A 'L'aria che tira' si parla di unioni gay. Scontro fra Scialpi e Formigoni. Myrta Merlino: "Bisogna seguire il filo dell'amore e non dell'ideologia"

A cura di Francesco Sansone
Grafica di Giovanni Trapani
Durante la puntata andata in onda oggi su La7 de 'L'aria che tira', il programma di Myrta
Merlino, si è parlato di diritti civili e unioni gay. In studio con la conduttrice napoletana c'erano Scialpi e il marito Roberto BlasiRoberto Formigoni, Chicco Testa, Corradino Mineo e Giancarlo Centinaio.
Continua sotto...
Lo trovi qui  
La conduttrice ha iniziato la trasmissione parlando col cantante e il marito di quando Scialpi è stato ricoverato per un'operazione a cuore aperto. All'epoca dei fatti, Roberto Blasi si sfogò sui social dicendo che per mancanza di una legge che riconoscesse la loro unione, nessuno lo stava informando sulle condizioni del marito. "Non sapevamo che c'era questa informativa, che non è una legge per cui il cittadino è tenuto a sapere," ha detto Scialpi riferendosi al modulo che viene fatto compilare prima di sottoporsi a un intervento e in cui il paziente può indicare la persona da tenere informata sul suo stato di salute.

Scialpi, poi, si è detto fiducioso sull'approvazione del DDL Cirinnà: "Io sono molto ottimista perché penso che tutti quanti debbano mettersi una mano sulla coscienza. Non esistono cittadini di serie B. Io non ho fatto nessun delitto, non ho rubato, non ho ammazzato nessuno per non poter avere questo diritto che è sacrosanto per un cittadino italiano. Mi auguro che tutti quanti, politici e non, la smettano di guardare i loro interessi e guardino gli interessi comuni di noi cittadini. Io voglio avere i doveri anche, la responsabilità della famiglia.

Dopo l'intervento del cantante è intervenuto Formigoni
"Io non giudico i comportamenti privati. La cosa che ha portato Scialpi all'attenzione dell'opinione pubblica era questa denuncia che in ospedale nessuno poteva assisterlo. Poi Scialpi si è accorto che esiste una legge semplicissima con cui una persona può dire all'ospedale chi informare". Qui Scialpi lo ha interrotto per specificare che non si tratta di una legge, ma di un'informativa. Formigoni infastidito dell'interruzione ha alzato i toni:"Mi lasci parlare Scialpi? Hai già parla... cantato tanto. Mi lasci parlare? Come sempre rispettosi degli altri voi altri." (Se lo dice uno che fa politica e manco sa quali leggi ci sono nel Paese...)
 Continua sotto...
http://www.ibs.it/code/9788897309215/sansone-francesco/oltre-evidenza-racconti.html
Adesso anche in ebook qui 
La Merlino ha cercato di placare i toni e ha invitato Formigoni a terminare il suo discorso. Il politico ha puntato sulla stepchild adoption, spiegando che se in una coppia gay c'è un figlio è frutto dell''utero in affitto. A niente è servito dirgli che nel Paese l'utero in affitto è vietato, lui ha continuato a raccontare la sua falsa. "O questo figliastro è nato da un matrimonio etero precedente, perché nessun figlio ha tre genitori, oppure uno dei due uomini mettono incinta una donna povera..." A questo punto è la Merlino a interromperlo: "Non è vero che nessun bambino ha tre genitori. Io ho avuto dei figli dal primo matrimonio che hanno vissuto praticamente tutta la vita col mio compagno. Tre genitori si possono avere, glielo dico io. I miei figli hanno due papà perché nella vita succedono cose diverse. La vita ha più fantasia di noi e bisogna seguire il filo dell'amore su queste cose e non dell'ideologia."

Scialpi e il marito, infine, hanno lanciato una provocazione dicendo che dato che l'utero in affitto è una pratica barbara, si dovrebbe impedire il matrimonio a quelle coppie etero sterili che vanno all'estero per avere figli con la fecondazione assistita. Stizzito, Formigoni ha risposto "Ma non siete per allargare i diritti. Adesso li volete restringere? Avete in testa soltanto il vostro caso." (Una risposta degna dell'uomo che è. )