Un nuovo mondo - Cinquantaquatresima Puntata (finale di stagione 1^ parte)

Prologo
Ci siamo Maggio giunge al termine e con esso anche la stagione di Un nuovo mondo va in vacanza.Da settimana prossima grandi novità sul blog, ma di questo ne riparliamo venerdì. Adesso vi lascio alla 1^ parte del finale di stagione. Chissà se i suggerimenti che avete dato la settimana scorsa si riscontreranno.
Buona lettura.
PS. Se stasera verso le otto non avete altro da fare e volete sentire la mia voce nasale a causa dell'allergia, sarò ospite all'interno di Shortbus il programma di Radio Ondad'Urto di Davide Puppa e Sergio Rozzi
Francesco Sansone

Nelle puntate precedenti

Dopo aver sostenuto l’esame Fabrizio e Daniel escono per festeggiare e si recano al pub di Simone e qui scoprono che il figlio di Carla si è fidanzato con Ale, l’amico di Manu, il quale lo supplica di raggiungere l’amico che è a casa a disperarsi per la rottura del loro rapporto. Così, anche la spinta di Fabrizio, Manu va a casa del “suo professore”, ma una volta arrivato, non lo trova e leggendo un bigliettino lasciato sopra un tavolino, scopre che è andato a casa della madre. Daniel torna al pub per saper l’indirizzo. Intanto Fabrizio che era rimasto con Simine e Ale, conosce Biagio e con lui decide di ritornare a casa, ma per strada incontra Matteo che lo insulta e quando vede spuntare anche Andrea, che era stavo convinto dal suo capo di incontrarsi per scusarsi con lui, questi fraintende e scappa via, ma per strada incontrerà un brutto ceffo che sentendosi rifiutare la sigaretta lo picchia, lasciando sanguinante. Quando Alberto raggiunge il giovane amico e lo trova in quelle condizioni, lo porta immediatamente in ospedale.

Giunto al pub Daniel chiede ad Ale quello che voleva sapere, ma qui incontra Biagio e presto tutti quanti tramite il tg vengono a sapere quello che è successo al loro amico.

A poco a poco tutti si ritrovano in ospedale, anche Andrea che ha una discussione con Biagio che gli palesa le sue intenzioni di conquistare Fabrizio, ma Manu li placa e poco dopo arriva anche Simone.

-          Ale  non c’è?

-          Sta posteggiando

-          Lo aspetto io, intanto tu raggiungi gli altri.

-          Ok, grazie.

-          Non appena arriva, scendiamo.

Decide di accendersi una sigaretta e cercando l’accendino…

-          Dove diavolo è l’accendino?

-          Eccolo.

-          Graz… Manu, sei qui? – e mi butto sul suo collo – Grazie per esser venuto.

-          Sono qua perché so che avevi bisogno di me e questa volta non potevo non starti vicino.

-          Ti amo Manu, ti amo.

-          Anch’io mio piccolo 4 bianchi

-          Non prendermi in giro.

-          Non lo faccio, per niente – e senza nemmeno finire di dirlo, mi dà un bacio veloce ma delicato per farmi capire che da questo momento lui per me ci sarà sempre

-          Ehm ehm non per rovinare questo momento alla Jane Austen, però ci sarei pure io.

-          Scusa Ale. Grazie anche a te per tutto quello che hai fatto, non potrò scodarmelo

-          Non ringraziarmi è così che doveva andare. Adesso andiamo da Fabrizio. Avrete tempo dopo per chiarirvi.

-          Sì. – rispondiamo in contemporanea io e Manu

-          Oddio, già parlate in sincrono. La cosa è più grave di quanto pensassi. Dai andiamo.

Tornati in sala d’attesa però Daniel vede e sente tutti quanti piangere

-          Allora è tutto finito?

-          Sì, tutto è finito – risponde Andrea alzando lo sguardo lacrimante mentre abbracciava la madre di Fabrizio, che piangeva come mai visto fare prima ad anima viva.






















Cinquantaquattresima Puntata

Daniel

Camminavamo tutti in silenzio con le lacrime ancora agli occhi. Non si aveva la forza di parlare. Camminavamo e basta. Accanto a me Manuel mi sosteneva con un braccio attorno alle spalle. Adesso che tutto è finito, la stanchezza ha preso il sopravvento, spazzando via la paura che Fabrizio potesse lasciarci. Infatti la dottoressa ha comunicato ai genitori che l’intervento è andato bene e che in un paio di giorni il loro figlio potrà lasciare l’ospedale. Ecco perché piangevano tutti quando, insieme ad Manu e ad Ale, sono arrivato in sala d’attesa. Quelle lacrime erano di felicità, di sfogo, di liberazione. Adesso stiamo andando al reparto di rianimazione per andare a salutare il nostro amico. Potremo entrare due alla volta.

Giunti lì, è quasi scontato dire che i primi ad entrare sono i genitori, i quali, uscendo dicono a me e ad Alberto che Fabrizio ci vuole dentro. Andrea sentendo che Fabrizio non ha chiesto di lui, fa una faccia dispiaciuta e dimesso torna a sedersi sulla panca accanto a Luca, che gli sussurra qualcosa sottovoce cercando di tirarlo su.

-          Alberto, entriamo?

-          Sì.

-          Ehi signorino che ci combini? Non ti si può lasciare un attimo da solo che combini un casino.

-          Ciao Daniel. Sono contento tu sia venuto.

-          Come avrei potuto non venire sapendo che il mio migliore amico s’era fatto pestare a sangue – dico tra il serio e l’ironico.

-          Per essere precisi non è che gliel’abbia chiesto di picchiarmi- e ride, ma una fitta al petto lo blocca.

-          Non ti strapazzare piccolo.

-          Alberto, come sempre sei stato il mio angelo custode. I miei mi hanno detto che mi hai portato tu qui, non so come ringraziarti.

-          Non dirlo neppure per scherzo.

-          Ogni volta che ho bisogno tu ci sei sempre ed è bello sapere di poter contare sempre su di te in qualsiasi momento.

-          Dai, così mi fai diventare rosso.

-          Ok,ok allora sto zitto – e accenna un sorriso.

-          Fabrizio, ascolta – dico avvicinandomi al letto – fuori ci sono anche Andrea e Biagio

-          Andrea e Biagio? E cosa ci fanno qui?

-          Biagio era tornato a cercarti al pub, mentre Andrea è stato avvisato da Luca su richiesta dei tuoi genitori.

-          Capisco. Dite che dovrei parlare con loro ora stesso?

-          Fai quello che reputi meglio – gli risponde Alberto

-          Forse è meglio che entrino, così metto le carte in tavola sin da ora.

-          Sei sicuro? – gli dico

-          Sì!

-          Come vuoi. Allora usciamo e li facciamo entrare. Chi vuoi che entri per primo.

-          Fateli entrare insieme.

-          Va bene. Allora ci vediamo domani.

-          Grazie, e scusatemi che vi ho fatto spaventare questa sera.

-          Non dirlo neppure per scherzo.

-          Alberto, Daniel… vi voglio bene

-          Pure io – diciamo io e Alberto insieme

-          Ah! Daniel con Manu come è andata?

-          Pure lui è qui fuori.

-          Davvero? Sono contento che vi siate ritrovati.

-          Anch’io… Ma ti rendi conto – gli dico baciandolo sulla guancia – che il tuo professore sta facendo la notte in bianco per te?

-          E già… allora non è poi così stronzo coem fa credere – e ridiamo tutti insieme.





Fabrizio


Quando i miei amici escono rimango qualche secondo da solo pensando a cosa potrei dire ad Andrea e a Biagio. Non mi aspettavo certo di ritrovarmeli qui.

-          Possiamo? – sento dire ad Andrea?

-          Certo

-          Amore che cosa ti hanno fatto.

-          Non ti preoccupare. Ciao Biagio, mi spiace averti costretto a passare una notte così pesante.

-          Non ti scusare, lo faccio con piacere

-          Non aspettava altro questo qua – farfuglia Andrea, mentre Biagio lo guarda in cagnesco. Da qui capisco che fra i due già non corra buon sangue. Vedendo questo, decido di parlare con loro e chiarire subito le cose come stanno.

-          Ragazzi ascoltatemi senza interrompere. Vi ho fatto entrare qui assieme per dirvi una cosa. In questo momento non ho voglia di frequentare qualcuno se non come amico. Se vi sta bene, possiamo continuare a vederci, diversamente siete liberi di fare quello che meglio vi fa stare bene.

-          Fabri’ ma io ti amo… con Matteo non c’è niente. Se stasera ero con lui è perché mi aveva chiamato per scusarsi e…

-          Andrea non c’è bisogno di giustificarti. Ho preso la mia decisione, se non ti sta bene lo capisco.

-          Non puoi chiedermi questo.

-          Fai come meglio credi.

-          Perché mi stai facendo questo?

-          Ti sbaglio non lo sto facendo per punire qualcuno, semplicemente sto cercando di ritrovare la mia stabilità. Quest’ultimo periodo è stato davvero pesante e adesso devo cercare di trovare un po’ di pace.

-          Ti capisco Fabrizio – dice pacatamente Biagio – e quindi ti starò accanto come amico, fino a quando non deciderai diversamente

-          Ti ringrazio Biagio.

-          Biagio non credere che ti lascerò carta bianca. Non ti permetterò di portarmi via Fabrizio – interviene irritato Andrea.

-          Smettetela adesso. Non sono un oggetto che potete contendevi come vi piace e pare. Per favore uscite. Ho bisogno di riposarmi adesso. Ci vediamo presto.

-          Come vuoi – dice Andrea salutandomi e uscendo infuriato dalla stanza.

-          Che carattere fumantino..

-          Biagio, il discorso vale pure per te.

-          Scusami. Allora vado. Passo domani pomeriggio a trovarti.

-          Se non puoi non ti creare problemi.

-          Nessun problema. A domani – mi dici dandomi un bacio sulla guancia sfiorando le labbra.



Qualche settimana dopo


Fabrizio


Finalmente oggi potrò uscire da casa. Non ce la facevo più a restare a casa. Tra poco verrà a prendermi Daniel per andare a prendere un aperitivo e per raccontarmi come vanno le cose fra lui e Manu e per organizzare le nostre vacanze estive. Quest’anno infatti partirò con loro, Alberto e Luca, Simone e Ale, Biagio, e naturalmente Andrea. Quest’ultimo ogni in queste ultime settimane è venuto a trovarmi tutti i giorni passando diverse ore a casa e a volte ci ha pure dormito. Questa sua vicinanza, devo confessare, che mi piaceva, mi sembrava di stare come prima. Lui è tornato quello di sempre, quell’ Andrea che c’era sempre e che ha saputo farmi innamorare e mi faceva sentire la persona più importante di questo mondo. Più volte in questi giorni gli avrei voluto dire torniamo assieme, ma ancora ho delle remore nei suoi confronti e quindi devo capire bene cosa è meglio fare. Inoltre Biagio è sempre carino con me e anche lui non si risparmia nelle attenzioni. Insomma è un bel casino e sono certo che da questo menage non è usciremo presto.

Continua…