Il delirio di un predicatore USA: “dobbiamo isolare i gay per proteggere la gente normale.”

A cura di Francesco Sansone
Grafica di Giovanni Trapani
Marion Gordon Robertson, è un ex predicatore battista di 85 anni che oggi dirige il programma The 700 Club su Christian Broadcastin Network, rete televisiva che dirige.
Nel programma Robertson, da sempre, affronta i temi che più interessano i suoi telespettatori, rilasciando dichiarazioni che hanno sempre suscitato una valanga di polemiche per il loro contenuto. Durante l’ultima puntata andata in onda, Robertson ha fatto delle pesanti considerazioni sull’omosessualità, affermando che sia  una malattia "che si sta diffondendo sempre di più nel nostro paese. Concedere diritti a gay e lesbiche scatenerà l'ira di Dio.”
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Non contento di questo, l’ex predicatore ha continuato dicendo che “tra le cause della crisi c'è sicuramente anche la diffusione dell'omosessualità. Riconoscere i gay è sempre più difficile, dobbiamo fare assolutamente qualcosa per distinguerli dagli etero. Servirebbe una legge che imponga a tutti i gay di vestirsi di un certo colore, così la gente normale potrà riconoscerli e tenerli lontani, soprattutto dai loro figli.
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Ovviamente queste nuove affermazioni non sono rimaste inascoltate e un uomo di religione ebraica presente nello studio non ha resistito e gli ha risposto a dovere: “Quello che lei vorrebbe è già accaduto nella storia: lo fece Hitler in Germania con gli ebrei e altre minoranze. Le sue parole sono molto gravi”. Il predicatore, tuttavia, non s’è perso d’animo e gli ha risposto dicendo: “Non sto mica dicendo che li vorrei deportare nei campi di concentramento, dobbiamo solo isolarli per proteggere la gente normale