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La vignetta che paragona i gay ai nazisti che ha fatto indignare il web

A cura di Francesco Sansone
Grafica di Giovanni Trapani
Le vignette dei quotidiani, si sa, sono spesso irriverenti e scorrette, basti ricordare le quelle di Beppe Mora, apparsa su Ilfattoquotidiano.it dopo la strage di Nizza, oppure quella di Felix, apparsa su Charlie Hebdo dopo il terremoto che ha colpito il centro Italia. Scorretta e irriverente รจ anche quella apparsa su The Australian di Rupert Murdoch, dove un gruppo di attivisti gay รจ stato disegnatoo mentre marciano in un’uniforme nazista dai colori rainbow.
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Come per le due vignette sopracitate anche questa ha fatto insorgere la gente, che sul web ha ricordato al giornale che, durante il periodo nazista, i gay venivano deportati nei campi di concentramento, privati della loro dignitร  e, poi, uccisi. 

Benchรฉ in Italia e nel mondo, questo aspetto del nazismo sia dimenticato troppo facilmente, tra il 1933 e il 1945, 100.000 omosessuali furono arrestati in base al paragrafo 175. Alcuni vennero imprigionai altri mandato nei campi di concentramento e solo 4.000 persone sopravvissero.
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Tra i vari tweet indirizzati a The Australian ce n’รจ uno che merita di essere condiviso. Si tratta del post di David Pop che ha ricordato la figura di Richard Grune:

«Ragazzi la lezione di oggi รจ su un disegno, Nazista, e omosessuale. Richard Grune, un artista tedesco, ha passato quasi 8 anni nei campi di concentramento nazisti per il “crimine” di omosessualitร . Sopravvissuto Grune realizza delle litografie sulla sua esperienza sui campi.»

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Siamo i primi a credere nella forza delle vignette e, quindi, non faremo una critica ferrata nemmeno questa volta, seppure l'immagine ci prende nel vivo. Dispiace solo l’essere paragonati a persone che hanno fatto passare le pene dell’inferno a degli innocenti per via di una sessualitร  ritenuta deviate fa male. 
L’attivismo LGBT non tende a togliere la libertร  di nessuno, ma a estendere i diritti a chi non li ha o non li ha ancora appieno.
Solo questo.

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#Giornatadellamemoria: Per non dimenticare le vittime dell'odio

A cura di Francesco Sansone
Grafica Giovanni Trapani
Ogni anno non รจ facile parlare delle persecuzioni avvenute durante la seconda guerra mondiale senza risultare ripetitivi, ma in certi casi ribadire le stesse cose รจ indispensabile. Lo รจ per ricordare la memoria di ebrei, omosessuali, prostitute e persone portatori di handicap che hanno perso la vita perchรฉ qualcuno un giorno si รจ alzato รจ ha detto che non erano normali.
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Lo trovi qui  
Per parlarvi nel dettaglio di ciรฒ che รจ stato, ho scelto di usare le parole del presidente di Arcigay Alan Turing, Marco Tonti:

"Il Giorno della Memoria commemora le vittime dell'olocausto. Oggi si ricordano soprattutto le vittime innocenti dell'odio razziale, come ebrei e zingari, che sono stati deportati a milioni dal delirio nazista con la volenterosa complicitร  del fascismo. Su questi eventi ricade la condanna eterna di tutta l'umanitร .

Non bisogna perรฒ dimenticare che tra questi deportati ci sono stati anche decine di migliaia di omosessuali: dei 50mila imprigionati nei lager almeno diecimila vi hanno trovato la morte, diretta o come "cavie" da esperimenti. Altrettanti sono stati perseguitati dal nazismo e dal fascismo attraverso la "giustizia" ordinaria. E parliamo solo di omosessuali maschi, che si erano meritati un marchio specifico, il tristemente noto "triangolo rosa". Non si hanno cifre sulle donne lesbiche perchรฉ, pur venendo anche loro perseguitate e incarcerate, venivano archiviate nella piรน generica categoria delle "antisociali" col triangolo nero.

Una "strage dimenticata", cosรฌ definita dal governo tedesco anni fa, che dovrebbe invece insegnarci qualcosa anche sull'oggi. Fortunatamente non ci sono piรน i forni ad attendere gay e lesbiche, ma l'idea che "i gay" siano una categoria di persone a parte con caratteristiche diverse da quelle della popolazione generale ancora inquina l'opinione pubblica di questo Paese. Alcuni rumorosi razzisti fieramente propagano l'idea che i nostri diritti di gay e lesbiche dovrebbero essere diversi, le nostre famiglie emarginate, i nostri giovani umiliati, i nostri figli privati di diritti e di tutele. Questo avviene proprio in questi giorni, durante l'attuale e osceno dibattito legato alla legge sule unioni civili.

Chi non si rende conto che queste idee sono le stesse usate per giustificare deportazioni e stermini, un domani se ne dovrร  vergognare e se sarร  una persona onesta dovrร  chiedere scusa. Sperando che questo domani sarร  sempre di piรน un "oggi", che la memoria del passato sarร  la memoria del futuro, ricordiamo commossi tutte le persone che, innocenti, hanno sofferto per colpe e peccati non loro buttatigli addosso come fardelli. Speriamo inoltre che il futuro ci riservi, con la consapevolezza degli orrori del passato, una societร  piรน equa e giusta, dove ognuno possa essere libero e tutelato nella sua espressione personale, sociale e famigliare."
 Continua sotto...
http://www.ibs.it/code/9788897309215/sansone-francesco/oltre-evidenza-racconti.html
Adesso anche in ebook qui 
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La foto della settimana

Rubrica: Francesco Sansone
Grafica: Giovanni Trapani

Da poco si รจ conclusa la giornata mondiale della memoria, una data fondamentale per far ricordare cosa la cattiveria umana รจ stata in grado di realizzare. Ebrei, omosessuali, prostitute, portatori di handicap, zingari sono state le vittime di un'idea malsana che รจ stata appoggiata da milioni di persone. 

Lo trovi qui 
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Non permettiamo all’ignoranza di togliere la dignitร 


Rubrica: Francesco Sansone/Gianni
Grafica: Giovanni Trapani
Video: Youtube
Come sapete in questi giorni ricorre la commemorazione per quanto accaduto durante la seconda guerra mondiale a uomini e donne che erano solo colpevoli di essere ebrei, omosessuali, prostitute, zingari, portatori di handicap. Tuttavia non sempre la storia ha ridato la stessa dignitร  a tutte le vittime di quegli anni e questo ha fatto sรฌ che si ascoltino ancora adesso discorsi vuoti, come quello di Carlo Giovanardi durante un’intervista di un  anno fa.





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Dite la vostra a... Carlo Giovanardi

Da un secondo si รจ concluso un nuovo anniversario alla memoria delle vittime -ebrei, omosessuali, persone diversamente abili, prostitute, zingari - cadute durante quella follia umana chiamata Nazzismo, con il benestare del Fascismo, e purtroppo anche in questa giornata non sono mancate affermazioni che ne hanno sporcato il solenne significato. Protagonista indiscusso di un'affermazione priva di ogni logica e criterio รจ Carlo Giovanardi.. Per scoprire quello che ha detto che leggere quanto segue dopo il salto.


http://685143.spreadshirt.it/

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La giornata della memoria: Un triangolo rosa sbiadito


La giornata della memoria:
Un triangolo rosa sbiadito


Quando mi รจ stato chiesto di scrivere un articolo che riguardasse l’ Omocausto vista la data della sua celebrazione ero rimasto sbigottito e attonito e vi spiego il perchรฉ.
Sapevo giร  da quello che la storia racconta e da quello che avevo appreso fino ad oggi che oltre gli ebrei, per la politica nazista gli omosessuali rappresentassero un delirio per la formazione della razza ariana e per la concezione di essere umano in generale e che erano anche questi perseguitati dal regime, perรฒ questi come gli ebrei erano accomunati dalla tragedia di essere definiti “diversi” e quindi di essere stati sterminati come tali. Quindi quando per la prima volta(perchรฉ ammetto la mia ignoranza ma giusto in questi giorni ho appreso questo termine) ho sentito nominare la parola “omocausto” mi sono un po’ risentito; perchรฉ fare nel giorno della memoria sulle vittime “diverse” un’ ulteriore diversificazione? Non alimenta tutto ciรฒ quello che la gente “ignorante” pensa negativamente di noi, e cosi,  tra l’altro, non si pecca troppo di manie di protagonismo?
Decisi che se dovevo scrivere un pezzo su questa nuova celebrazione(ripeto, nuova per me) sarei stato anche molto critico, perchรฉ pensavo tra me: “mi sta bene l’attivismo per smuovere le coscienze, ma le manie di protagonismo non le tollero in alcun modo e in nessuna forma”.
Ebbene sono arrivato al punto di pensare dopo essermi documentato “giusto un poco”: beata ignoranza!
Beata ignoranza perchรฉ quello che trapela da documenti visionati e documentari osservati credo sia solo la punta dell’iceberg e solo quella basta per capire che gli stessi ariani delle diversitร  diversificavano le atrocitร . Con questo non voglio assolutamente dire che nel peggio c’era chi se la passava meglio, l’abominio che รจ stato messo in atto al tempo nazista rimane tale e spiazza anche il cuore piรน cinico, ma ora capisco meglio che la guerra contro gli omosessuali andava in parallelo ma non coincideva con quella fatta contro gli ebrei anche perchรฉ dopo la fine dell’era nazista agli omosessuali la libertร  non รจ stata comunque restituita…

 




Mi รจ bastato davvero poco per capire quale livello di perversione ci fosse dietro la guerra imposta da Hitler contro le razze e la diversitร . Dopo i primi anni di ritrovata libertร  chi sapeva cosa significasse a quell’epoca essere dichiarato omosessuale di certo non usciva fuori le storie dei deportati gay e ben volentieri faceva tacere la sua coscienza. Ma del resto come biasimarli, dopo l’incubo surreale che avevano dovuto vivere anche solo in terza persona dopo aver gioito per la caduta del “demonio personificato” non potevano rischiare di vivere nuovamente privati dei beni piรน preziosi che l’umanitร  possa possedere; la dignitร  oltre che la libertร .
Questo perchรฉ quando Hitler e il suo esercito della morte vennero eliminati, gli omosessuali reclusi rimasero tali per volontร  di chi aveva estirpato il male nazista, rispetto tutti gli altri invece che poterono godere (almeno chi riuscรฌ a rimanere in vita dopo il periodo dell’oblio della coscienza umana) nuovamente del calore benefico dei raggi del Sole.
I perseguitati omosessuali (uomini, perchรฉ le lesbiche erano rapportate al pari delle prostitute) erano riconosciuti perchรฉ gli era stato cucito all’altezza del petto un triangolo rosa rivolto verso il basso nei loro abiti da carcerati e si evince dalle varie documentazioni emerse in tempo recente che subivano al pari degli altri le stesse torture ma che erano anche utilizzati dal Terzo Reich per gli esperimenti scientifici e clinici umani.
Si racconta, da documenti, che un medico nazista Carl Vaernet, voleva guarire gli omosessuali portati negli ospedali dei lager immettendo nel loro corpo una ghiandola sessuale caricata di cosรฌ tanto testosterone da uccidere la povera cavia che si sottoponeva alla sue cure.
Tra l’altro nei campi di concentramento si praticava per gli omosessuali la castrazione, e chi si sottoponeva a questa pratica poteva essere considerato libero poichรฉ con la volontร  di attuare questo abominio sulla propria persona la sua immagine veniva rivalutata agli occhi dei nazisti come individuo che ha la volontร  di voler “guarire”.
Gli omosessuale inoltre negli stessi campi di concentramento erano isolati dal resto dei detenuti anche perchรฉ chi si accompagnava a loro poteva essere incriminato anche di questo “reato” e dentro i lager sapevano cosa succedeva ai gay.
Per l’omosessualitร  femminile il discorso era diverso seppur lo stesso orrendo. Le donne erano comunque considerate pur sempre strumento di procreazione con o senza la sua volontร  (e giร  questo di per sรฉ รจ terribile) anche per questo la loro persecuzione non era cosรฌ esplicita. Venivano reputate depravate e in quanto tali perseguitate al pari delle prostitute tanto che molte di esse finivano per lavorare nei bordelli dei lager.
Prima ancora del triangolo rosa, che poi divenne il simbolo della lotta ai diritti dei gay proprio per il significato che si portava dietro, ai deportati omosessuali veniva attaccato al braccio un nastro giallo con su scritto in tedesco “sodomita” e seguito successivamente dal numero 175. Questo numero era il numero dell’articolo del codice penale tedesco che sanzionava la pratica omosessuale tra uomini e uomini e animali ma che nel periodo in cui Hitler venne al potere fu allargato alle dimostrazioni di affetto tra uomini come baci, abbracci e anche “fantasie sessuali su persone dello stesso sesso”.
In Italia la questione omosessuale era molto meno infuocata(o forse รจ meglio dire che era molto piรน occultata) anche perchรฉ con l’attivitร  delle squadre di polizia fascista e il predominio della chiesa cattolica nel territorio, queste manifestazioni venivano represse sul nascere.
In Germania il movimento gay prima dell’ascesa al potere di Hitler era in pieno vigore e fiorivano in quel periodo locali tematici e movimenti culturali e sociali che si occupavano dell’omosessualitร . Dopo l’avvento della dittatura nazista venne represso ogni tipo di pensiero libero omosessuale.
Non si calcola ancora e forse non si arriverร  mai al numero definito di omosessuali deportati ma pare che il numero sia stato davvero elevato. Prima della dittatura si conta fossero stati incarcerati circa 60.000 uomini per l’articolo 175.
La libertร  individuale si puรฒ definire tale quando non sconfina in quella di un altro individuo, รจ un dono che ogni essere umano ha sin dalla nascita e non dovrebbe essergli privato per nessuna ragione al mondo.
In un documentario visionato, riportato da Francesco nel suo blog Il mondo espanso del cinema gay, una frase mi risuona nella mente e che esprime lo sconforto di quel periodo atroce proprio in virtรน della persecuzione omosessuale in questo contesto: “dovevamo nasconderci dalla libertร ”; non c’รจ frase piรน triste a mio avviso per far capire quanto quel periodo fosse stato caratterizzato non tanto dalla coscienza umana malata ma quanto dall’ “anticoscienza”; tutto ciรฒ che di immorale poteva compiere un uomo รจ stato compiuto su quello che la sua ignorante coscienza riteneva immorale paradossalmente.
Chiedo scusa pubblicamente per la mia ignoranza, la mia scarsa curiositร  ad andare a fondo della questione mi aveva portato a criticare una celebrazione sulla celebrazione sicuramente legittima, ma sono contento paradossalmente di essermi messo in gioco… per non dimenticare!!!


Rubrica: Gianni
Grafica: Giovanni Trapani

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