Sanremo 2016 - Adinolfi si complimenta con Elio e le storie tese per non avere il nastrino. Forse non ha visto l'arcobaleno e gli abiti rosa

A cura di Francesco Sansone
Grafica di Giovanni Trapani
Che Sanremo sarebbe senza le polemiche anche quelle più stupide? Meglio non scoprirlo.
Se ieri Matteo Salvini ha avuto come primo pensiero del giorno quello di esprime sui social la propria indignazione per le parole di Elton John - continuo a pensare che non abbia visto la diretta -, durante la seconda serata (qui il live della serata e qui il resoconto)  ci ha pensato Mario Adinolfi a esprimere critiche al festival.
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La vittima della sua ira è stata Nicole Kidman che non ha meritato nemmeno di essere vista da lui in quanto ritenuta una criminale affitta uteri. Poco importa che sia anche madre di due bambini adottati, di uno 'generato tradizionalmente', l'aver messo al mondo un quarto figlio tramite gestazione per altri è una colpa che gente integerrima come Adinolfi non riesce a perdonare.


Tuttavia c'è anche un altro su stato che ha suscitato l'attenzione dei 'cinguettatori' del web. Si tratta di un messaggio che il giornalista ha scritto per complimentarsi con Elio e le storie tese:

"Elio, un genio. "Vincere l'odio", un capolavoro. Il nastrino dei conformisti loro non lo portano, chi ha testa non si intruppa."

Giustamente gli utenti di Twitter gli hanno fatto notare due cose non indifferenti. La prima è che il colore rosa dei loro abiti non era, di certo, un tributo alle 'pantere', il secondo è la presenza dell'arcobaleno che si poteva vedere alle loro spalle sugli schermi. 

Ora, io capisco che per certi personaggi negare l'evidenza è qualcosa di cui non riescono fare a meno, ma in questo caso si rasenta l'assurdo. E poi lui che con le sue parole fomenta l'odio verso le alterità parla di gente che si intruppa? Se sostenere un pensiero, una legge, una campagna è da pecoroni, beh, allora lo siamo tutti, nessuno escluso. C'è la sola differenza che alcuni appoggiano i diritti, altri, invece, la discriminazione.