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Laura Xmas - Laura Pausini canta Santa Claus in coming to town [VIDEO]

A cura di Francesco Sansone
Grafica di Giovanni Trapani
Ormai siano entrati nel vivo del Natale. Benchรฉ manchi ancora piรน di un mese al 25 dicembre tutto comincia a parlarci della festa piรน magica dell’anno. Fra coloro che hanno giร  iniziato a strizzare l’occhio al Natale c’รจ Laura Pausini, che quest’anno ha deciso di pubblicare Laura Xmas, un cd con  le canzoni natalizie piรน belle.

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Uscito lo scorso 4 ottobre, l’album รจ stato pubblicato sia in italiano che in spagnolo ed รจ stato distribuito in 60 paesi. Prodotto dalla stessa Pausini e da Patrick Williams, che ha arrangiato  anche le canzoni, Laura Xmas contiene 12 brani tutti in versione  swing. 

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Fra le canzoni potrete ascoltare Have Yourself a Merry Little Christmas, uno dei brani preferiti dalla cantante che ha voluto inserire per fargli avere la giusta popolaritร  anche in Italia, Jingle Bell, Jinge Bell Rock, Happy Xmas (War is over) e Santa Claus in coming to town.

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Proprio quest’ultima canzone รจ stata scelta come primo singolo dell’album e in occasione dell’uscita รจ stato rilasciato il videoclip ufficiale che potete vedere di seguito.
Insomma il Natale sta arrivando, voi siete pronti per farvi contagiare dalla sua magia?



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Laura Pausini celebra unione gay durante il suo concerto a Cittร  del Messico

A cura di Francesco Sansone
Grafica di Giovanni Trapani
Durante il suo concerto presso l’Auditorio Nacional di Cittร  del Messico Laura Pausini, oltre a regalare ai fans uno spettacolo all’altezza delle star americane, ha “celebrato” l’unione di una coppia gay, da sempre sua sostenitrice, che le aveva scritto una email in cui le chiedevano se volesse far loro questo regalo.
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Da sempre sostenitrice della comunitร  LGBT e della sua battaglia per  il riconoscimento dei diritti civili, come dimenticare la sua ospitata a C'รจ posta per te o il suo discorso all'ultimo Festival di Sanremo,  la cantante romagnola ha fermato la musica per regalare uno spettacolo nello spettacolo.
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Ha fatto salire sul palco Luis e Julio e, di fronte a dodicimila persone, ha sancito il loro amore, ovviamente in maniera simbolica, ascoltando le loro promesse e assistendo allo scambio delle fedi,  prima di farli accomodare su un divano e cantare il brano Nuesto amor de cada dรญa, versione spagnola di Il nostro amore quotidiano, come richiesto dalla coppia nella missiva, fra la loro commozione e l'entusiasmo del pubblico. 
Fontie: panorama.it
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Sanremo 2016 - La prima serata con poche emozioni, appelli all'uguaglianza ignorati e un Garko che sbaglia una sillaba a parola

A cura di Francesco Sansone
Grafica di Giovanni Trapani
Inizia alle 21:12 la 66^ edizione del festival di Sanremo con un’esecuzione dell’orchestra in onore di David Bowie. Carlo Conti in uno smoking e il papillon dร  il buonasera al pubblico di Rai1 e inizia subito a spiegare il meccanismo di voto e a dare i numeri del televoto e a chiamare il primo big in gara.
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Ad aprire la competizione รจ Lorenzo Fragola con un brano scritto anche da lui dal titolo ‘Infinite volte’. Lui รจ molto emozionato tanto che le parole dalla sua bocca escono incomprensibili e la canzone, di per sรฉ non entusiasmante, risulta essere noiosa come non mai.

Conti presenta la sua prima compagna d’avventura Madgalina Menea che scende le scale in un abito tigrato e si nasconde dall’imbarazzo la facci con la cartellin. “Sono molto, molto, molto emozionata. Guardavo il festival da casa in Romania, ma non sul divano,ma in un’unica stanza.” – un caso umano insomma.

Spetta a lei presentare Noemi, la seconda big in gara con il brano ‘La borsa di una donna’. Acconciatura alla Gilda e spacco vertiginoso,e bandiera rainbow sull’asta del microfono – chissร  se per Salvini e co. Anche questa รจ propaganda -  l’ex giudice di The voice intona il suo brano dedicato alle donne e alle loro fragilitร .  Noemi saluta tutti con un “staj senza pensiero.”

Entra Sabrina Ferilli, alias Virginia Raffaele sulle note del ‘A far l’amore comincia tu’. “Buonasera a tu. Te sei un paravanto” dice a Conti. “Te piace come me sto vestita? Grazie a te per avermi invitata. Guarda ci tengo cosรฌ tanto a te che mi sono pure registrata la puntata di ‘Ballarรฒ’.” Conti le dice che puรฒ dire quello che vuole e lei risponde: “Vuoi che parli di Cirinnร ? Paura, eh? Qui รจ tutto uguale. Io lo dico sempre se vuoi cambiare il Paese devi riformare Sanremo. La polemica di quest’anno รจ su Elton John perchรฉ รจ uno spot per gli omosessuali. Che vuol di’? I Pooh allora sono una marchetta per l’inps?”

La terza esibizione รจ affidata ai Dear Jack che si presentano nella nuova formazione e cantano il brano ‘Mezzo respiro’. Loro vogliono un mezzo respiro per un senso, noi vogliamo sapere il senso  di questa canzone.

Entra il primo ospite, il campione Giuseppe Ottaviani accompagnato dalla colonna sonora di Rocky Balboa: “Buona sera giovani, vi saluta il meno giovane.” Il campione dice che si allena tre volte alla settimana e in platea scatta la risatina - Giovanardi intervieni contro tutti quelli che hanno riso perchรฉ hanno fatto un’evidente  e ignobile propaganda sessuale. La sua canzone preferita di Sanremo รจ ‘Il vecchio scarpone’ del 1953. Tutti cantano il Sanremo di ieri, un po’ meno quello di oggi.
Entra il sex simbol adatto a tutto a tutti i gusti sessuali, Gabriel Garko: “Non ho detto a nessuno che facevo Sanremo, neanche ai miei genitori….” Poi ho perso il filo del discorso perchรฉ troppo noioso come la sua finta disinvoltura.

Quarta esibizione. Entrano Deborah Iurato e Giovanni Caccamo con un brano di Giuliano Sangiorgi dal titolo ‘Via da qui’ e noi ci chiediamo perchรฉ Conti non li accontenta e non li mandi subito via.

21:53 prima pausa pubblicitaria, al rientro Laura Pausini salirร  sul palco dell’Ariston. Si ritorna in diretta alle 21:58 e con Carlo Conti ci sono Garko e la Mena e come promesso arriva la Pausini – Garko anche leggendo non ce la fa, quando si dice un bello che non balla – introdotta da una clip con alcuni spezzoni dei suoi brani e alcuni dati sulle sue vendite. Canta alcuni dei suoi brani piรน celebri fra i quali ‘Strani amori’ che portรฒ al festival nella sua seconda e ultima partecipazione come concorrente.
Conti le fa una piccola intervista dopo aver sentito Giampaolo, un ragazzo che la segue ovunque, dirle che l’ama.
Momento Carramba: Conti dร  alla Pausini la giacca che indossรฒ alla finale del festival del 1993 e lei canta ‘insieme’ a lei ‘La solitudine’. Prima di cantare ‘Simili’, la Pausini dice: “Essere simili significa esser uguali e differenti. La cosa che mi piace di piรน รจ che le persone simili possano difendersi tra loro”, con chiaro riferimento all’approvazione di una legge che riconosca le unioni gay, ma Conti, spiazzato, fa finta di nulla e la invita a cantare prima di lasciare il palco frettolosamente.  “Se siamo simili siamo tutti uguali e dobbiamo proteggerci e non dividerci.”

Torna la Raffaeli/Ferilli sul palco: "Sta per arrivare con Elton Jonh e ce lo togliamo davanti cosรฌ Giovanardรฌ รจ contento. Non capisco perchรฉ di sta polemico: รจ solo un uomo con prole come te, ma a te non fanno storie." Conti borbotta come a dire che non รจ proprio uguale, ma la Raffaeli continua: "Anche se tu sei nero e tuo figlio รจ bianco."
Gli Stadio cantano 'Un giorno mi dirai", e noi giriamo la frase sotto forma di domanda a Conti: Un giorno ci dirai i perchรฉ questa canzone sia stata portata al Festival.

Torna Garko e ancora una volta non ce la fa. E' il momento di Arisa che canta 'Guardando il cielo' il cui ritmo ricorda 'Controvento' e risulta la prima canzone in gara orecchiabile della serata. "Stringo i pungi e sorrido ancora che la vita รจ una sola." Come Noemi anche Arisa ha con sรฉ nastri rainbow.

Salgono sul Palco Aldo, Giovanni e Giacomo e noi possiamo continuare ad andare in bagno sapendo che non ci perderemo nulla di interessante. 

Dopo la pubblicitร  e una nuova sfilata della Menea, รจ il momento di Enrico Ruggeri che presenta la sua 'Il primo amore non si scorda mai.' Dimagrito in maniera incredibile - chissร  come potrebbe spiegare la cosa Adam Kadmon -, anche lui si presenta con i lacci Rainbow e la canzone รจ una delle piรน movimentate della serata.
Torna il trio comico e io mi fumo una sigaretta in santa pace e poi c'รจ di nuovo Garko che non sbaglia, ma si strozza con la saliva per lanciare lo spot dedicato alla Liguria.

E' il momento dei Bluvertigo anche loro con i laccia rainbow e cantano 'Semplicemente' e io mi sento trasportato ai miei diciotto anni, quando a Palermo in macchina con i miei amici ascoltavo i loro cd e... vabbรจ, lasciamo perdere. La canzone รจ semplicemente 'bluvertigosa' anche se la voce di Morgan non รจ piรน quella di 14 anni fa.
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Torna Virginia/Sabrina e dedica uno stornello a Conti perchรฉ: "io so' una attrice, mica come la Bellucci che sbatte gli occhi e arriva il bonifico." Pubblicitร  e subito dopo Elton John - immagino che da casa Salvini & Co iniziano  a tremare.

E Sir Elton John con una standing ovetion preventiva, inizia a cantare. Entra Conti e lo intervista: "Se guardi indietro, adesso com'รจ Elton?"
"Non pensavo che questo viaggio sarebbe continuato cosรฌ tanto. Non immaginavo di diventare papร  e di avere la vita che ho avuto." Conti, con la fifa disegnata in faccia, chiude subito il discorso e lo invita a cantare. Comunque, รจ una tristezza vedere un artista internazionale costretto al silenzio da un'Italia come quella di oggi. Facciamo proprio una bella figura nel mondo, al pari della Russia.

Il nono cantante in gara รจ Rocco Hunt con il brano 'Wake up'. Lui canta che era triste e che per questo ha fumato di piรน, noi vorremmo scolarci una bottiglia di gin per superare questo momento.
Entra la Menea che ci fa un corso di lingue per ringraziare Carlo Conti per averle dato questa occasione e poi presenta Irene Fornacciari.

La figlia di Zucchero canta 'Blu' con i laccia rainbow. Lei sarร  brava, ma a me fa cadere il latte alle ginocchia.

Con la Fornaciari si concludere la gara di questa sera, i restanti big si esibiranno domani assieme ai primi 4 delle nuove proposte.

L'ultimo ospite della serata รจ Maitre Gims e poi collegamento con Nicola Savino e la Gialappa's band in diretta dal Dopofestival.

La Ferilli/Raffaele saluta la Parietti, la Marini e la Parodi: "Hanno fatto il gruppo di burraco."
Arrivano la bravissima e bellissima Anna Foglietta assieme a Kasia Smutniak per presentare il loro film e la Foglietta si lascia andare cantando un pezzo di una canzone di Anna Oxa. Fantastica.
Garko ci regala l'ultimo strafalcione della serata giusto per non smentirci - giuro, inizio a provare pena per lui.
Viene chiuso il televoto e ci si collega con Rocco Tanica in sala stampa in attesa di sapere le canzoni arrivate nelle prime sei posizioni e le 4 a rischio elimiazione. 
Passano il turno, in ordine casuale, Stadio, Enrico Ruggeri, Lorenzo Fragola, Rocco Hunt, Arisa e Giovanni Caccamo e Deborah Iuratomentre a rischio eliminazione troviamo Irene Fornaciari, Noemi, Bluvertigo e Dear Jack.

Finisce cosรฌ la prima puntata dell'edizione 2016 รจ scivolata via con poche emozioni, rispecchiando in pieno lo stile con cui Conti confeziona i suoi programmi: nessun fuori programma, niente sbavature e un meccanismo studiato nei minimi dettagli che ha reso il tutto monotono e monocorde. Eppure degli spunti per uscire un attimo dal perfezionismo della scaletta ci sono stati, ma sono rientrati subito come il panico apparso sul volto di Conti quando in un modo naturale e per nulla propagandistico di รจ cercato di far capire l'importanza dell'uguaglianza.   
Per quanto riguarda i brani ascoltati questa sera, delle dieci canzoni solo 2 o 3 sono risultate orecchiabili al primo ascolto, tutte le altre sono apparse monocorde come il resto di questa serata.
Infine non si possono non spendere due parole sul resto del cast di Sanremo 2016. Se la presenza della Menea e di Garko รจ risultata un di piรน di cui si poteva fare tranquillamente a meno, quella Virginia Raffaele, nei panni di Sabrina Ferilli, รจ stata indispensabile per respirare una boccata d'aria fresca e digerire il clima 
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Selvaggia Lucarelli contro Sanremo 2016: "spudoratamente gay friendly"

A cura di Francesco Sansone
Grafica di Giovanni Trapani

Ci sono due tipologie di sentimenti che Selvaggia Lucarelli suscita nel pubblico: odio o amore. O la
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Sanremo 2016: Garko, Raffaele e Ghenea affiancano Conti e Cristina D'Avena fra i super ospiti

A cura di Francesco Sansone
Grafica di Giovanni Trapani
Per giorni si sono susseguiti nomi su nomi per indicare i possibili co -conduttore e co -conduttrici che avrebbero affiancato il padrone di casa Carlo Conti nella prossima edizione del Festival di Sanremo, la seconda sotto la direzione artistica del conduttore toscano, ma solo oggi, durante la conferenza stampa tenutasi al Teatro del Casinรฒ, sono stati detti quelli ufficiali. 
A fare compagnia a Conti dal 9 al 13 febbraio ci saranno Gabriel Garko, Virginia Raffaele e Madalina Ghenea.
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Per quanto riguarda i Big che parteciperanno  si sa giร  tutto e oggi si รจ parlato del meccanismo della gara che rimane invariato a quello del 2015, con una sola modifica che riguarda la serata del venerdรฌ in cui le 5 canzoni piรน votate accederanno alla finale. Per le altre 5 verrร  aperto un televoto che si chiuderร  soltanto la sera seguente, quella della finale, e la piรน votata andrร  ad aggiungersi alle altre per giocarsi la finale. 

Le Giovani proposte torneranno a gareggiare in seconda serata e non piรน nell'access prime time come รจ avvenuto l'anno scorso.
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I super ospiti italiani saranno Laura Pausini, Eros Ramazzotti, i Pooh, Renato Zero e Cristina D'Avena. Carlo Conti ha ascoltato i numerosi fan della cantante bolognese che hanno firmato la petizione on line affinchรฉ la loro beniamina salisse sul palco dell'Ariston in questo festival. "Questa รจ una delle campagne piรน accorate del web e secondo me, quando si parla di artisti di questo livello, bisogna accontentare queste richieste." Ha affermato Conti durante la conferenza stampa.

Il giovedรฌ, infine, tornerร  la serata delle cover e come l'anno scorso alla fine il televoto vincerร  la canzone vincitrice.
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La comunitร  LGBT ha davvero bisogno delle icone gay? I commenti dei blogger italiani

A cura di Francesco Sansone
Grafica di Giovanni Trapani









Mina, Raffaella Carrร , Patty Pravo, Lorella Cuccarini, Ambra Angiolini, Sabrina Ferilli, Barbara D'Urso, Maria De Filippi, Marcella Bella, Orietta Berti, Laura Pausini e molte altre artiste italiane hanno il pregio (o il difetto dipende dai punti di vista) di essere considerate delle vere e proprie icone gay, ma fra quelle nominate, tutte meritano realmente tale titolo?
Cosa significa essere un'icona gay?
Che cosa fa sรฌ che un personaggio diventi tale e soprattutto cosa deve fare un'icona gay per dimostrare che crede davvero alla causa LGBT?

Dopo le nuove polemiche nate sulle dichiarazioni di Lorella Cuccarini, non posso non chiedermi: se lei รจ un'icona, chi รจ una dettatrice?
Basta davvero dire frasi come "ho tanti amici gay; li adoro  perchรฉ hanno una marcia in piรน; sono sensibilissimi", per diventare un'icona?

Come sa chi legge Il mio mondo espanso, quando c'รจ un tema che merita di essere commentato da piรน punti di vista, chiedo ad alcuni amici un parare per sapere come la pensano e tirare un filo conclusivo alle mie riflessioni. Anche in questo caso, quindi, ho chiesto ad alcuni dei piรน noti blogger che affrontano tematiche omosessuali di darmi una loro personale opinione sul tema. 
La domanda che ho formulato a Jimi Paradise dell'omonimo blog di gossip, a Wally Rainbow del blog Wally Rainbow's world e a Mirko Criscolo di M on stage รจ stata: "La comunitร  LGBT ha davvero bisogno di icone e se sรฌ cosa dovrebbero fare queste per sostenerla oltre a dire "li adoro, sono sensibili e hanno una marcia in piรน?"
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Il primo a rispondermi รจ stato il fashion blogger Mirko Criscolo:
"Le cosiddette 'icone gay', che altro non sono che dei personaggi famosi amati dal popolo omosessuale, hanno un ruolo importante per la sensibilizzazione sulle tematiche LGBT. A mio parere, ci sono quelle che hanno un ruolo piรน importante e quelle che ne hanno uno marginale. Infatti, molte di esse potrebbero (o dovrebbero) fare di piรน che usare a ogni intervista la classica frase "li adoro" che ormai sa tanto di risposta generica che si sente ovunque, tipo "non ho nulla in contrario, ho tanti amici gay", e che sostanzialmente non dice nulla di concreto lasciando il tempo che trova. Ma giร  il semplice fatto che un personaggio di una certa importanza mediatica dica queste due paroline aiuta molto spesso a suscitare l'interesse di chi li segue sull'argomento e magari, non avendo preso una posizione in merito, a pensarla nello stesso modo. Al contrario, invece, ci sono celebritร  che fanno realmente la differenza scrivendo canzoni, creando fondazioni per i piรน giovani, partecipando ai pride mettendo in gioco la propria immagine o addirittura prendendo delle scelte di vita per sentirsi vicino agli omosessuali tipo il non sposarsi finchรจ TUTTI non abbiano il diritto di farlo nella propria nazione. Dunque mi sento di dire che, se preso sul serio e non come un modo per fare piรน soldi o venire venerati e invitati a qualche serata a tema, essere un'icona gay รจ un 'ruolo' molto importante da ricoprire ed รจ qualcosa di cui la comunitร  LGBT non puรฒ fare a meno per difendere i propri diritti."

Jimi Paradise, invece, mi ha detto:
"Non credo che la comunitร  LGBT abbia bisogno di icone, ma di punti di riferimento, cosa ben diversa! Noto da anni che si parla di icone dei gay, per esempio Madonna, ma spesso si fanno coincidere le nostre passioni con personaggi piรน o meno gay-friendly. La comunitร  LGBT in Italia non ha punti di riferimento veri, personaggi a cui affidare le nostre speranze di cambiamento, come spesso avviene all'estero. Molto spesso sui media e, in particolare, in TV sono ospitati quelli che io chiamo le "macchiette gay": personaggi da commedia all'italiana, colorati e coloriti nel linguaggio, piรน facilmente digeribili dal pubblico generalista (almeno questo รจ quello che pensa chi fa programmi): niente di piรน falso e dannoso! Invece ho pensato "finalmente!" quando ho sentito l'appello di Antonacci alla riforma delle adozioni: finalmente chi ha potere mediatico lo usa per cercare di cambiare le cose, persino su Vatican TV!"

Infine Wally Rainbow mi ha risposto:
"Allora, prima di tutto penso che sia il caso di chiarire il concetto di comunitร  LGBT e icona LGBT, visto che sono due concetti che non sono poi cosรฌ chiari e condivisi. Prima di tutto cos'รจ una comunitร ? Un insieme di persone che ha qualcosa in comune? Che condivide gli stessi spazi nella societร ? O c'รจ dell'altro? E la comunitร  LGBT che cosa ha in comune? L'orientamento sessuale non eterosessuale? E allora perchรจ non si parla di comunitร  etero, ma si parla di comunitร  etniche e/o religiose? Il fatto รจ che una comunitร , per essere tale, condivide soprattutto una cultura. E per cultura non intendo un'insieme di conoscenze in stile enciclopedia, ma l'insieme delle espressioni di un'identitร  condivisa. Per dirla in parole semplicissime: l'omosessualitร  รจ un orientamento, ma attorno a questo orientamento si รจ costruita anche un'identitร  sociale, con i suoi riferimenti artistici, linguistici, musicali, ecc. Assieme a una serie di principi, ideali, speranze, necessitร  e tutto il resto. 
Tecnicamente un'icona gay dovrebbe essere un personaggio pubblico che rappresenta al meglio questa "cultura LGBT", e ne diventa il simbolo. Perciรฒ un'icona gay puรฒ essere un attore o un cantante gay dichiarato, piuttosto che un'attrice che si schiera a favore dei diritti gay o un porno attore che incarna gli ideali omoerotici della sua generazione. In tutti questi casi si tratta di icone che in qualche modo hanno fatto qualcosa per meritarsi questo titolo, ma in Italia veniamo da decenni di repressione culturale e questo tipo di icona gay รจ ancora una novitร . Infatti, fino a poco tempo, fa l'esigenza - sacrosanta - della comunitร  gay italiana di avere delle icone di riferimento trovava uno sbocco dando questo titolo a persone che solo in rari casi avevano fatto qualcosa di concreto per meritarselo. Nello specifico bastava che un artista di sesso maschile si ponesse in maniera un po' "alternativa" o non smentisse certe voci sul suo conto, per essere "adottato" dai gay italiani. Con le artiste femminili, e in particolare le cantanti, la situazione รจ un po' piรน complicata. Premesso che il presupposto essenziale era che fossero giร  molto famose, a qual punto bastava che rispondessero ad almeno due dei seguenti requisiti: 
1) Una vita sfortunata e amori difficili, 
2) Un look trasgressivo, 
3) Canzoni con testi/videoclip interpretabili in senso "gay", 
4) La riprovazione da parte dei benpensanti, 
5) Un'amico/parente/collaboratore palesemente gay, 
6) Una presa di posizione netta a favore del mondo gay. 
Ovviamente in Italia quasi nessuna, fino a poco tempo fa, rispondeva al requisito numero 6, ma, siccome non c'era molta scelta, i gay italiani chiudevano un occhio. Adesso, perรฒ, le cose sono cambiate, anche perchรฉ la sensibilitร  dei gay italiani su certe questioni รจ aumentata. Una volta, forse, poteva bastare la classica frase "io adoro i gay e loro mi adorano", ma se adesso una frase del genere non viene seguita da una presa di posizione netta nei confronti della "causa gay" suona quasi come una presa in giro. Soprattutto se una presunta icona dice di adorare i gay, ma di essere contraria a cose come i matrimoni gay e le adozioni. E infatti in quel caso viene depennata dalla lista. 
In conclusione, per come la vedo io, le icone gay sono simboli, e i simboli servono sempre per consolidare il senso di appartenenza di una comunitร . Tuttavia oggi il titolo di icona gay รจ qualcosa che va conquistato, e va portato avanti con coerenza e consapevolezza, anche perchรฉ gay che si lasciano raggirare sono sempre meno. Per fortuna."
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Dopo aver sentito i loro pareri, dei nomi elencati sopra, le uniche tre artiste che meritano il titolo di icona sono Ambra Angiolini, Laura Pausini e Mina.

Ambra Angiolini perchรฉ ci ha messo davvero la faccia per la lotta lgbt partecipando, fra l'altro, alle iniziative del circolo Mario Mieli e facendo da madrina al gay pride del 2000.
Laura Pausini perchรฉ non solo ogni volta che puรฒ sostiene la comunitร  LGBT facendo da madrina all'amore gay in tv e nei suoi concerti, ma anche perchรฉ ha dichiarato che non sposerร  il suo compagno fino a quando anche le coppie omosessuali non potranno fare altrettanto.
Mina perchรฉ non solo ha preso posizione a favore della comunitร  LGBT, ma si รจ schierata con essa durante il caso Barilla e ha piรน volte parlato di omosessualitร , difendendola fortemente, nella sua rubrica su Vanity Fair.

E tutte le altre?
So che fa chic - citando la Bella - dire di avere tanti amici gay, ma credo anche che una persona vorrebbe che chi si reputa tale capisca come ci si sente in uno Stato in cui non solo non ci vengono concetti diritti, ma dove il primo venuto si permette di offenderti se dici che da gay vuoi farti una famiglia, vuoi avere dei figli, o, semplicemente, perchรฉ non la pensi come un Maurizio Gasparri qualunque.
Se un mio amico vive un disagio cerco di fare il possibile per aiutarlo, di certo non gli vado a dire "sei sempre il mio best friend, ma quello che vuoi รจ contro natura e quindi lo aborro." L'amico non รจ un parente che ti capita per motivi di sangue e non รจ nemmeno un politico che risiede al parlamento senza essere stato scelto dal popolo. E' una persona che scegli perchรฉ ti assomiglia, perchรฉ c'รจ sintonia, c'รจ empatia, c'รจ feeling. Se uno di questi aspetti manca, non si puรฒ parlare di amicizia, ma di conoscenti da frequentare quando non abbiamo nessun altro con cui uscire.
E il discorso delle icone รจ lo stesso. Un gay sceglie la propria icona per ciรฒ che dice e che fa e se questa si dice fiera, orgogliosa, onorata di esserlo non si puรฒ limitare a frasi fatte, ma deve dimostrare che capisce quel fan e vuole lottare dalla sua parte. 
Non si puรฒ stare con due piedi in una scarpa per interessi personali perchรฉ non รจ corretto, non รจ giusto, non รจ morale.
Quindi, concludendo, le persone lgbt hanno sรฌ bisogno di icone, ma meritano artisti che le capiscano seriamente e mettano la loro voce per aiutarli a ottenere quei diritti che ancora non hanno. 
La stima non si compra. Punto.
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