito politico costituito da persone LGBT e friendly:
"Sono talmente stufa di dover dipendere dai partiti che dico che dovremmo fondarlo noi un partito arcobaleno. Facciamo un partito arcobaleno e questa volta in quel posto glielo mettiamo noi. Perché doverci sempre fidare delle promesse e poi doverci accontentare di diritti annacquati? Il parito arcobaleno si fonderebbe sull'uguaglianza, si batterebbe per i diritti civili, per l'educazione sessuale nelle scuole, contro l'omofobia. Io la lancio come provocazione, ma secondo me tra gay, lesbiche, trans, parenti e amici siamo più degli elettori di Alfano. Ma chi hanno mai chiesto se noi consideriamo invece un scendere a compromessi con il partito di Alfano, che rappresenta il partito più omofobo tra tutti quelli che siedono in Senato?"
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L'ex deputata ha risposto anche ad Alessio de Giorgi, direttore di Gay.it, che, a titolo del tutto personale, ha detto che al 95% degli omosessuali non interessa la stepchild adoption:
"Dei gay non è la maggioranza quella che hanno figli, ma questo non deve significare che chi non ha l'esigenza concreta non si debba mettere dalla parte di chi ce l'ha. E quindi credo che anche chi non ha l'esigenza concreta dovrebbe dire se è un diritto che hanno tolto a qualcuno, lo hanno tolto anche a me".
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Fonte: InfoItalianews
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