Due settimana fa รจ arrivata la notizia
che anche a Palermo presto sarร istituito il Registro delle Unioni Civili, ma
prima di soffermarci su quanto sta accadendo nel capoluogo siciliano, partiamo col
chiariarire cos’รจ questo registro.
Il registro
delle unioni civili รจ uno strumento di tipo amministrativo attraverso il quale
il comune delibera che coloro si iscrivono sono equiparati alle coppie sposate
per quanto riguarda i provvedimenti di competenza del comune, come quelli
legati alla casa, ai servizi sociali, ai trasporti, allo sport, al tempo libero.
Si possono iscrivere le coppie eterosessuali ed omosessuali che siano residenti
o coabitanti.
Precisato questo, passiamo al tema principale di questo articolo per il
quale ho chiesto un commento alla Presidente di Arcigay Palermo, DanielaTomasino e al Presidente dell’Associazione Articolo 3 e consulente per le
politiche lgbt di Palermo, Carlo Verri.
Ultima intervista per questo 2012 di Altri Mondi. Dato che questa รจ anche l'ultima settimana de Il mio mondo espanso
prima della pausa natalizia, ho deciso di anticipare a oggi
l'appuntamento con la rubrica che da quest'anno occupa il Venerdรฌ.
Protagonista di oggi รจCarlo Verri,presidente dell'Associazione Articolo3 Palermo, a cuiho chiesto di darmi delle delucidazioni sul lavoro svolto dalla suaassociazione, ma anche di dirmi cosa ne pensa del nuovo Presidente della Regione Sicilia Rosario Crocetta e del prossimo Pride Nazionale che si svolgerร nel capoluogo siciliano.Dopo il salto.
La settimana che s'รจ conclusa รจ stata piena di notizie, anche se principalmente sono due quelle che hanno tenuto banco per diversi giorni e che ancora fanno discutere i piรน. La prima riguarda le affermazioni di Massimo D'Alema sui matrimoni omosessuali e la seconda, invece, riguarda la dichiarazione di Aurelio Mancuso sull'outing di alcuni politici gay non dichiarati. Per sapere bene cosa รจ successo, vi invito a leggere la rassegna stampa LGBTQ di Un mondo di notizie.
Buon inizio settimana a tutti
Francesco Sansone
Rassegna stampa LGBTQ:
Settimana dal 12 al 16 settembre 2011
Lunedรฌ 12 settembre 2011
La settimana inizia con una notizia difficile da mandare giรน. In Iran si sono verificate 6 nuove esecuzioni, 3 di queste a uomini/ragazzi omosessuali.
I 3 uomini, di cui si conoscono solo le iniziali M.T, T.T e M.Ch, sono stati condannati alla pena capitale nel carcere di Karoun perchรฉ giudicati colpevoli di sodomia. Questo caso dimostra come ancora la condizione degli omosessuali in Iran sia davvero a rischio e pericolosa, inoltre secondo le associazioni questa รจ la prima volta che un uomo viene condannato per sodomia senza celarne la reale motivazione dietro finte accuse.
Martedรฌ 13 settembre 2011
Avete visto il video e ascoltato le parole di Massimo D’Alema che, per sintetizzare, ha detto che per il momento la prioritร รจ uscire dalla crisi e poi si potrร pensare ai diritti LGBTQ sempre perรฒ senza offendere la sensibilitร dei cattolici. Parole che ancora una volta mi spingono a domandarmi che differenza c’รจ, nel nostro paese, fra destra e sinistra se entrambi la pensano alla stessa maniera?
Tuttavia non solo a me รจ salito un certo senso di desolazione sentendo le parole e naturalmente le risposte alle affermazioni non sono tardate ad arrivare.
Iniziamo con un personaggio che viene nominato durante il video, ossia Anna Paola Concia che ha cosรฌ commentato le parole del collega di partito: "Caro D'Alema, la tua dichiarazione sui matrimoni gay รจ la prova provata che non sei un cinico, come vieni sempre descritto, altrimenti non avresti detto quelle corbellerie. Un vero politico cinico, che sa che in questo momento storico nel nostro Paese i riflettori sono puntati su queste tematiche, non avrebbe usato quelle parole e seppure messo alle strette sarebbe stato piรน elegante e diplomatico''.
Il presidente di Arcigay, Paolo Patanรฉ invece le commenta in questo modo: “Parole talmente rozze da risultare incredibili, intanto D'Alema finge di dimenticare che non esiste nessuna relazione tra matrimonio e procreazione, perchรฉ il matrimonio non รจ diritto esclusivo delle coppie che possono procreare. Poi confonde tra matrimonio civile e religioso, dimenticandosi che esiste una differenza tra cittadini e credenti e tra Stato e Chiesa. E infine dimentica la sentenza della Corte costituzionale 138 del 2010, che parifica i diritti delle coppie conviventi dello stesso sesso a quelli delle coppie coniugate eterosessuali”.
Dopo l’indignazione e l’insurrezione delle associazioni LGBTQ e non solo le loro, Massimo D’Alema รจ tornato sull’argomento dicendo: "Si รจ montata una polemica esagerata probabilmente non mi sono spiegato con chiarezza. […] La mia vita politica testimonia che ho sempre difeso i diritti degli omosessuali, contro ogni forma di discriminazione e di omofobia, sia nel parlamento Italiano che in quello Europeo. Sul testamento biologico e la legge 40 non credo di essere mai stato una persona che ha fatto compromessi e deteriori su queste questioni di principio. […] Con il governo Prodi e tutto il centrosinistra abbiamo fatto una legge che, riconoscendo il diritto delle persone che convivono, tuttavia non ammetteva il matrimonio gay, distinguendo tra diritti individuali delle persone e l'istituzione del matrimonio. […] Difendevo quel compromesso” – continua riferendosi all’intervista che avete visto sopra – “perchรฉ mi sembra equilibrato tra l'esigenza di tutelare i diritti delle persone e la convinzione di tutti quegli italiani che pensano che il matrimonio sia un'altra cosa rispetto alle unioni di fatto. Non ho detto nulla di particolarmente scandaloso”.
Insomma la morale della favola รจ che bisogna tutelare coloro che i diritti giร li hanno invece di chi non li ha. Se il PD continua su questa strada, non si aspetti di avere i nostri voti, perchรฉ francamente ci siamo stancati. E poi non ditemi che non sono intellettualmente corretto e che non vado mai contro certi personaggi o schieramenti.
Mercoledรฌ 14 settembre 2011
Sembra strano, ma a volte la maggioranza fa delle azioni che lasciando sgomenti, chi positivamente chi negativamente, per la loro entitร .
Parliamo di una fiera, e non della fiera del carciofo o della salsiccia, ma della fiera del turismo gay, che si terrร alla Fiera di Bergamo il 23 e il 24 settembre nell'ambito di No Frills, che ha ricevuto il patrocino del ministro del turismo Michela Vittoria Brambilla, la quale, scrivendo agli organizzatori, ha detto: "Auguro un buon successo all'iniziativa".
Perรฒ come pensate abbiamo reagito i suoi vicini colleghi di partito? E soprattutto chi secondo voi s’รจ scagliato focosamente contro la rossa ministra?
Inutile dire che il primo a tuonare contro la decisione della Brambilla รจ stato il sottosegretario alla presidenza del consiglio con delega alla famiglia Carlo Giovanardi, che ha affermato che non รจ accettabile patrocinare una manifestazione che tende a creare ghettizzazione. Ancora piรน dura con il Ministro รจ stata l'assessore regionale del Veneto Elena Donazzan, del Pdl, che indignata da tale invita la Brambilla a lasciare la poltrona che occupa. Tuttavia, ed รจ bello poterlo dire una volta tanto, pur aver ricevuto pareri contrari proprio dai membri della maggioranza, la ministra non ha cambiato idea e ha prontamente risposto a chi รจ contrario con la sua scelta: "Trovo che nel nostro Paese il pregiudizio nei confronti dei gay sia ancora radicato oltre che ingiusto. Quindi anche il patrocinio ad una fiera specializzata puรฒ servire ad agevolare un cambiamento culturale di cui c'รฉ davvero bisogno. Credo di poter descrivere la mia posizione in materia come ‘assolutamente liberale'. La libertร nei costumi sessuali รจ un diritto di tutti finchรฉ non danneggia nessuno e fa parte della sfera privata quanto legittima di ogni persona. Non si tratta dunque di riconoscere l'esistenza di una discriminazione che non ha alcuna ragione d'essere, ma di combattere un pregiudizio che ancora in parte esiste nella nostra societร . Occorre garantire alle persone, indipendentemente dal loro orientamento sessuale, la possibilitร di godere tranquillamente di un periodo di vacanza, senza dover subire alcuna forma di discriminazione. Questa la mia posizione e, in assoluta coerenza con il dovere di promuovere e sostenere tutti gli operatori del turismo in Italia, ho concesso il mio patrocinio all'Expo di turismo gay che si terrร a Bergamo".
Giovedรฌ 15 settembre 2011
Vi ricordate le parole di Aurelio Mancuso, presidente di Equality Italia, alla vigilia del voto alla camera della legge contro l’omofobia? Se non ve ne ricordate, in breve Mancuso aveva affermato che se la legge non fosse passata, avrebbe fatto l’outing di tutti quei politici che pur essendo gay si nascondo e remano contro la comunitร LGBTQ. La legge come sappiamo tutti non passรฒ, ma l’outing non avvenne. Tuttavia adesso sembra che il presidente di Equality sia tornato a tuonare e ha dato come data dell’evento il 23 settembre 2011. In questa data, alle 10 del mattino, verrร pubblicata sul blog Listaouting una lista con i primi 10 nomi dei politici italiani “gay in the closet”. Ma leggiamo le parole di Mancuso in merito a ciรฒ che succederร il prossimo 23 settembre.
"All'inizio il mio appello รจ stato poco accolto, poi pian piano questi ragazzi mi hanno contattato per fornire i nomi e dare una mano, ma non se ne รจ fatto mai nulla di concreto. Mi era arrivata una mail, evidentemente inventata, dove mi si dicevano alcune cose. Ho risposto e da lรฌ รจ partito tutto. Avevo lanciato allora la cosa, ma non so chi siano. Loro comunque non vogliono rilasciare nessun commento e non lo faranno mai: ora questo gruppo di persone ha preso in mano la situazione e mi ha giustamente tagliato fuori, non voglio sapere nulla. Hanno interrotto da un po' i rapporti con me. Certo รจ che questi nomi verranno fuori e comunque non solo sono d'accordo, ma penso che per le persone omosessuali in Italia siamo a un tale punto di insostenibilitร che una qualche scossa da qualche parte deve arrivare. Certo non farร bene alle persone coinvolte, non รจ bello lo sputtanamento, ma a un certo punto in politica bisogna assumersi le responsabilitร e se si fanno determinati discorsi bisogna pagare un fio. ร uno strumento estremo, ma come รจ estrema l'omofobia contro gli omosessuali in Italia. Questo elenco comunque non l'ho visto, me lo immagino e da come mi hanno riferito sono dieci nomi molto conosciuti. Perรฒ nelle redazioni dei giornali nessuno sobbalzerร dalla sedia” – perchรฉ sostiene il presidente di Equality - chi si occupa di politica li conosce benissimo.”
Non ci resta dunque che aspettare e vedere come andranno le cose.
Venerdรฌ 16 settembre 2011
Come era prevedibile la notizia rilasciata da Aurelio Mancuso ha suscitato diverse posizioni proprio fra le diverse associazioni LGBTQ. Infatti, non tutti sono concordi con l’intenzione di fare l’outing di quei politici italiani gay non dichiarati e che remano contro il riconoscimento dei diritti omosessuali nel nostro paese.
Franco Grillini in un'intervista rilasciata a Notizie Tiscali.It commenta cosรฌ quello che succederร , salvo ripensamenti dell’ultimo momento, il prossimo 23 Settembre:
"Non credo che con azioni di questo tipo si possano portare a casa buoni risultati. Per quanto mi riguarda prima di agire mi sono sempre chiesto: che cosa sposta? La mia azione รจ in grado di dare qualcosa di piรน – in chiave di risposte legislative - al movimento che rappresento? Se la mia coscienza e la mia ragione rispondono di no, sospendo la mia iniziativa".
Piรน duro รจ Paolo Patanรฉ che si dissocia dall’operazione e la condanna definendola una macchina del fango:
"Quella che sollevo io รจ, intanto, una questione di pratica politica: un'associazione o un gruppo di individui che si battono contro le discriminazioni e la violenza, non lo possono certo fare con la violenza. E, inoltre, si tratta di una mossa davvero volgare, perchรฉ dopo essere stata astutamente lanciata, รจ stata improvvisamente camuffata dietro all'apparizione di un sito e di un gruppo di cybernauti non meglio identificati. Siamo di fronte ad una macchina del fango, fatta di persone senza volto; quella stessa macchina che da tempo inquina la politica italiana e il movimento Glbt".
Il portavoce di Gay Center, Fabrizio Marrazzo che dopo aver ironizzato dicendo che “l'unica notizia interessante di questa iniziativa sarebbe se venisse fuori che Berlusconi รจ gay, o bisex”, dice di quanti gay lo hanno chiamato dicendo che alcuni sono contenti del fatto che “finalmente ci sia qualcuno che fa i nomi”, altri un po’ meno e altri ancora completamente contrari a tale operazione.
"Mi rendo conto che quello dell'outing รจ un rimedio estremo, che nasce anche da una condizione, quella degli omosessuali italiani, di cittadini senza diritti. Del resto, siamo di fronte a qualcosa che all'estero avviene regolarmente: si vuole punire l'incoerenza di certe persone. L'outing mette in evidenza una contraddizione, che รจ riassumibile nel motto italiano del predicare bene e razzolare male".
“La sua infelice proposta non rappresenta di certo una modalitร corretta e utile di far politica, nรฉ tanto meno in generale รจ cosรฌ che si aiuta la causa delle persone LGBTQ in Italia: si tratta del tipico strumento della delazione fascista ed รจ l’applicazione del metodo Boffo con segno opposto.”