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DDL Cirinnร : L'ennesima spaccatura del PD rischia di far saltare la discussione del prossimo 26 gennaio.

A cura di Francesco Sansone
Grafica di Giovanni Trapani

Nel suo discorso di fine anno il premier Matteo Renzi aveva rassicurato tutti coloro che sperano che l'Italia riconosca le unioni civili fra le persone dello stesso sesso, che il 26 gennaio prossimo il governo avrebbe agito per approvare la legge.  
Dopo vari rinvii durati avvicendatosi lungo tutto il 2015, sembrava la volta buona, ma la questione non sembrerebbe ancora cosรฌ scontata, soprattutto della nuova, per non dire ennesima, spaccatura all'interno del Partito Democratico di cui Renzi รจ anche il segretario.
Oltre alla parte piรน cattolica del governo, infatti, ora ci si mettono anche alcuni parlamentari del PD che sono in disaccordo con la parte del decreto presentato da Monica Cirinnร  che riguarda la stepchid adoption, che permetterร  a uno componente della coppia omosessuale di adottare il figlio naturale del compagno. Ciรฒ che metterebbe in allarme i democratici piรน cattolici del partito sarebbe la paura che dalla stepchild adoption si arrivi alla maternitร  surrogata, ossia alla cosiddetta "utero in affitto'. Tale timore sta spingendo la senatrice renziana Rosa Maria Di Giorgi, appoggiata da altri colleghi, a prendere provvedimenti per apportare delle modifiche al decreto Cirinnร  ce sostituire la stepchild adoption con l'affido rafforzato che permetterebbe al convivente di prendersi cura del figlio del compagno senza alcun riconoscimento/tutela legare fino alla maggiore etร  di questi. Una volta raggiunti i diciott'anni il figlio potrร  decidere se farsi adottare o meno.
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Ovviamente questo passo indietro di alcuni democratici e la loro volontร  di cambiare, ancora una volta, una legge che giร  ha subito svariate modifiche per accontentare i politici e non i cittadini, ha suscitato il malcontento degli altri colleghi di partito, fra cui la relatrice Cirinnร  che si รจ detta pronta a opporti a ogni nuova modifica sperando di poter ottenere raggiungere la maggioranza dei voti con l'appoggio di del Movimento 5 stelle e di SEL, il partito di Nichi Vendola.
A calmare gli animi ci prova il sottosegretario Ivan Sclafarotto - che da quando รจ al governo รจ riuscito solo a far riconoscere l'assistenza sanitaria al suo compagno - dichiarando che รจ normale che in un partito grande come il suo ci siano delle divergenze d'opinione e che queste, perรฒ, non faranno cambiare la strada intrapresa dal PD. Anche Fabrizio Cichitto del NCD e il sottosegretario Benedetto della Vedova sono intenzionati ad andare avanti col ddl Cirinnร  invitando tutti a guardare cosa accade nella societร  e non nascondersi dietro chiusure ideologiche portando avanti della battaglie personali.
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Questa nuova rottura ha fatto sรฌ che gli oppositori tornassero a ripetessero il loro malcontento per la decisione del governo di pensare ai diritti civili. Per Matteo Salvini ci sono cose piรน importati di cui occuparsi come se i diritti di una parte della popolazione siano cose da poco. Maurizio Sacconi dice no a similmatrimoni e similadozioni, per la Binetti si tratti di mistificazione il ddl Cirinnร  รจ una contraffazione che non ha nulla a che vedere con i diritti civili.

Insomma il PD ancora una volta rischia di diventare il partito dei grandi proclami e nulla piรน. Il partito che promette e poi, per un motivo o per un altro, disattente tutte le aspettative e gli unici a rimetterci sono sempre i soliti noti. 

Fonte: napolitime.it
Foto:lindo.it
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Sentenza Consiglio di stato: I commenti,le accuse e le difese

A cura di Francesco Sansone
Grafica di Giovanni Trapani
“Giudici bocciano le nozze omosessuali. E la lobby gay grida al complotto” cosรฌ Il giornale, quotidiano diretto da Alessandro Salustri, annuncia la decisione presa dal Consiglio di Stato di non trascrivere negli archivi di stato civile i matrimoni fra persone dello stesso sesso contatti all’estero perchรฉ, per i giudici, questo tipo di unione รจ priva dell’indefettibile condizione della diversitร  di sesso fra i nubendi”. Sempre sul quotidiano di Salustri di legge: “Il Consiglio di Stato blocca la trascrizione delle nozze gay contratte all'estero e i cattolici, di destra e di sinistra, cantano vittoria.” Sottolineando che questa “รจ l'ennesima sconfitta per i sindaci alla Ignazio Marino e Giuliano Pisapia. E, soprattutto, rischia di essere una croce tombale sul destino del ddl Cirinnร .”
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Cosรฌ si dร  spazio ai commenti dei soliti noti che passeranno alla storia per aver lottato per togliere diritti a una parte dei cittadini italiani che per meriti politici raggiunti:

Paola Binetti:Oggi il sindaco di Roma ha un motivo in piรน per dimettersi: la clamorosa bocciatura del Consiglio di Stato sulla trascrizione delle nozze gay in Italia […]. Non ci resta, quindi, che prendere atto, come ancora una volta, l'essenza stessa della famiglia fondata, emerga con caratteristiche sempre piรน nette, e a tutela di queste prerogative strutturali, ontologiche come le ha definite il Consiglio di Stato, debbono esserci politiche familiari forti e chiare anche in termini di sostegno economico alle famiglie e alle numerose in particolare".

Per Eugenia Roccella la sentenza "dovrebbe avere un riflesso immediato sul ddl Cirinnร , che prevede la stepchild adoption, cioรจ l'adozione del figlio del partner; secondo la legge l'adozione puรฒ avvenire solo all'interno di coppie sposate, e quindi - stando alle sentenze della Consulta e del Consiglio di stato - eterosessuali. Decisioni come quella recente del tribunale di Roma, che ha esteso l'adozione alle convivenze omosessuali, sono quantomeno fantasiose, e aspettiamo con fiducia che la Corte di appello ristabilisca il rispetto della Costituzione".

Carlo Giovanardi,da poco uscito dal NCD,  chiede ad Alfano di dire "al presidente del Consiglio Renzi di accantonare il ddl Cirinnร , in quanto totalmente contrario allo spirito e alla lettera della nostra Costituzione, che viola grossolanamente sia nel merito, introducendo nel nostro ordinamento un simil matrimonio fra persone dello stesso sesso, sia nelle procedure utilizzate per iscriverlo in aula, saltando l'obbligatorio esame da parte della competente commissione Giustizia del Senato".

Ovviamente non potevano mancare nรฉ Maurizio Gasparri  nรฉ Mario Adinolfi. Il primo ha detto al ilgiornale.it di essere soddisfatto: "la sentenza conferma il corretto operato del prefetto e smonta la manovra propagandistica creata da Marino col solo intento di fare gazzarra" e spera che" anche nelle decisioni del Senato ci sia saggezza e non vi siano manovre in contrasto con la Costituzione e non si lasci, perciรฒ, spazio ad adozioni o uteri in affitto", mentre per Adinolfi reputa la sentenza come una vittoria personale: "Noi cattolici 'resistenti' battiamo i cattolici 'sconfittisti' che dicevano che non avremmo mai vinto. Vinciamo nelle piazze, basti ricordare la manifestazione del 20 giugno. Vinciamo in Parlamento col ddl Cirinnร  che รจ stato prima ritirato e poi riscritto. Vinciamo dal punto di vista giuridico con questa sentenza e, infine, vince la Chiesa che nella relazione finale del Sinodo mette una pietra tombale sui matrimoni gay, a dispetto di chi pensava che invece ci fosse un'apertura".
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Dopo questa sfilata di commenti positvi alla sentenza, il quotidiano di Salustri dร  spazio anche al presidente di Gaynet, Franco Grillini e a Monica Cirinnร . Il primo dice: "L'euforia della destra italiana, la peggiore e piรน bacchettona d'Europa, per la sentenza del Consiglio di Stato che ha bocciato le trascrizioni dei matrimoni gay celebrati all'estero, รจ del tutto ingiustificata. รˆ un simpatizzante di Comunione e Liberazione e nel suo profilo Facebook pubblicizza link e si schiera con le iniziative delle Sentinelle in piedi" […] "รจ mancata la terzietร  e va quindi rivista la sentenza affidando il procedimento a un giudice terzo", mentre la Cirinnร  scrive su twitter: "Le sentenze si rispettano e non si commentano, la divisione dei poteri รจ sancita in Costituzione. Il Parlamento deve fare presto le unioni civili".

Per concludere, vediamo di capire chi รจ il giudice su cui Franco Grillini si รจ soffermato e per farlo prendiamo in riferimento il suo account Twitter.
Giurista, cattolico, sposato e padre di due figli. Uomo libero e osservatore indipendente di politica, giurisdizione, costumi, societร ". Questo รจ il testo con cui Carlo Deodato, il giudice in questione, ha scritto per descriversi su Twitter.  Sulle accuse avanzate da Grillini scrive: “La sentenza รจ collegiale, invece vedo che attaccano solo me […] ho solo applicato la legge in modo a-ideologico e rigoroso, lasciando fuori le convinzioni personali che non hanno avuto alcuna influenza".

Secondo gli avvocati di Avvocatura per i diritti Lgbti Rete Lenford “Deodato sul suo account ritwitta proclami delle 'Sentinelle in piedi', notoriamente schierate contro i matrimoni tra persone dello stesso sesso e contrarie al ddl Cirinnร  sulle unioni”, ma su questo il giudice si difende scrivendo sempre via twitter: "non lo uso mai(Twitter), avevo aperto il profilo tempo fa e mi ero anche dimenticato di averlo".

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Dite la vostra a... Paola Binetti

Torna anche nel 2013 la rubrica che vi da la possibilitร  di dire la vostra a quei personaggi che rilasciano dichiarazioni al limite fra l'idiozia e l'omofobia. Protagonista di questo primo appuntamento dell'anno รจ l'On. Paola Binetti, ex PD e attuale candidata al Senato per l'UDC nella Lista Civica  Monti, che ha voluto dire la sua dopo la sentenza della Cassasione nella quale viene definito non pericoloso per un bambino crescere con una coppia gay. Ecco, dopo il salto, cosa ha detto.

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Se cadesse questo governo cosa cambierebbe per noi gay?


Foto di grafica candido
Questa รจ una domanda che affolla la mia mente in questi giorni in cui sembra inevitabile un cambio del governo, oltre che un cambio della storia italiana. Dopo quasi vent’anni l’era di Berlusconi potrebbe giungere al suo epilogo. Non voglio soffermarmi sulle questioni strettamente politiche della questione perchรฉ credo che questo spetti a chi si occupa di politica per mestiere e non per passione. Voglio tuttavia soffermarmi su quello che questo significherebbe per noi omosessuali. Negli ultimi anni questa maggioranza (a volte minoranza) s’รจ sempre spesa nel dire o commentare fatti che riguardano la comunitร  omosessuale. Tanti rappresentanti non si sono privati di dire cosa pensavano di noi, pur non sapendo come sia di fatto la vita da omosessuale, rilegandoci ai margini della societร . Affermazioni piรน o meno mortificanti della persona non ci sono mai stati risparmiate. Potrei fare una lunga serie delle affermazioni pronunciate dai rappresentati del PDL, ma preferisco risparmiaverle e citare e mostrare solo uno degli ultimi interventi in cui un membro della maggioranza  ha  voluto dire la sua. Si tratta dell’ex dipietrista Domenico Scilipoti, sรฌ proprio lui  che da un giorno all’altro da uomo di sinistra รจ diventato di destra, che in un congresso si รจ scagliato contro la natura della coppia omosessuale:


Non voglio commentare quanto รจ stato detto, ognuno tirerร  le proprie conclusioni,  e voglio tornare al tema di questo pezzo: Se cadesse questo governo cosa cambierebbe per noi gay?
Proviamo a fare un giro per i vari movimenti che attualmente sono all’opposizione e che presto potrebbero diventare la maggioranza politica di questo paese.

Iniziamo dall’UDC che, fra gli altri, conta fra le sue fila l’on. Buttiglione, l’on. Binetti e l’ultima entrata, fresca fresca quasi di giornata, l’on. Carlucci. Vediamo cosa hanno detto negli anni questi onorevoli nei confronti della comunitร  LGBTQ

“L'omosessualitร  รจ una devianza della personalitร . Essere gay รจ un comportamento molto diverso dalla norma iscritta in un codice morfologico, genetico, endocrinologico e caratterologico”
Paola Binetti

“L'omosessualitร  รจ un peccato”
Rocco Buttiglione

“La vera, sola, unica famiglia riconosciuta dalla Costituzione e dal sentire comune degli Italiani รจ quella fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna. Le manifestazioni intemperanti e scomposte di trans, gay  lesbiche  contro la Chiesa non solo sono volgari, ma anche controproducenti, feriscono il comune sentire degli italiani.”
Gabriella Carlucci


Leggendo queste frasi, sinceramente, mi viene quasi impossibile pensare che con loro al governo le cose per noi gay possano cambiare. Passiamo adesso a vedere invece cosa pensa di noi il PD, quel movimento che piรน di tutti si spaccia dalla nostra parte, ma di questo ho giร  parlato e non mi sembra il caso di ritornare a dire cosa ne penso.  

Non posterรฒ le frasi come prima mi basta semplicemente dirvi che per ora ci sono altre prioritร  per il movimento guidato da l’on.Bersani che sono condivise da tutti, sia rottamanti che rottamatori, ma per capire a cosa mi riferisco vi invito a leggere un articolo pubblicato da Roccia nel suo inWonderBlog  dal titolo Uguali ma diversi: le unioni civili secondo Matteo Renzi. Ma valgono solo per gli eterosessuali, ed ad ascoltare le parole di Massimo D’Alema di cui ho parlato in questo numero di Un mondo di notizie 

 

Ora dopo tutto questo la domanda continua a frullarmi nella testa e, pur certo che un cambiamento nella politica farร  solo che bene nel nostro paese, mi viene da dire per noi omosessuali non ci saranno grandi modifiche sul fronte dei diritti civili se prendiamo in considerazioni questi schieramenti come possibili successori del governo berlusconiano. Non voglio essere negativo perchรฉ nessuno piรน di me ha voglia di credere che questo paese torni a la culla della civiltร , semplicemente sono realista e basandomi a quanto detto fino ad ora, non posso non rispondere alla domanda in questione con un bel NIENTE!
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