Studio decennale dimostra che i figli adottati da coppie gay crescono bene

A cura di Francesco Sansone
Grafica di Giovanni Trapani
L’Università del Kentacky ha pubblicato su Developmental Psychology i risultati di uno studio decennale, portato avanti dalla dottoressa Rachel H. Farr, incentrato sull’osservazione di diverse coppie gay e etero che hanno adottato un figlio. Secondo l’analisi i bambini cresciuti da coppie di genitori omosessuali non hanno dimostrato alcun problema nello sviluppo rispetto a quelli cresciuti da coppie eterosessuali.

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Lo studio ha seguito 100 famiglie adottive, con figli che andavano dall’età dei 5 anni all’adolescenza, riscontrando che i problemi che minori hanno manifestato non hanno nulla a che vedere con l’orientamento sessuale dei genitori.
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«Se le coppie sanno gestire il loro ruolo da genitori, e anche la loro relazione amorosa, sono in grado di crescere un figlio nel migliore dei modi, indipendentemente dal loro orientamento sessuale. Questo è il primo studio che è riuscito a seguire i figli adottive di coppie lesbiche, gay ed eterosessuali, dall’infanzia fino all’adolescenza.» - ha spiegato la dottoressa Farr - «Gli studi longitudinali come questo, basati su ripetute osservazioni in un lungo margine di tempo, sono infatti l’ideale per indagare i fattori che influenzano il corretto sviluppo di un bambino.»

Lo studio ha dimostrato che i problemi comportamentali dei figli sono generati dai livelli di stress dei genitori, la solidità della coppia e le relazioni famigliari. Più questi aspetti sono ottimali, meno disagi hanno i bambini. 
La ricerca, quindi, dimostra come si sbagliano coloro che continuano a sostenere che i bambini hanno bisogno di un padre e una madre per crescere bene. 
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«Uno studio come questo» – concludere la ricercatrice - «potrebbe avere tutte le caratteristiche necessarie per muovere il dibattito pubblico a sostegno di queste minoranze e del loro diritto ad avere una famiglia.»

Fonte: Wired.it/

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