Sesso con preti – Il gigolò Sergio M parla dei suoi incontri sessuali con i prelati

A cura di Francesco Sansone
Grafica di Giovanni Trapani
Fonte: Corriere.it
Da giorni non si fa che parlare del nuovo scandalo sessuale scoppiato nella comunità dei carmelitani scalzi, in cui dei preti pagavano un uomo per avere rapporti sessuali, anche di tipo sadomaso.
Il gigolò Sergio M., che ha avuto dei rapporti sessuali con un parroco, due frati e un monsignore, in un’intervista a Fabrizio Peronaci de Il corriere della sera, racconta i suoi incontri sessuali con gli uomini di chiesa che gli portavano nelle tasche un bel po'di soldi ogni volta. 
Me ne vado, meglio così. Avrò un letto, pranzo e cena. In cambio lavorerò nei campi, darò una mano. Basta incontri proibiti. Basta sesso a Villa Borghese. A Roma non posso più stare, sono successe cose troppo gravi”. Inizia così la conversazione con l’escort cinquantaquattrenne - in partenza per il Nord Est dove verrà ospitato da una comunità di Pordenone - e il giornalista. 
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L’uomo confessa, poi, che gli incontri sessuali non si consumavano soltanto presso il parco romano, ma anche nei locali della Curia generalizia:“con padre S. ci sono stato pure nella Curia generalizia. Arrivavo alla nove e mezza di sera all’ingresso principale e lui mi veniva a prendere nell’atrio. Poi mi faceva uscire dalla parte opposta.” Il sesso a pagamento si consumava“ai piani superiori. Entri sul lato sinistro, poi giri a destra e prendi l’ascensore. Era una sala per ricevere le persone, non la sua stanza da letto”.
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Padre S., però, non era l’unico prelato della curia con cui faceva sesso. Infatti Simone M. ha avuto degli incontri anche con Padre G., che incontrava a Villa Borghese: “fu un rapporto così, non tanto stretto. Mi ha baciato, mi ha toccato, ha fatto altro, ma non siamo mica stati a letto, eh…”,  con un monsignore: “Era polacco, ora è anziano. Sta in una basilica. Quando lo conobbi gli dicevo: guarda, monsignor J., io con te ci vengo, ma ho bisogno di 50-100 euro”,  e anche con un quarto prete di Ladispoli con cui ha avuto rapporti una quindicina di anni fa. “Era un parroco, ora sta sulla Cassia. Andavo a chiedergli aiuto, qualche soldo, ma la faccenda è seria. Con don A. abbiamo fatto di tutto. Ho dormito a casa sua, vicino la chiesa.”