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Caso Iene - Unar: parlano i presidenti delle associazioni LGBT

A cura di Francesco Sansone
Grafica di Giovanni Trapani
Domenica scorsa, lo sappiamo tutti, Le Iene hanno trasmesso un servizio in cui รจ mostrato come  l’Unar, Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali, finanzierebbe un’associazione che favorirebbe la prostituzione omosessuale. Le reazioni che ne sono seguite sono state tantissime e i media tradizionali hanno riportato le dichiarazioni piรน o meno indignate, piรน o meno di interesse, di quei politici e di quei personaggi che da sempre cavalcano l’onda omofoba per ottenere visibilitร .
Fra tutte, vi riportiamo le parole della leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, che ha invocato la chiusura dell’Unar
«Chiediamo che l’Unar venga chiuso oggi stesso. L’Italia non ha alcun bisogno di un ufficio che con una mano finanzia un’associazione gay nei cui circoli si consumerebbero rapporti sessuali a pagamento e con l’altra scrive lettere ai parlamentari per censurale il loro pensiero.».
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Partiamo, perรฒ, dai fatti e analizziamo cosa รจ emerso dal servizio del programma d’inchiesta di Italia1. La iena Filippo Roma ha avvicinato il presidente dell’Unar, Francesco Spano, per capire il criterio con cui il suo ufficio concede i fondi alle varie associazioni. Quando la iena gli ha mostrato una lista, improvvisamente, Spano, con una scusa si รจ sottratto alle telecamere.

L’inviato, pertanto, ha mostrato agli spettatori la lista, elencando le varie associazioni e fra queste ce n’รจ una – secondo il Corriere della Sera si tratterebbe dell’Anddos, associazione nazionale contro le discriminazioni da orientamento sessuale -  che avrebbe qualcosa di strano. Una fonte anonima, infatti, ha contattato il programma affermando che: «in realtร  questi circoli sono dei locali con ingresso a pagamento dove si incontrano le persone gay per fare sesso, a volte anche questo, a pagamento. Si tratta di un’associazione di imprenditori del mercato del sesso gay. Si nascondono dietro l’etichetta di associazioni di promozione sociale, le stesse che dovrebbero avere come missione quella di aiutare le persone, ma in realtร  il loro unico scopo รจ quello di fare soldi senza pagare le tasse, sfruttando la denominazione di associazione a cui sono concesse delle agevolazioni.»

Il servizio ha mostrato anche le immagini girate all’interno dell’associazione per raccogliere, con una telecamera nascosta, le testimonianze dei frequentatori e per mostrare ciรฒ che accade realmente nella struttura. Viene mostrato un ambiente dove si praticano orge, sesso estremo e dove i massaggiatori procurano piacere sessuale ai soci dietro pagamento.

La iena Filippo Roma si รจ chiesto, giustamente, il perchรฉ gli italiani debbano pagare con le proprie tasse un’associazione che dice non svolgere l’attivitร  socio-culturale che professa.
Una volta tornato a parlare con Filippo Roma, Spano ha sostenuto di non sapere nulla della vicenda e che avrebbe subito avviato una verifica, ma la iena lo ha bloccato, affermando di sapere che anche Spano รจ  un tesserato dell’associazione in questione, spingendo l’uomo a sottrarsi alla telecamera nuovamente.

Insomma un’inchiesta che mostrerebbe una falla del sistema, come ce ne sono tante in Italia, ma che, come abbiamo detto sopra, nel giro di poche ore รจ diventata una vera e propria crociata antigay, che non si รจ soffermata sull’irregolaritร  con cui sarebbero concessi i fondi, ma sull’aspetto sessuale, o meglio quello omosessuale. 
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Nelle scorse ore – segnate anche dalle dimissioni di Spano, consegnate in seguito a un incontro con il sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei Ministri Maria Elena Boschi, presentate non perchรฉ «ritenga di avere responsabilitร , […] ma per rispetto al ruolo affidato all’ufficio che ho avuto l’onore di guidare»  - un parere non si รจ rifiutato a nessuno, a eccezione dei presidenti delle associazioni gay. Dallo psichiata Alessandro Meluzzi  a Mario Adinolfi - che dai microfoni del programma La zanzara ha sostenuto che la segnalazione arrivi da altre associazioni  per poi prendersi, nelle ore ultime ore attraverso un video su facebook, il merito di aver spinto lui il programma di Italia1 a realizzare il servizio, ognuno ha avuto modo di dire la sua con la funzione di screditare la comunitร  LGBT.

Allora abbiamo pensato di sentire il parere dei diretti interessati e abbiamo chiesto ad alcuni presidenti di diverse associazioni LGBT di rilasciarci un loro commento su quanto sta succedendo in questi giorni.

Antonello Sannino di Arcigay Napoli ci ribadisce quanto pubblicato nella nota diffusa sui canali social,definendo tutto quanto come uno degli attacchi peggiori degli ultimi 15 anni alla libertร  delle persone LGBT:
«La  questiona Unar nasconde un attacco terribile, uno dei peggiori nella storia repubblicana, sicuramente il peggiore degli ultimi 15 anni, alla libertร  delle persone LGBT. Se ci sono fatti illegali, sarร  la magistratura a dover indagare e fare eventualmente giustizia. Le illegalitร  (se ci sono) nulla hanno a che vedere con il vergognoso attacco omofobo di queste ore, un atto inquietante per la libertร  delle persone LGBT. รˆ assurda la punizione moralizzatrice di queste ore e mi inquieta terribilmente ciรฒ che sta succedendo nella comunitร  LGBT. Questa vicenda nasce nella comunitร  LGBT e soprattutto sta mettendo a nudo tutti i limiti della nostra comunitร , tutta la nostra fragilitร . รˆ di fatto l’implosione culturale del nostro movimento di liberazione sessuale, impegnato in maniera surreale in questi ultimi anni a “normalizzarsi” piuttosto che a difendere la sua vera essenza, quella di movimento di liberazione in difesa dei diritti civili e inviolabili della persona, in difesa dell’autodeterminazione dei corpi, in difesa della laicitร  della nostra democrazia. Si stanno sgretolando anni e anni di battaglie e di lotte senza avere neanche ben chiara la percezione della gravitร  di quello che le forze reazionarie stanno mettendo in campo. Arriva il medioevo con la nostra complicitร . Dobbiamo reagire e resistere.»

Marco Tonti di Arcigay Alan Turing Rimini, invece, si tratta di un modo per colpire l’Unar, il cui mandante รจ quella politica che ha costruito interi partiti sulle discriminazioni e sull’omofobia:
«Mi pare chiaro che l’obiettivo de Le Iene era duplice: quello di fornire una sponda a chi vuole affossare l’Unar, e il farlo attraverso servizi umilianti e sessuofobici che facessero scalpore. Qual era la necessitร  di mostrare quei corpi nudi? Qual era la necessitร  di mettere su un palco pratiche sessuali legittime? Ovviamente solo quello di rinfocolare l’omofobia cosรฌ diffusa in Italia per colpire Unar (ma in questo modo umiliando milioni di persone LGBT italiane). A questo punto rimane solo da chiedersi chi รจ il mandante di quell’orrido servizio, il quale forse va cercato nella politica. In pratica nella politica di chi ha costruito interi partiti sulle discriminazioni e sull’omofobia.»

Leonardo Pace, vicepresidente della romana I mondi diversi esprime un pensiero simile a quello dei colleghi, soffermandosi come questa cavalcata omofoba abbia gettato un’ombra sull’Unar, uno dei pochissimi presidi strutturati di questo paese:
«Credo si possa dire che l’operazione de Le Iene rappresenti un caso estremo di quel tipo ormai diffuso di giornalismo tritacarne che mette insieme senza distinzioni nรฉ approfondimento argomenti disparati, con lo scopo di attirare attraverso un facile sensazionalismo, con il risultato di danneggiare tutti senza in realtร  informare su nulla. Da una parte, si tira in ballo la realtร  dei circoli associativi senza conoscerne davvero la natura e la storia, gettando fango generalizzato su una realtร  articolata e complessa con la scusa di denunciare casi di illeciti il cui accertamento spetterebbe semmai alla magistratura e che invece vengono comunicati come assodati. Si gettano ombre in modo qualunquista sull’operato dell’Unar, uno dei pochissimi presidi strutturati di cui questo paese si รจ dotato per contrastare le discriminazioni, mettendo cosรฌ a rischio i finanziamenti destinati a progetti essenziali come quelli relativi a centri di accoglienza e anti-violenza e a campagne di sensibilizzazione importantissime nel clima di arretramento culturale che stiamo vivendo. Bisognerebbe infatti dire che l’Unar concede il suo sostegno a progetti specifici, non genericamente alle associazioni per il proprio sostentamento. Infine, facendo leva sul bigottismo italico, si attacca l’intera collettivitร  LGBT che dopo decenni di battaglia ha solo da pochi mesi conquistato un primo piccolissimo passo verso la paritร  dei diritti. In sostanza, questa patetica storia ha fatto solo danni senza tuttavia fare informazione e, detto per inciso, รจ avvilente che la politica abbia immediatamente iniziato a cavalcare questo episodio invece di pretendere che il tema venga affrontato con l’onestร  intellettuale che merita e di difendere il lavoro importantissimo svolto dall’Unar e dalle associazioni che tra mille difficoltร  tentano di intervenire laddove la pubblica amministrazione lascia sole le fasce di persone piรน vulnerabili ed esposte alle discriminazioni e allo stigma culturale.»
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Ma qual รจ la situazione a oggi? Innanzitutto c’รจ da dire che il parlamento ha deciso di congelare i finanziamenti ai progetti Unar, anche se, come ha dichiarato Spano l’accanimento aizzato dal servizio del Le iene contro la struttura da lui diretta fino a ieri รจ il frutto di un bufala «non solo perchรฉ i finanziamenti in questione non sono stati ancora erogati, ma perchรฉ a essere considerati finanziabili sono stati singoli progetti sociali, proposti da diverse realtร  associative e istituzionali e valutati da una commissione secondo criteri oggettivi prestabiliti. La procedura di controllo preliminare all’eventuale erogazione รจ tutt’oggi in corso.»

A fronte di ciรฒ una domanda mi frulla per la testa: Se ancora i fondi non sono stati erogati, questa inchiesta cosa ha voluto dimostrare? A chi ha giovato questa storia? Ad Adinolfi? Alle destre? A Le Iene? A chi? Di certo non a quelle associazioni che rischiano di non ricevere fondi nรฉ tanto meno alla salvaguardia, come lo ha definito Leonardo Pace, di uno dei pochissimi presidi strutturati di questo paese per contrastare le discriminazioni, e non solo quelle sessuali.
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Forza Nuova affigge manifesto funebre durante unione civile a Cesena. Arcigay Alan Turing: «Solidarietร  a Manuel e Marco»

A cura di Francesco Sansone
Grafica di Giovanni Trapani
«รˆ vergognosa Forza nuova (nuova?) che come al solito parassita le vite e le celebrazioni altrui per rosicchiare qualche briciola di visibilitร . Questa volta lo fa affiggendo un manifesto funebre proprio il giorno in cui Manuel e Marco si sposano e festeggiano il loro amore circondanti dall’affetto e dalla simpatia della comunitร  di Cesena.» รˆ duro il messaggio reso noto da Marco Tonti, presidente di Arcigay Alan Turing, per quanto avvenuto ieri a Cesena durante l’unione civile fra Marco e Manuel.
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Forza nuova, infatti, ha affisso per le strade della cittร  un manifesto funebre in segno di protesta contro la cerimonia che ha unito civilmente la coppia. Nel testo del volantino si puรฒ leggere:
«Manuel e Marco unitamente ai parenti e alla cittadinanza tutta annunciano la fine della civiltร , delle nostre tradizioni, della famiglia naturale, unico cardine della nostra societร , e dei diritti dei bambini a crescere con una mamma e un papร , avvenuta domenica 25 settembre 2016. MATRIMONIO GAY FUNERALE D’ITALIA »
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Marco Tonti
«A ben guardare – continua Tonti – il messaggio รจ perfino minaccioso, visto che intende contrastare la celebrazione dell’amore, che รจ la vera forza della vita, con un messaggio mortifero. Le autoritร  di polizia dovrebbero considerare un’azione di contrasto a queste velate minacce.»
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Il presidente di Arcigay Alan Turring, inoltre, si augura che la condanna a questo «lugubre gesto» sia unanime fra i cittadini e le istituzioni, oltre che tutti i politici dei vari partiti, esprimendo la sua solidarietร  alla coppia vittima di questa vigliaccata:

«Queste vergognose minacce di tono fascista non devono avere nessun margine in una comunitร  democratica e civile. Arcigay Alan Turing esprime la massima solidarietร  a Manuel e Marco per queste ignobili e vigliacche offese, e gli augura tutta la felicitร  possibile. Viva la vita, viva l’amore e viva gli sposi.»
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Rimini Summer Pride - Oggi sulla Riviera sfila l'orgoglio LGBTQI

A cura di Francesco Sansone
Grafica di Giovanni Trapani
Partirร  alle 19:30 di oggi, da piazzale Kennedy, la parata del Rimini Summer Beach, il primo gay pride della storica localitร  balneare romagnola.
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Giร  da giorni le forze dell’ordine stato lavorando per garantire la sicurezza dei piรน partecipanti, Arcigay Alan Turring Rimini ne stima 15 mila persone, e per evitare lo scontro con la contromanifestazione organizzata da Forza Nuova
E' quasi tutto, ma il clima di festa, che una buona parte della popolazione respira, รจ stato inquinato, ma non intaccato, dalla diocesi di Rimini attraverso una nota in cui si legge che, benchรฉ ci sia “rispetto per le persone con tendenza omosessuale” non puรฒ non nascere una forte riserva per un evento come il pride in cui si assiste a “una ostentazione fin troppo esibita che vuole far passare il messaggio che ogni tendenza sessuale รจ uguale all’altra e che ogni desiderio รจ fonte di diritti.”
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In un giorno di festa come questo, in cui i diritti e il rispetto sono alla base, anche i negozianti del centro anticiperanno l'orario di chiusura per partecipare al Gay Pride.
 La parata si concluderร  a Piazzale Fellini, dove รจ stato allestito un palco in cui saliranno, per i loro discorsi, gli organizzatori e gli ospiti istituzionali, prima di dare spazio allo spettacolo con la musica di alcuni dei piรน noti dj.

Restate sul gruppo Facebook Il mio mondo espanso perchรฉ, oggi, sarร  interamente dedicato all'evento.
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Unioni gay - Manuel e Marco, dopo vent'anni d'amore, a luglio diranno "sรฌ, lo voglio!" INTERVISTA

A cura di Francesco Sansone
Grafica di Giovanni Trapani
Ho avuto modo di conoscere Manuel e Marco durante la trasmissione di Rtv SanMarino, condotta
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Arcigay Alan Turing Rimini sul bando per l'assegnazione dei locali:"il Comune deciderร  le sedi in base a un criterio di arbitrarietร "

A cura di Francesco Sansone
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Marco Tonti, presidente e fondatore di Arcigay Alan Turing Rimini, ha attaccato
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DDL Cirinnร  - Eliminata la stepchild adoption. Giovedรฌ al senato si vota la fiducia. Le associazioni: "Profonda amarezza"

A cura di Francesco Sansone
Grafica di Giovanni Trapani
E alla fine l'articolo 5 del decreto di legge Cirinnร  รจ stato eliminato. E' quanto afferma il
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DDL Cirinnร : Don Giorgio Dell''Ospedale dร  a Renzi del 'finto cattolico' perchรฉ vuole approvare le unioni gay

A cura di Francesco Sansone
Grafica di Giovanni Trapani
In questi giorni vi abbiamo parlato delle notizie relative al ddl Cirinnร  riportandovi i nuovi scontri all'interno del PD, delle posizione dell'opposizione, della risposta che la Senatrice Rosanna Filippin ha dato a tutti coloro che hanno invaso la sua casella postale con email in cui le si chiedeva di non votare il decreto legge il prossimo 26 gennaio, quando sarร  discusso al senato (sempre ammesso che la data rimanga quella) e dell'azione intrapresa dalle Sentinelle in piedi. Oggi vi parliamo di un altro aspetto della vicenda che riguarda la chiesa e per la precisione Don Giorgio Dell'Ospedale.
Il prete - fanno sapere dall'Arcigay Alan Turing Rimini - durante un suo intervento a Riccione ha affermato che il premier Matteo Renzi รจ "un finto cattolico perchรฉ sostiene le unioni civili."
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"Ancora una volta la Chiesa, che ai tempi di Berlusconi perdonava e giustificava tutto," scrive Marco Tonti, presidente della sede riminese di Arcigay, "entra pesantemente nel discorso politico. Don Giorgio Dell'Ospedale, a Riccione, ha giudicato Matteo Renzi un 'cattolico a parole' per il suo impegno per le Unioni civili. Se il capo del Governo รจ un "'into cattolico' perchรฉ non comincia Don Giorgio per primo, per protesta e disubbidienza civile, a rinunciare alla sua parte di quei dieci miliardi di euro l'anno che la CEI riceve dallo Stato? Faccia come Celestino V che rinunciรฒ ai soldi immorali, dia un concreto buon esempio e non sia anche lui stesso un 'cattolico a parole' ma applichi per primo la virtรน che decanta.
Si dimentica che non pochi di quei 3-4 milioni di omosessuali dichiarati e non (dati ISTAT) che popolano il nostro paese sono cattolici, ovviamente tutti finti. Certamente tra i suoi parrocchiani molti sono favorevoli alle unioni civili, anche loro finti cattolici? รˆ questa la religione dell'amore che dovrebbe essere dalla parte degli ultimi? E finti cattolici sono quei capi di stato che fortemente hanno voluto leggi analoghe? Provi a leggersi la sentenza della Corte suprema americana a favore dei matrimoni omosessuali scritta dal 'finto cattolico e conservatore giudice Kennedy. Sono poi tutti finti cattolici quelli che hanno votato a favore, nella cattolicissima Irlanda, al matrimonio egualitario?
Finto cattolico anche Don Carron, presidente di CL, che ha riconosciuto che: "La diffusione delle unioni omosessuali รจ un dato evidente a tutti, in una societร  plurale. C’รจ bisogno di uno spazio di libertร  a livello culturale e politico". Forse perรฒ Don Carron sostiene l'ala progressista e maggioritaria di CL in cui Don Giorgio non si riconosce.
Cercare di influire in questo processo dando pagelle morali รจ meschino e ricattatorio ed รจ un vero sgarbo alle istituzioni civili italiane che fortunatamente sono composte soprattutto da laici veri, come la senatrice Rosanna Filippin, cattolica osservante e praticante, che sulle famiglie omogenitoriali ha dichiarato: "I bambini nascono anche con genitore omosessuale. Mi preoccupa molto di piรน della tutela di quei bambini, che ci sono e ci saranno anche in futuro, prima di altri ragionamenti. Per me Famiglia รจ il luogo dove ci si ama e si ha cura l'uno dell'altro."
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http://www.ibs.it/code/9788897309215/sansone-francesco/oltre-evidenza-racconti.html
Adesso anche in ebook qui 
Marco Tonti conclude con una riflessione che non puรฒ non essere condivisibile:
"Insomma milioni di persone, tutti "finti cattolici" tranne ovviamente Don Giorgio con pochi altri sparuti estremisti, il quale cita di Papa Francesco solo quello che gli รจ utile dimenticando il resto, e soprattutto dimenticando di guardare prima al trave nel suo occhio che alla pagliuzza in quello altrui."
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Marco Tonti e Mirko Pace confermati presidenti di Arcigay Rimini e Arcigay Palermo

A cura di Francesco Sansone
Grafica di Giovanni Trapani
Domenica scorsa, 25 ottobre, presso la sala della nuova Casa delle Associazioni di Rimini "G. Bracconi" in via Covignano, si svolto il congresso provinciale di Arcigay "Alan Turing" comitato provinciale di Rimini durante il quale รจ stato eletto il nuovo direttivo.

Riconfermato all'unanimitร  Marco Tonti come presidente, mentre i ruoli di vicepresidente e di tesoriere sono stati assegnati rispettivamente a Elena Angelinidottoressa in criminologia applicata. Sociologa professionista e socio-criminologa, รจ segretaria nazionale della Societร  Italiana di Sociologia (SoIS) - e Tommaso Mazzadottore in economia dell'impresa e specializzando in service management.
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Marco Tonti รจ anche il fondatore della sede riminese di Arcigay, e proprio su Il mio mondo espanso in un'intervista di qualche tempo fa, in merito alla creazione della sede, ha detto: "Quando avevo 17 anni [...] scrissi una lettera ad Arcigay nazionale (Internet sarebbe arrivata in Italia solo due anni dopo) e dopo un po’ ricevetti una telefonata. Era Franco Grillini, l’allora presidente nazionale, che mi diceva che sarebbe venuto a Rimini per fare una campagna contro l’AIDS, e mi proponeva di andarlo a trovare. Cosรฌ feci, e ricordo ancora benissimo quanto fossi agitato e trepidante; fu l’inizio di un’amicizia che dura ancora oggi dopo oltre vent’anni. La prima cosa che Franco mi disse, subito dopo “piacere di conoscerti”, รจ stata “perchรฉ non apri l’Arcigay a Rimini?!”. Gli risposi che forse era un po’ prematuro ma che ci avrei pensato. [...] Dopo poco piรน di un anno Arcigay Rimini l’ho fondata davvero, insieme a un amico, diventandone il primo presidente." (Qui per leggere l'intervista al completo)
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Anche a Palermo รจ stato tempo di congresso provinciale per l'Arcigay e anche nel Capoluogo siciliano รจ stato riconfermato alla guida, per la seconda volta consecutiva, Mirko Pace che potrร  contare, ancora una volta, dell'aiuto di Daniela Tomasino.
Per maggiori informazioni su quanto avvenuto a Palermo, vi rimando all'intervista che Pace ha rilasciato a Il mio mondo espanso  e che verrร  pubblicata prossimamente.
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