A cura di Francesco Sansone
Grafica di Giovanni Trapani
Come, ormai, tutti sapete il
23 gennaio la comunitร LGBT scenderร
nelle piazze italiane per manifestare affinchรฉ il Senato capisca il perchรฉ รจ
importante votare a favore del DDL Cirinnร durante la seduta del prossimo 28
gennaio (qui tutte la lista di tutte le cittร ).
Ma perchรฉ รจ importante scendere in piazza in questa occasione? Il
mio mondo espanso ha chiesto ad alcuni scrittori, giornalisti, editori e
attivisti di dire perchรฉ, secondo loro, non si puรฒ mancare a questo appuntamento
che, in un modo o nell’altro, entrerร nella storia della comunitร
LGBT italiana, ma anche del nostro Paese.
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Se anche voi volete dire il vostro #รจimportanteperchรฉ, non vi
resta che commentare. Chissร che qualche senatore ancora indeciso non legga le
vostre parole รจ si decida di votare sรฌ al Senato.
Christian G. Moretti, scrittore

“Approvare il DDL Cirinnร non significa
solo approvare una legge, ma abbracciare il primo passo di un obbligo morale
nei confronti della societร in maniera ufficiale. Una nazione basata
sull'uguaglianza non puรฒ selezionare a chi quest'ultima spetti e a chi no. Una
nazione che ha sconfitto il Fascismo non puรฒ dimenticare quali obblighi ha nei
confronti dei suoi cittadini, chiunque essi siano, e verso la libertร che non
dev'essere accordata da qualcuno con pesi e misure differenti; essa รจ insita in
ogni individuo e ognuno ha il dovere e il diritto di viverla. Il DDL Cirinnร
non รจ un traguardo, ma solo un tassello importante e necessario per uscire
dalle catene del passato. Il traguardo รจ il matrimonio ugualitario, ma non si
puรฒ arrivare a esso se non si effettua una dichiarazione aperta di libertร , di
lealtร nei confronti di quella parte di cittadini che tutti i mesi pagano le
loro tasse e che hanno meno diritti degli altri. Ogni singolo italiano ha il
dovere morale di combattere per l'uguaglianza di tutti. Approvare il DDL
Cirinnร non significa solo permettere alle coppie omosessuali di essere
riconosciute; รจ una grossa opportunitร di cambiamento per l'Italia, un primo
passo verso una rivoluzione culturale. Approvare il DDL significherร sancire
l'esistenza delle persone omosessuali in Italia, col tempo si perderanno i
pregiudizi e l'ignoranza e si potrร arrivare all'uguaglianza totale. Questo
processo sarร inesorabile una volta innescato. Questa volta dobbiamo farcela
davvero Italia, questa volta รจ il momento giusto.”
Chiara Cazzato, editore
“ร importante perchรฉ non si puรฒ ancora far finta che esistano
solo famiglie formate da moglie, marito e figli, possibilmente femmina vestita
in rosa e maschio vestito in azzurro; perchรฉ non possiamo essere sempre
ricattati da chi usa la religione per imporre le proprie regole, quando poi
dovrebbe badar bene a quello che ha in casa propria, e qui ci starebbe bene la
storia della pagliuzza e della trave; perchรฉ siamo sempre gli ultimi nella
tutela dei diritti civili, che si tratti, come in questo caso, di famiglia o
che si parli di autodeterminazione; perchรฉ uno Stato che voglia chiamarsi
civile non deve decidere chi deve stare con chi, ma deve dare gli strumenti di
tutela per la famiglia e per i minori che da questa nasceranno e dovrebbe
essere al di sopra di qualsiasi giudizio morale e religioso.”
Paolo Vanacore, regista e scrittore
“ร importante perchรฉ una legge seppur non perfetta รจ pur
sempre un inizio. Che c'รจ? Non sappiamo piรน lottare? Dal giorno dopo si
ricomincia. Piรน determinati di prima e con un primo successo tra le mani.
Pretendevamo in questo nostro malnato paese di ottenere tutto e subito?
Cerchiamo di essere realisti e di non perderci in una polemica tipicamente
italiana che non ha motivo in questo caso specifico di nascere. Non bisogna farne
una questione politica, di appartenenza o schieramento pro o contro il governo
Renzi, questa legge รจ e deve essere trasversale, va sostenuta da chiunque la
presenti. Inoltre Monica Cirinnร , che conosco personalmente da circa 15 anni, รจ
una persona seria, onesta, leale, e io credo nel suo lavoro piรน che nel suo
partito di appartenenza.”
Matteo Manzi, film maker e ideatore
del progetto ‘Fratello Maggiore’
“ร importante perchรฉ per l'Europa sono sposato, ma nell'unico
Stato in cui a me e mio marito interessa vivere il nostro matrimonio non รจ
riconosciuto.. ร importante perchรฉ ci sono innumerevoli famiglie che vivono
nella piรน completa assenza giuridica, senza la benchรฉ minima tutela. ร
importante perchรฉ io voglio per tutti i ragazzi e le ragazze, i bambini e le
bambine di oggi, un futuro in cui possano immaginare di potersi costruire una
famiglia indipendentemente dal proprio orientamento sessuale, perchรฉ esso non
possa essere una discriminante tra il vivere o il vivere a metร .”
Roberto Fustini, scrittore

“Sinceramente quando sento parlare di queste cose, negli
ultimi tempi, non riesco a evitare che prevalga in me un certo cinismo. Vedo
come va il mondo fuori dall’Italia, almeno una generosa fetta di mondo per cosรฌ
dire civilizzato, e vedo quali siano i trascorsi piรน o meno recenti degli altri
paesi, la loro situazione attuale e la direzione intrapresa. Vedo come i
diversi governi modellano alcune loro politiche e riescano a rispondere in una
maniera piรน consona alla societร che cambia. E a quel punto non posso che
sentire una grande frustrazione per quanto il mio Paese sia da certi punti di
vista cosรฌ indietro rispetto a tutti loro. Le faticosissime lotte per ottenere
finanche il minimo accettabile risultano quasi ridicole di fronte alla
modernitร guadagnata altrove. Le scarse possibilitร che si prefigurano, fra
l’altro, mi deprimono a tal punto da farmi desiderare di ignorare qualsiasi
iniziativa, destinata probabilmente a fallire. ร proprio per combattere
sensazioni come questa, forse, che bisogna muoversi, e decidere di fare
qualcosa per costringere chi ci governa - piรน che le persone intorno a noi, che
per la maggior parte sono giร ben pronte a certi cambiamenti - a guardare la
realtร con disincanto, e a fare qualcosa di sensato per permettere a tutti di
vivere serenamente la propria esistenza, senza sentirsi cittadino di serie B
nel proprio Paese.”
Andrea de la Guarra, scrittore
“ร importante un sรฌ per dare la possibilitร di scelta a un
personale no. Senza la possibilitร del libero arbitrio viene interdetta l’evoluzione
del genere umano.”
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Francesca Masante, scrittrice
“ร la prima volta che in Italia si prospetta concretamente la
possibilitร di una legge che tuteli le unioni civili, gay ed etero. Siamo
drammaticamente in ritardo. Io sono giร tutelata. Sono etero, sposata e con
figli. Ma il 23 scenderรฒ` in piazza nella mia cittร per manifestare per i
diritti di tutti. Mi sembra giusto e necessario che chi ha una coscienza civile
metta il naso fuori dal suo comodo orticello. Sarebbe bello e auspicabile che tutti,
gay ed etero uniti, si preoccupassero di intervenire. In una societร civile e
democratica sostenere i diritti di qualcuno significa lottare per i diritti di
tutti.”
Sergio Rozzi, scrittore,
giornalista e conduttore radiofonico

“Esserci alle manifestazioni del prossimo 23 gennaio
significa mostrare una faccia ancora sconosciuta a questo paese, primo tra i
fondatori di questa Europa ma ultimo, e pregiudicato, in tema di diritti
sociali. Esserci il 23 significa marcare il punto di partenza (dico partenza e
non arrivo) di una legge che riconosca pari dignitร costituzionale alle coppie
dello stesso sesso. Da qui si parte abbozzando le regole che via via, grazie
alla magistratura in forza della Costituzione, andranno riscritte consolidando
quella dottrina giurisprudenziale fatta di sentenze e di richiami da parte
della corte costituzionale in favore del matrimonio egualitario. ร questo il
futuro, e basta. Come paese fondatore della Comunitร Europea non possiamo
sottrarci alla continuitร giuridica nata e forgiata nelle coscienze dei nostri
padri fondatori, durante la dittatura fascista. Essi pensavano al futuro della
loro nazione, alla pace ed alla giustizia come elemento fondamentale nella
convivenza civile. Lo scontro in atto nel presunto partito di maggioranza,
mostra il pressapochismo di taluni parlamentari. Negli altri paesi europei
pensano che l'Italia non abbia i matrimoni gay solo perchรฉ noi abbiamo lo Stato
della Cittร del vaticano. Nulla di piรน falso. ร solo un finto alibi. Esserci il
23 gennaio significa cambiare aria, aprendo le finestre per ventilare la mente
di una classe politica che odora di incenso misto al tanfo della muffa che ha
assorbito durante le obbligate frequentazioni adolescenziali nelle sagrestie.
Noi non ci scandalizziamo dei loro family day, anzi, se fossero coerenti, ci
porterebbero anche la loro prima moglie e magari pure la seconda, con relativi
figli nati da una moltitudine di unioni e non famiglie matrimoniali. Loro, i politici
sedicenti "cattolici" andranno da soli giusto per continuare la loro
campagna elettorale (triste no?). Noi ci saremo il 23 gennaio, saremo noi
stessi come sempre, sempre uguali e piรน determinati nell'esigere diritti di
uguaglianza e dignitร
Simona Geo, poetessa e fotografa

“Trovo sia
fondamentale un sรฌ al DDL Cirinnร , per garantire diritti e doveri sia nelle
coppie dello stesso sesso che da coppie formate dalla convivenza tra uomo e
donna. Convivenza fra due persone a prescindere dall'orientamento sessuale, che
sono legate da vincoli affettivi ed economici al di lร del matrimonio, quello
che รจ fondamentale, a parere mio, รจ la tutela dei diritti e dei doveri reciproci
dal punto di vista giuridico."
Flavio Tani, consigliere comunale
"ร importante perchรฉ รจ un primo passo, un barlume di civiltร per la nostra Italia. La lotta per i diritti LGBT รจ ancora lunga ma vedo tante persone che sono stanche e che hanno voglia di scendere in tutte le piazze. Finalmente c'รจ la reale possibilitร che le coppie dello stesso sesso vengono legalmente riconosciute e non dobbiamo permettere agli omofobi ed al clero di limitare l'amore. Io sabato sarรฒ in piazza e porterรฒ con me amici, anche etero, ed i miei genitori e mi auguro che tutti cerchiamo di portare piรน persone possibile. ร il momento di aggiungere un pezzo importante alla storia della nostra nazione."