Dalle canzoni scritte alla Mussolini al Grande Fratello. Cristiano Malgioglio si racconta

A cura di Francesco Sansone
Grafica di Giovanni Trapani
Fonte: Tv sorrisi e canzoni
Intervistato da Aldo Dalla Vacchia per Tv sorrisi e canzoni, Cristiano Malgioglio ha risposto a delle domande sulla sua vita personale e su quella artistica, iniziando proprio dalla sua nuova avventura come opinionista al Grande Fratello. Ha ammesso di amare “alla follia” Alessia Marcuzzi e di non conoscere ancora bene Claudio Amendola, anche se “c’è grande rispetto”, ma anche che l’inizio è stato difficile, forse ero un po’ troppo ‘morbido’ e la gente non vuole un Malgioglio così. Ma venivo dal programma di Chiambretti dove avevo un’immagine da “signora sofisticata” e volevo mantenerla... Adesso va meglio, ho preso confidenza con i partecipanti.”
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http://www.ibs.it/code/9788897309215/sansone-francesco/oltre-evidenza-racconti.html
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Si continua parlando del fatto che ha scritto 1.200 canzoni, alcune firmate anche con gli pseudonimi Malgy e Selvaggia, di aver scritto brani per Mina, ma anche per Luciana Turina e Carmen di Pietro e non rinnega nemmeno di aver scritto delle canzoni nientepopodimeno che per Alessandra Mussolini: “Nei primi Anni 80 scrissi tre canzoni per lei e l’album che le conteneva ebbe un successo clamoroso in Giappone. Devo dire che come cantante non era affatto male”.
Continuando, Malgioglio racconta un aneddoto su Miguel Bosé: “Tra noi c’era un’amicizia speciale. Mi piaceva il suo timbro vocale. Girai tutte le case discografiche perché credevo molto in lui, ma all’inizio non lo voleva nessuno”. 
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Nella foto una scena del film
E per concludere confessa che vorrebbe trascorrere gli ultimi anni della sua vita a Cuba, che vorrebbe lavorare con Pedro Almodóvar e che nel 1982 sarebbe potuto essere uno degli attori del film ‘Querelle de Brest’ se solo la madre non lo avesse fermato: “Fassbinder aveva visto un servizio fotografico in cui imitavo le grandi dive di Hollywood e mi voleva nel film per una scena molto esplicita con un marinaio. L’idea mi faceva impazzire, poi ne parlai con mia madre e capii che sarebbe morta per la vergogna. Rifiutai a malincuore.”