Lista di Nozze - Il mio mondo espanso intervista in esclusiva il cast della nuova web serie tutta italiana
A cura di Francesco Sansone
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Grafica a cura di Giovanni Trapani
In Occasione della messa on line sul canale Youtube ufficiale della seconda puntata di 'Lista di nozze', la web serie pensata e ideata da Paola Ducci e Francesco Calella che ha debuttato lo scorso giovedì, ottenendo un risultato considerevole (potete recuperare la prima puntata su Il mondo espanso del cinema gay), Il mio mondo espanso vi propone un'intervista esclusiva al cast della sit com. Abbiamo raggiunto Paola Ducci, Francesco Calella, il protagonista Alessandro Bergallo
e il regista Gaetaneo Maffia per fare due chiacchiere e scoprire alcuni retroscena sulla realizzazione di una delle web serie più divertenti prodotte in Italia.
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D. Paola, l'idea della web serie è tua e quindi non posso non domandarti come ti è venuta in mente l'idea della serie. C'è stato qualche particolare che ti ha dato l'imput?
R. Ero in palestra sul runner e un tizio
accanto a me sbraitava al telefono che
il regalo di nozze costava troppo, che non voleva spendere quella cifra per due che tanto dopo due anni si sarebbero separati, come tutti del resto.
Mi sono chiesta quanto poteva essere
frustrante, per chi invece a quel
progetto di vita ci credeva davvero e aveva il desiderio e la maturità per condividerlo, non poterlo realizzare perché omosessuale. Ho trovato
questa semplice terribile realtà tutta
italiana così triste che ho pensato che valeva la pena raccontarla, in maniera
dissacrante, con un po’ di cinismo e un po’ di sana speranza. Per provare anche
a cambiare le cose.
R.
D. Come hai coinvolto Francesco Calella nel
progetto e come è stato continuare a sviluppare il progetto a 4 mani?
R. Io e Francesco avevamo già lavorato
insieme e quindi mi è venuto spontaneo
condividere con lui. Ogni progetto ha bisogno di tanta energia e io credo nella condivisione, perché da soli non si può.
E così
è nata “Lista di nozze”.
D. Francesco, cosa ha significato per te entrare a far parte del progetto?
R. Per me è stato come salire su un cavallo
vincente, ho capito da subito che si trattava di un’idea felice. E ringrazio
pubblicamente Paola per avermi coinvolto.
D. Sei stato anche il promotore della
raccolta fondi per completare sia le riprese sia il montaggio. Tu conoscevi il
progetto e quindi è normale che ci credessi, ma ti aspettavi che la gente vi
desse fiducia e vi sostenesse economicamente?
R. Avevo qualche perplessità non tanto per
l’operazione in sé, quanto per il fatto che quella del crowdfunding era
un’esperienza nuova per noi. Ma il sostegno e la fiducia che abbiamo ricevuto
sono stati davvero incredibili.
D. Questa domanda è per entrambi: Come avete scelto il cast e cosa vi ha
fatto dire vedendo Alessandro Bergallo e Matteo Milani “eccoli. Arnaldo e Leone
sono loro”?
R. Il cast per noi è stato uno dei momenti topici. Spassoso
e coinvolgente da un punto di vista umano. Ci siamo divertiti come pazzi, ogni
attore portava qualcosa e ogni volta era un apporto interessante. Ma Alessandro e Matteo sono stati quelli ai
quali ci siamo rivolti subito chiamandoli Leo e Arnaldo, una evidente
confusione fra realtà e fantasia che però dimostrava che erano proprio giusti!
D. Sempre per voi due: giovedì scorso la serie ha debuttato su youtube. I risultati ottenuti rispecchiano le vostre aspettative o vi immaginavate altri numeri?
R. Siamo davvero Soddisfatti. Ma possiamo esserlo di più!
R. Siamo davvero Soddisfatti. Ma possiamo esserlo di più!
D. Passiamo ad Alessandro, ovvero Arnaldo. Come sei arrivato un 'Lista di nozze' e cosa ti è piaciuto maggiormente del tuo personaggio?
R. Ci sono
arrivato tramite internet, ho letto del progetto e ho inviato la mia candidatura.
Mi sono fatto guidare un po’ dall'istinto, un po’ dalla curiosità, inoltre, pur
avendo nel mio lavoro una maggiore propensione per il comico, non mi è mai
piaciuto far ridere solo per far ridere meglio se c'è un contenuto e la
possibilità di offrire al pubblico uno spunto di riflessione. ‘Lista di nozze’ mi è sembrata da
subito avere il giusto equilibrio fra queste due istanze, affrontare con ironia
e leggerezza il tema della disuguaglianza e del razzismo. Il mio più caro amico
è gay e come lui altri mie amici, che ci posso fare sono empatico e detesto le
ingiustizie! Anche la qualità dell'ambiente di lavoro è determinante
nelle scelte che faccio. In ‘Lista’
siamo riusciti a creare un ambiente professionale e amichevole, abbiamo
lavorato sodo, ma non sono mancati momenti di gioco e di divertimento e il
confronto fra noi è sempre stato sincero e costruttivo, senza imposizioni,
nella costante ricerca di un punto di vista condiviso. Sono convinto che questa
esperienza proseguirà in una nuova serie, lasciatemi sognare!
D. A proposito di momenti di gioco e di divertimento, qual è stato l'episodio avvenuto durante le riprese che ti è rimasto particolarmente impresso?
R. Episodi
divertenti tanti, ma qui vorrei ricordarne uno che da anche prova dell'entusiasmo
e della professionalità di tutta la squadra ; un giorno, per un inconveniente
che non ricordo, mancava il vestito del sacerdote, mi riferisco alla
scena del matrimonio tra Arnaldo e Leone che potete vedere nel trailer della
serie. Bene! Il costumista e gli scenografi con un lenzuolo, quattro foglie
prese in giardino e pochi altri ingredienti reperiti in fretta e furia
sono riusciti con mirabile maestria a confezionare dal nulla un abito
talare da far invidia a Bergoglio. Andate su Youtube, cercate il trailer di
lista di nozze guardate il sacerdote che ci sposa e ditemi se quell'abito non
e' un capolavoro?
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D. In questo incontro con il cast non poteva mancare Gaetano Maffia, il regista della serie. Ti chiedo subito, com'è stato girare una sit come con questo taglio così veloce?
R. La sit com
è nata negli Stati Uniti ed era un format inizialmente pensato per la radio con
un pubblico in sala che assisteva e interagiva con risate e applausi. In seguito
è stato adottato dalla televisione e ha prodotto le tantissime serie che tutti
conosciamo. Questo genere ha un suo particolare linguaggio e uno degli
elementi fondamentali è il ritmo. Il ritmo è stato ricercato già in fase di
scrittura e poi è stato messo appunto anche nella fase delle prove con gli
attori. Infine attraverso un sapiente montaggio, che rispetta sempre i tempi
comici, siamo arrivati al risultato finale di cui sono molto fiero. Dodici
racconti ciascuno di sette minuti con un inizio uno sviluppo e una conclusione
per un totale di 85 minuti, praticamente la durata di un film. Girare la serie
è stato elettrizzante. Sono stati coinvolti 22 attori e una troupe di
25 persone. Dieci giorni di pre-produzione, 15 giorni di set, 3 mesi di
montaggio e 1 mese di post-produzione. Numeri importarti per una produzione
indipendente e low budget.
D. Da regista che differenza hai riscontrato nel dirigere una web serie da un prodotto destinato alla tv o al cinema?
R. Il web è
un luogo democratico in cui è possibile arrivare direttamente al pubblico senza
mediazioni. Quello che ha guidato me e tutto il gruppo è sempre stato la
ricerca della qualità e ciò significa tanto lavoro. Al di là di fenomeni
particolari che attraggono milioni di like senza una ragione precisa, penso che
se un lavoro è fatto bene, con impegno, passione e amore il pubblico lo
riconosce e lo apprezza. La cosa che davvero è stata diversa rispetto a
produzioni per altri media è stata che non avevamo nessuno che ci dicesse cosa
fare. Siamo sempre stati noi a decidere tutto è questo ci ha dato una libertà
assoluta che abbiamo vissuto con assoluto piacere, ma anche una grande
responsabilità che ognuno di noi si è assunto. Insomma è stata una grande
avventura.
D. Per concludere un'ultima domanda che giro a tutti voi; cosa vorreste che rimanesse allo spettatore dopo ogni episodio?
R. Ci piacerebbe strappare molte risate, sconfiggere qualche pregiudizio e magari suscitare un desiderio potente: quello di vedere la seconda stagione!
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