Altri Mondi: Intervista a Carlo Verri di Articolo 3 Palermo
Ultima intervista per questo 2012 di Altri Mondi. Dato che questa è anche l'ultima settimana de Il mio mondo espanso
prima della pausa natalizia, ho deciso di anticipare a oggi
l'appuntamento con la rubrica che da quest'anno occupa il Venerdì.
Protagonista di oggi è Carlo Verri, presidente dell'Associazione Articolo3 Palermo, a cui ho chiesto di darmi delle delucidazioni sul lavoro svolto dalla sua associazione, ma anche di dirmi cosa ne pensa del nuovo Presidente della Regione Sicilia Rosario Crocetta e del prossimo Pride Nazionale che si svolgerà nel capoluogo siciliano. Dopo il salto.
Il Natale si avvicina, vivilo orgogliosamente.
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Altri Mondi
Carlo Verri
Presidente Articolo3 Palermo
Nella Foto: Carlo Verri |
Carlo tu sei il
presidente di Articolo Tre Palermo. Ti andrebbe di dire, per chi ancora non
dovesse conoscervi, in cosa consiste la vostra associazione?
L’ associazione
Articolo Tre nasce nel 2006; si batte per i diritti di lesbiche, gay,
bisessuali e trans, svolgendo un lavoro prevalentemente politico-culturale di
sensibilizzazione della cittadinanza in generale e in particolare di partiti,
movimenti, associazionismo vario, istituzioni, mondo della scuola,
principalmente attraverso l’organizzazione di dibattiti, seminari, rassegne
cinematografiche, spettacoli teatrali, mostre, manifestazioni pubbliche.
Articolo Tre è in
oltre molto presente sulla rete sia tramite Facebook sia attraverso il blog che
ogni giorno fornisce ai suoi lettori notizie utili e importanti. Quanto è stato
d’aiuto il web per far conoscere l’associazione?
Il web è
fondamentale per un’associazione a base locale come Articolo Tre, non solo
perché esso permette di far conoscere come agiamo sul territorio, ma anche
perché ci consente di partecipare al dibattito nazionale e internazionale sui
nostri temi e alle volte, per questa via, di avere un peso sulle posizioni che
il movimento a livello nazionale nel suo complesso prende. Ovviamente, poi,
anche attraverso le singole notizie e le informazioni di differente genere che
decidiamo di pubblicare di volta in volta sul nostro blog, comunichiamo
all’esterno qual è l’impostazione che diamo alle nostre battaglie.
L’associazione prende il nome dall’Articolo Tre della Costituzione italiana in cui si dice che: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.” Pensi che l’articolo in questione sia applicato correttamente dal nostro stato?
Ovviamente, facendo
parte di un’associazione che porta questo nome, non posso che risponderti che
l’articolo in questione è largamente inapplicato e non solo per quanto riguarda
le minoranze lgbt, ma per molte altre categorie di cittadine e cittadini di
questo paese (incluso i migranti i quali hanno scelto di vivere qui, in Italia,
perché il concetto di cittadino va inteso in senso estensivo come soggetto a
prescindere dotato di diritti, per così dire naturalmente politico).
La vostra presenza a Palermo come ha contribuito alla lotta contro le discriminazioni verso le alterità sessuali e non?
A parer mio, il
maggior contributo della nostra associazione alla lotta contro tutte le forme
di discriminazione in città è stato quello di portare i nostri temi in luoghi,
contesti e ambiti altri, apparentemente lontani dalle nostre battaglie. Si è
cercata una continua contaminazione, per affermare il principio per cui il riconoscimento
dei diritti alle persone lgbt è una questione di civiltà, di diritti umani, che
riguarda ogni singolo individuo e che attraverso la lotta condotta su questo
fronte si ottiene un miglioramento delle condizioni di vita di tutte e tutti e
dunque dell’intero paese.
Un mese fa si sono
svolte le elezioni per il consiglio regionale siciliano che ha visto la
vittoria di Rosario Crocetta, poco dopo aver ricevuto la conferma, ha
dichiarato: “Con me cambia la storia”. Quello che voglio chiederti è: Secondo te,
in quanto neo-nominato consulente per le politiche LGBT dal Comune di Palermo,
un presidente del consiglio regionale sostenuto da due partiti ideologicamente
opposti quali il PD e l’UDC, può essere in grado cambiare le cose per quel che
riguarda la condizione LGBTQ dell’Isola?
Staremo a vedere
come evolverà il quadro politico regionale che - secondo me - andrà incontro ad
un serie di assestamenti necessari, anche solo per il fatto che non esiste
all’oggi all’Assemblea regionale siciliana una maggioranza a sostegno del
presidente Crocetta e la sua giunta, del resto ancora in via di definizione.
Per il momento Crocetta ha dichiarato l’intenzione di nominare un assessore
donna e lesbica con delega ai diritti civili, allo stato attuale non posso che
esserne contento. Non so però – al di là degli annunci e delle dichiarazioni di
principio - di quale agibilità politica potrà godere sui temi lgbt la futura
assessore e lo stesso presidente, e non di certo per quella che tu vedi come
un’opposizione ideologica tra PD ed UDC, che secondo me ora tra i due partiti
non esiste, o comunque è difficilmente percepibile, sia sul piano delle
politiche economico-sociali sia su quello più definito dei diritti civili:
entrambi sono tra i più convinti sostenitori del governo Monti ed entrambi
hanno sempre sacrificato sull’altare di inesistenti interessi più alti la vita
di noi cittadine e cittadini lgbt. Aggiungo che a livello regionale PD ed UDC
da anni, ben prima del varo del governo Monti, sono in maggioranza di governo
assieme e hanno sostenuto le precedenti giunte Lombardo, leader del MPA,
raggruppamento politico dichiaratamente di destra.
Palermo è stata
scelta come sede del prossimo Gay Pride Nazionale, Articolo Tre contribuirà
alla realizzazione dell’evento e sì come?
Articolo Tre è sin
dal 2010 tra le associazioni promotrici della manifestazione del Gay Pride a
Palermo, che è stato pensato e realizzato ogni anno come un complesso e
composito processo di lotta e di crescita politico-culturale delle minoranze
lgbt e di tutta la città, da questo lavoro è derivata la nostra candidatura –
accolta positivamente - ad ospitare il Pride nazionale nel 2013. Per quanto
riguarda il presente e l’immediato futuro, posso dire che il Gay Pride sarà
organizzato in stretta e proficua collaborazione (già iniziata) con la nuova
amministrazione comunale e la neo-nata associazione Palermo Pride, che riunisce
oltre ad Articolo Tre e Arcigay molte altre realtà non prettamente lgbt.
Il Pride Nazionale e
la vittoria della sinistra(nella sue varie forme) sono solo alcuni dei segnali
che denotano quanta voglia di cambiamento ci sia nell’Isola, ma anche nel resto
del Paese. Secondo te da cosa dipende questa voglia di scrivere un nuovo corso
della storia?
Sono sicuro che
esista a Palermo, come in Sicilia e in tutta Italia, una potente volontà di
cambiamento, non so però se si tratti di un desiderio di un nuovo corso della
storia così già largamente condiviso. Spero, anzi, sono invece certo che il
Pride nazionale a Palermo costituirà una tappa fondamentale di affermazione e
di generalizzazione di questa volontà di cambiamento nel paese, che
probabilmente nasce dall’iniziale presa di consapevolezza che le scelte di
governo perseguite da sinistra come da destra negli ultimi trent’anni sono
errate e sono state fallimentari su tutti i versanti: economico, culturale e
politico. Vi è un reale pericolo che tutto ciò continui, Articolo tre e io
personalmente, come consulente del Comune di Palermo, operiamo e opereremo
perché avvenga il contrario, a partire dal nostro impegno per la lotta alla
discriminazione delle persone lgbt.
Rubrica: Francesco Sansone
Grafica: Giovanni Trapani
Autore: Francesco Sansone
Prefazione: Paolo Vanacore
Copertina di e con Giovanni Trapani
Casa Editrice: Tempesta editore
Prezzo: 15,00 Euro
speranzosa.
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