Obama contro le leggi antigay di Mississippi e North Caroline: "Leggi sbagliate da abrogare"
A cura di Francesco Sansone
Grafica di Giovanni Trapani
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Grafica di Giovanni Trapani
Come molti di voi sapete che nel North
Carolina e in Mississippi, a inizio mese, è stata
approvata una legge che nega diversi diritti e libertà alle persone LGBT vi ci
vivono.
Con la Religious Freedom Restoration
Act, questo il nome della tanto discussa legge che entrerà in vigore
dal prossimo luglio, i funzionari statali possono, infatti, rifiutarsi di
celebrare nozze fra persone dello stesso sesso, si dà modo ai datori di lavoro
di imporre politiche aziendali basate sulla propria religione, mettendo bocca
su come gli impiegati debbano vestire o quale bagni le persone transessuali o
transgender debbano utilizzare.
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Una legge che getta una macchia sul lavoro
svolto in questi anni negli Stati Uniti e che ha portato al matrimonio egualitario e
soprattutto alla fine delle discriminazioni.
La legge ha subito fatto insorgere gli
attivisti LGBT, ma anche molte personalità del mondo dello spettacolo e della
scena musicale; molti cantanti, infatti, hanno cancellato le date dei
loro tour negli stati incriminati, in segno di protesta contro una legge
che mira a togliere dignità alle persone LGBT.
In questo clima acceso, il Presidente degli
USA, Barack Obama non poteva non pronunciarsi, e così, nealla
conferenza stampa che si è tenuta ieri a Londra in occasione
della sua visita nel Regno Unito, ha detto:
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"Io voglio che tutti qui nel Regno Unito
sappiano che i cittadini della North Carolina e del Mississippi sono persone
meravigliose, ma penso anche che le leggi approvate siano sbagliate e debbano
essere abrogate. Anche se io rispetto i diversi punti di vista, credo che sia
importante non mandare un segnale che noi trattiamo le persone in modo
differente".
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