DDL Cirinnà: Don Giorgio Dell''Ospedale dà a Renzi del 'finto cattolico' perché vuole approvare le unioni gay
A cura di Francesco Sansone
Grafica di Giovanni Trapani
In questi giorni vi abbiamo parlato delle notizie relative al ddl Cirinnà riportandovi i nuovi scontri all'interno del PD, delle posizione dell'opposizione, della risposta che la Senatrice Rosanna Filippin ha dato a tutti coloro che hanno invaso la sua casella postale con email in cui le si chiedeva di non votare il decreto legge il prossimo 26 gennaio, quando sarà discusso al senato (sempre ammesso che la data rimanga quella) e dell'azione intrapresa dalle Sentinelle in piedi. Oggi vi parliamo di un altro aspetto della vicenda che riguarda la chiesa e per la precisione Don Giorgio Dell'Ospedale.
Il prete - fanno sapere dall'Arcigay Alan Turing Rimini - durante un suo intervento a Riccione ha affermato che il premier Matteo Renzi è "un finto cattolico perché sostiene le unioni civili."
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"Ancora una volta la Chiesa, che ai tempi di Berlusconi perdonava e giustificava tutto," scrive Marco Tonti, presidente della sede riminese di Arcigay, "entra pesantemente nel discorso politico. Don Giorgio Dell'Ospedale, a Riccione, ha giudicato Matteo Renzi un 'cattolico a parole' per il suo impegno per le Unioni civili. Se il capo del Governo è un "'into cattolico' perché non comincia Don Giorgio per primo, per protesta e disubbidienza civile, a rinunciare alla sua parte di quei dieci miliardi di euro l'anno che la CEI riceve dallo Stato? Faccia come Celestino V che rinunciò ai soldi immorali, dia un concreto buon esempio e non sia anche lui stesso un 'cattolico a parole' ma applichi per primo la virtù che decanta.
Si dimentica che non pochi di quei 3-4 milioni di omosessuali dichiarati e non (dati ISTAT) che popolano il nostro paese sono cattolici, ovviamente tutti finti. Certamente tra i suoi parrocchiani molti sono favorevoli alle unioni civili, anche loro finti cattolici? È questa la religione dell'amore che dovrebbe essere dalla parte degli ultimi? E finti cattolici sono quei capi di stato che fortemente hanno voluto leggi analoghe? Provi a leggersi la sentenza della Corte suprema americana a favore dei matrimoni omosessuali scritta dal 'finto cattolico e conservatore giudice Kennedy. Sono poi tutti finti cattolici quelli che hanno votato a favore, nella cattolicissima Irlanda, al matrimonio egualitario?
Finto cattolico anche Don Carron, presidente di CL, che ha riconosciuto che: "La diffusione delle unioni omosessuali è un dato evidente a tutti, in una società plurale. C’è bisogno di uno spazio di libertà a livello culturale e politico". Forse però Don Carron sostiene l'ala progressista e maggioritaria di CL in cui Don Giorgio non si riconosce.
Cercare di influire in questo processo dando pagelle morali è meschino e ricattatorio ed è un vero sgarbo alle istituzioni civili italiane che fortunatamente sono composte soprattutto da laici veri, come la senatrice Rosanna Filippin, cattolica osservante e praticante, che sulle famiglie omogenitoriali ha dichiarato: "I bambini nascono anche con genitore omosessuale. Mi preoccupa molto di più della tutela di quei bambini, che ci sono e ci saranno anche in futuro, prima di altri ragionamenti. Per me Famiglia è il luogo dove ci si ama e si ha cura l'uno dell'altro."
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Marco Tonti conclude con una riflessione che non può non essere condivisibile:
"Insomma milioni di persone, tutti "finti cattolici" tranne ovviamente Don Giorgio con pochi altri sparuti estremisti, il quale cita di Papa Francesco solo quello che gli è utile dimenticando il resto, e soprattutto dimenticando di guardare prima al trave nel suo occhio che alla pagliuzza in quello altrui."
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