Aggressione a Genova - Parla uno degli arrestati: "non era un attacco omofobo"

A cura di Francesco Sansone
Grafica di Giovanni Trapani
UPDATE 15:40 Arrivano nuove informazioni sui tre ragazzi arrestati. Sono tutti di età inferiore ai 20 anni e si chiamano Lorenzo Giuliani, 19 anni, Federico Burlando, 19 anni. e Jurgen Ndrelalaj, 18 anni, Durante l'interrogatorio, quest'ultimo ha, di fatto, smentito ciò che aveva dichiarato uno dei due amici. Infatti il ragazzo ha ammesso che l'uomo "era truccato come un gay, così lo abbiamo massacrato".  Quindi sì, è stata un'aggressione omofoba.


Vi ho parlato ieri dell'arresto dei tre aggressori che lo scorso luglio hanno pestato un uomo perché scambiato per gay. Oggi arrivano le prime dichiarazioni di uno degli arrestati che afferma che non si sarebbe trattato di un atto omofobo. Ciò che avrebbe fatto andare su tutte le furie i ragazzi sarebbe stato, secondo il ragazzo, un complimento dell'uomo a una delle due ragazze - anche loro denunciate.
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Questa dichiarazione, però, va in contrasto con quanto confessato dalla vittima alla compagna una volta rientrato in casa. "Non guardare il mio ragazzo, ma che sei gay?" è la frase che si sarebbe sentito dire da una delle ragazze. Ora le indagini dovranno dimostrare che delle due parti abbia ragione, però, anche se così non fosse, un semplice complimento può portare a ridurre un uomo in fin di vita?
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Tuttavia, lasciatemelo dire, a me sembra di assistere all'ennesimo caso in cui, alla fine dei conti, si debba far cadere l'accusa di omofobia come a dimostrare che questo Paese non ha avversione verso i gay. E' capitato con Andrea, il ragazzo dai pantaloni rosa, ed è capitato altre conto volte.
Ovvio, fino alla fine delle indagini non possiamo dare niente per certo, però una domanda sorge spontanea: per quale motivo l'omo avrebbe detto alla compagna che era stato scambiato per gay? Era più facile affermare questo che dire di aver fatto un complimento a un altra donna? Non resta che aspettare per scoprire la risposta.