Bullismo omofobo in una scuola di Pavia

A cura di Francesco Sansone
Grafica di Giovanni Trapani
Più volte su queste pagine ci siamo occupati di scuola e omosessualità e quasi mai, purtroppo, ne mai abbiamo parlato in maniera positiva. La scuola è, forse, il luogo in cui ricadono le colpe di un paese privo di diritti e di rispetto verso la comunità LGBT e a pagarne le conseguenze sono ragazzi in crescita che ancora sono alla ricerca della propria strada.
Il nuovo caso di bullismo omofobo arriva da un istituto superiore di Pavia e a darne notizia e l’Arcigay locale. La vittima è un ragazzo gay che si è candidato come rappresentate d’istituto.
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Durante lo sfoglio delle schede, sono stati riscontrati diversi insulti omofobi rivolti al giovane candidato provenienti tutti dai ragazzi di una stessa classe. I colpevoli, dopo aver ammesso di essere gli autori di quegli insulti, sono stati sospesi dalle attività scolastiche.
La preside ha preso questa decisione per dimostrare che certi gesti non sono tollerati nell’istituto e ha deciso, su suggerimento di alcuni rappresentanti degli studenti, di implementare i progetti per educare al rispetto e alle differenze, che già da tempo sono stati avviati in collaborazione con l’Arcigay, ed evitare che episodi del genera si ripetano.
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http://www.ibs.it/code/9788897309215/sansone-francesco/oltre-evidenza-racconti.html
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Alberto Irone della Rete degli Studenti Medi ha commentato la notizia dicendo che:"questo episodio di bullismo a sfondo omofobo è un fatto assai grave. È evidente che ancora oggi nelle scuole non si possa stare al sicuro da discriminazioni e bullismo. La propaganda di coloro che sventolano il fantasma della teoria gender non fa altro che alzare un clima di tensione nei confronti di tante studentesse e studenti lesbiche, gay, bisessuali e trans che frequentano le nostre scuole. È positivo che la scuola approvi l'idea di avviare progetti con Arcigay che insegnino agli studenti il rispetto di tutte le differenze. Crediamo infatti che una scuola che sia in grado di accogliere tutte e tutti sia una palestra di cultura civica importante."