La Fifa multa 6 squadre per i cori omofobi dei tifosi, ma organizza i mondiali in Russia. Robbie Rogers: 'E' una pazzia farli lì"
A cura di Francesco Sansone
Grafica di Giovanni Trapani
La Fifa, Federazione internazionale di calcio, ha multato sei gruppi calcistici per dei cori omofobi
che sono stati pronunciati durante le partite per la classificazioni ai prossimo mondiali di Russa 2018. Le squadre che sono stata sanzionate sono l'Argentina, il Perù, il Messico, l'Honduras e il Cile. Proprio i tifosi del Cile hanno intonato questi cori in tutte e le 4 partite in cui ha giocato la squadra preparata da Jorje Sampaoli.
che sono stati pronunciati durante le partite per la classificazioni ai prossimo mondiali di Russa 2018. Le squadre che sono stata sanzionate sono l'Argentina, il Perù, il Messico, l'Honduras e il Cile. Proprio i tifosi del Cile hanno intonato questi cori in tutte e le 4 partite in cui ha giocato la squadra preparata da Jorje Sampaoli.
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La decisione della Fifa arriva dopo che la federazione ha analizzato tutte le circostanze del caso e valutando le informazioni e le documentazioni presentate dai suoi osservatori e constatando che i cori omofobi intonati nelle partite hanno violato l'articolo 67 del suo Codice disciplinare.
La decisione della Fifa appare più che giusta, ma - come fa notare Miss Takanawa di Ambiente G - non si capisce perché se da un lato la Federazione internazionale di calcio punisce queste azioni dall'altro non si è posta il problema di organizzare il prossimo mondiale in Russia, nazione che, si sa, non è proprio terra fertile per ciò che riguarda i diritti LGBT.
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Anche il giocatore Robbie Rogers - centrocampista del Los Angeles Galaxy che ha dichiarato apertamente di essere gay nel 2013 - ha recentemente definito una pazzia la decisione di organizzare i Mondiali in un luogo dove essere omosessuali è un reato e dove il 19 gennaio si voterà per decidere se arrestare o meno chi farà e coming out. Inoltre il centrocampista ha affermato che se dovesse andare in Russia, cercherà il più possibile di manifestare la sua omosessualità, rendendosi particolarmente vistoso in segno di contrarietà.
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