Ventiduenne condannato, minacciava di rivelare l'omosessualità di chi conosceva su Grindr

A cura d Francesco Sansone
Grafica di Giovanni Trapani
Liam Hull, un ragazzo di 22 anni di Luton, Inghilterra, è stato condannato a 2 anni e mezzo di carcere per aver minacciato uomini conosciuti su Grindr.
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Nella foto: Liam Hull
Il meccanismo con cui agiva Hull era davvero diabolico. Accedeva alla app di incontri, vedeva le foto degli utenti e poi li cercava sui social per scovare informazioni sul loro conto. Una volta scoperto che si trattava di uomini sposati con figli, li contattava su Grindr, ci faceva amicizia e, poi, li minacciava di rivelare la verità ai famigliari se non gli davano il denaro che chiedeva.

Una delle vittime è arrivato a pagare mille stelline, mentre un altro ha avuto un lieve ictus per via dello stress generato dalle minacce, e un altro ancora ha dovuto dire alla moglie la verità dopo venti anni di matrimonio.
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Il giudice Foster, in sede di lettura della sentenza, ha definito il comportamento di Hull come “un tentativo di omicidio dell’anima”, mentre si è complimentato con le vittime per aver trovato il coraggio di denuncialo, ponendo fine a quell'inferno e ottenere giustizia.

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