Vespa chiede scusa alle Associazioni LGBTI

A cura di Francesco Sansone
Grafica di Giovanni Trapani
Ieri Il mio mondo espanso vi parlava del comunicato rilasciato da alcune Associazioni LGBT per esprimere la loro indignazione contro la puntata di Lunedì 5 ottobre di 'Porta a porta', dedicata al coming out di Monsignor Charamsa e presentata col titolo "La lobby gay attacca Francesco". Le Associazioni, inoltre, hanno chiesto ai Vertici Rai e alla Commissione di Vigilanza di prendere dei provvedimenti in merito.
Dopo la nuova bufera che gli è caduta addosso, Bruno Vespa ha voluto precisare la sua posizione, chiedendo scusa a coloro che si sono sentiti offesi dalla sua trasmissione.
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Sul finale della puntata andata in ieri, il giornalista, infatti, ha risposto alle Associazioni in questione con un breve discorso:
"Alcune associazioni gay si sono sentite offese dal titolo. A nostro giudizio era evidente che non ci riferissimo alle associazioni gay. Tanto è vero che abbiamo riportato integralmente - apprezzandola - una dichiarazione di Imma Battaglia su Monsignor Charamsa. Con lobby gay ci riferivamo a movimenti che ci sono in una frazione piccola - ma abbastanza insidiosa - del momento cattolico che, guarda caso, se ne viene fuori con una cosa del genere alla vigilia di un sinodo sulla famiglia. Mi dispiace che non siamo stati sufficientemente chiari da farci capire."
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http://www.ibs.it/code/9788897309215/sansone-francesco/oltre-evidenza-racconti.html
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Lo stesso Vespa, aveva già alle 20:17 di ieri aveva anticipato le sue scuse dal suo profilo Twitter scrivendo un post in cui, in breve, ha scritto quanto poi detto in puntata.
"Quando parlavamo di lobby gay contro @Pontifex_it ci riferivamo a gruppi minoritari del mondo cattolico che agiscono sott'acqua".