Scontro fra don Claudio e Arcigay Vicenza

A cura di Francesco Sansone
Grafica di Giovanni Trapani
Botta e risposta avvenuto tra don Claudio Rugolotto, parroco, e Mattia Stella, presidente dell'Arcigay di Vicenza, a causa di una frase che l’uomo di chiesa avrebbe pronunciato durante un incontro sull’identità di genere avvenuto nel comune di Marano Vicentino.
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La frase incriminata è la scienza non ha ancora stabilito se l'omosessualità sia o meno una malattia”, ma don Claudio ammette di essere stato equivocato e di non aver pronunciato la frase: certe espressioni vengono fraintese. Partendo dal presupposto che ogni persona va amata e rispettata, dico che la legge sulla materia non è chiara e le persone sono tenute a informarsi. Non capisco questi processi psicologici che interpretano con violenza le parole degli altri”. 
Ciò nonostante, il presidente di Arcigay Vicenza ha condannato le parole del sacerdote dichiarando che“chi ricopre il ruolo di educatore è chiamato a fornire informazioni corrette e in linea con quanto riconosciuto dalla comunità scientifica internazionale. Negare l'evidenza crea un clima d'odio fondato su preconcetti o ideologia. Non essendo [l’omosessualità, ndb] una malattia non può essere curata, mentre per l'omofobia esistono rimedi certi. Così come è importante rivolgersi ad esperti in linea con quanto dichiarato dall'ordine degli psicologi per non cadere nella campagna di disinformazione in atto nella nostra provincia.
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http://www.ibs.it/code/9788897309215/sansone-francesco/oltre-evidenza-racconti.html
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Ora, si può dire di tutto, ma alterare la realtà non è corretto, non è morale, non è etico.  L’Organizzazione mondiale della sanità ha eliminato da ben 25 anni, dal 1990, l'omosessualità dalle malattie mentali e quindi, sempre ammesso che la frase sia vera, nessuno ha il diritto di dire il contrario alimentano odio e discriminazione per portare avanti una posizione. 
Le parole hanno un peso e provocano dei danni irreparabili se usate male. Si faccia attenzione perché in gioco c’è la vita di milioni di persone.