Le Iene - Ragazzo gay mandato dalla famiglia a farsi esorcizzare da un prete e poi sbattuto fuori di casa. [VIDEO]

A cura di Francesco Sansone
Grafica di Giovanni Trapani
Nella puntata appena terminata, Le Iene sono tornate a parlare di omosessualità attraverso un servizio di Nina Palmieri, dai toni completamente diversi da quelli usati da Filippo Roma per il caso UNAR, per raccontare quelle realtà lontane dagli ambienti "bene"dei capoluoghi ma che sono il punto centrale su cui si basano le lotte per le leggi LGBT e anti- discriminatorie.
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La Palmieri  racconta la storia di Stefano, detto Billy, mandato  dalla sua famiglia per essere esorcizzato da un prete ed essere liberato dall'omosessualità,  che secondo l'uomo di chiesa sarebbe "un disturbo generato dal demonio".


Dopo alcune domande come"sei credente?", vai in chiesa?", il sacerdote inizia a sostenere che le attrazioni del ragazzo verso altri uomini siano frutto del demonio, il quale si sarebbe insinuato in lui attraverso l'ingerimento o di sperma o di caffè o sangue. Quindi inizia l'esorcismo, non prima di dirgli che il suo "problema" - l'omosessualità, per intenderci -, lo porterà a morire ammazzato per mano del diavolo. Finito l'esorcismo, il prete consiglia a Billy di seguire un percorso spirituale.

Al secondo appuntamento il ragazzo, però, si presenta con la Palmieri, che con la scusa di avere una dichiarazione dal sacerdote, prova a fargli capire di fare attenzione alle parole usate con i ragazzi gay che vengono portati da lui. Perché, se Stefano a trent'anni non ne è stato influenzato, uno più giovane - e credetemi queste storie erano e sono all'ordine del giorno più di quanto si ipotizzi - non solo potrebbe credergli ma potrebbe vivere male la sua intera esistenza, considerando l'omosessualità come una malattia, o peggio ancora una possessione del demonio, e non come una reale variante della sessualità umana del tutto normale.

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La storia di Stefano sembra concludersi per il meglio, con la Palmieri che va a casa del ragazzo per parlare con la madre e complimentarsi con le per come ha cresciuto il figlio e comunicarle del servizio. Quando, però, la iena  lascia la famiglia, si consuma un altro dramma. Il padre e il fratello maggiore - quest'ultimo il più astioso ad accettare l'omosessualità di Billy -, scoperto quando è successo, reagiscono in maniera brusca, buttando fuori di casa il loro stesso sangue.

Ora Billy vive in un'altra città e finalmente può vivere liberamente e serenamente la sua vita, ma da due anni non ha più rapporti con la famiglia, che gli ha voltato le spalle completamente.

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