Coppia gay cacciata dal condominio - Condannato a 1 anno l’inquilino che la minacciò

A cura di Francesco Sansone
Grafica di Giovanni Trapani
È arrivata la parola fine alla vicenda che fra il 2003 e il 2004 vide finire nel mirino dell’intero condominio di via Paravia, a Torino, una coppia gay, che, alla fine, fu costretta a lasciare la casa che aveva acquistato, per scappare dal clima ostile e omofobo in cui era costretta a vivere
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Dopo la recente denuncia per aggressione di uno dei due ragazzi, arriva la notizia che l’inquilino denunciato per stalking dai due ragazzi,  un uomo di 63 anni, è stato condannato a un anno di reclusione e a cinque mila euro di risarcimento.
Durante la lettura della sentenza, il magistrato ha affermato che, nonostante altri condomini abbiano contribuito a creare un “clima infame” l’uomo è tutta viaresponsabile “a livello concorrente” e pertanto condannabile.

Il sessantatreenne si è definito “un capro espiatorio”, dato che il suo comportamento è stato una conseguenza dell’atteggiamento della coppia gay. “Hanno preso a calci la mia porta. Nel frattempo sono arrivate le offese su Facebook ai miei figli. È tutta una favola, non posso ancora credere che sia stato possibile accusarmi per queste cose. Io non sono omofobo e ho anche amici gay. Loro hanno dato della puttana a mia moglie e io gli ho intimato di smetterla.”
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I pm Cesare Parodi, che aveva chiesto per l’imputato otto mesi di reclusione e un risarcimento di cinquecentomila euro, però, non è dello stesso parere dell’uomo, in quanto, ha affermato, “le persone non si divertono a installare inferriate e telecamere, oppure a presentare querele se non ne ha un preciso bisogno. Se lo fa è perché ha paura. Il problema va di molto oltre l’accettazione degli omosessuali nella società.”

Oltre all’uomo, ricordiamo, anche la figlia di quest’ultimo è stata indagata per rapina e rapina ai danni della coppia.