L'Isis uccide un altro ragazzo gay e dà 100 frustate a un altro

A cura di Francesco Sansone
Grafica di Giovanni Trapani
Il 15 novembre, due giorni dopo gli attentati in Francia, l’Isis ha ucciso, nell’est della Siria, un ragazzo gay mentre a un altro ha inflitto cento frustate. A riferirlo è l’Osservatorio siriano dei diritti umani, raccontando le dinamiche con cui si è svolta l'esecuzione, così come aveva fatto per le esecuzioni avvenute a settembre e a ottobre.
La prima vittima, che come la seconda era accusata di “praticare atti di sodomia”,  è stata gettata dall’edificio Al Bursh, in una via della città di Al Mayadin, nella provincia siriana di Deir al-Zur, al confine con l'Iraq. I terroristi lo hanno afferrato per i piedi e appeso a testa in giù per poi lasciarlo cadere nel vuoto. Come se non bastasse, una volta che l’uomo ha toccato il suolo,gli hanno sparato due colpi di pistola sul capo.
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L’Osservatorio ha riferito anche che gli jihadisti hanno colpito un altro giovane in una strada della città di Albukamal, nella stessa regione. Non si conoscono né quanti colpi di frusta abbia ricevuto il ragazzo né la causa che gli ha causato la pena, inoltre è stato costretto a frequentare, per due settimane, un corso di religione in una moschea.
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Con questi ultima esecuzione, gli omosessuali uccisi per mano dell’Isis sono 33.
Fonte: La voz de Valencia