Un mondo di notizie - settimana dal 2 al 7 Maggio 2011


 Settimana dal 2 al 7 Maggio 2011



Lunedì 2 Maggio 2011
Ha debuttato la nuova campagna Arcigay che presenta nei manifesti coppie gay che si baciano e la scritta “Civiltà: Prodotto tipico italiano”. La campagna è stata realizzata usando la campagna della sede friulana e i presidenti delle sedi locali si dicono “davvero orgogliosi che la nostra iniziativa abbia avuto un simile successo: superato lo “scandalo” locale, la civiltà friulana ha “contagiato” tutto il Paese proprio nell'anno del 150esimo anniversario della Repubblica, quasi a simboleggiare un'Italia unita anche contro le discriminazioni.”


 Martedì 3 Maggio 2011
Come era prevedibile la nuova campagna Arcigay ha fatto nascere diverse polemiche e il primo a dire la sua è proprio colui che settimana scorsa è stato il protagonista della crociata contro la campagna pubblicitaria dell’ IKEA, il sottosegretario Carlo Giovanardi che, non soddisfatto di essere stato deriso anche dalla stampa francese, è intervenuto a Radio 24 dicendo: "Un bacio pubblico tra due uomini a me infastidisce. Un episodio ostentato di questo genere in un luogo pubblico dà fastidio: questo tipo di effusioni, se ad esempio due vogliono darsi un lungo bacio in bocca, se lo diano a casa loro, evitino di farlo davanti a persone terze. Se io vedo un nudista o una nudista su una spiaggia deserta in Sardegna non mi fa nessun effetto, mentre se li vedo in spiaggia a Riccione in mezzo ai bambini e le famiglie mi provoca un fastidio immenso".


 Mercoledì 4 Maggio 2011
“Tutti i genitori di figli omosessuali sanno cosa vuol dire vedere trattati i propri ragazzi come criminali: ora scendano in piazza con noi. Mamme italiane, scendiamo in piazza per difendere i nostri figli gay che lo Stato umilia. Tutti i genitori d'Italia, che sanno cosa significa vedere il proprio figlio trattato come un criminale, si uniscano a noi”, con questo appello, la presidente dell’Agedo (associazione che riunisce i genitori di figlio omosessuali) Rita De Santis invita tutti i genitori di figli e figlie gay a fare un sit in davanti al parlamento spiegando di come ormai sia stanca di dover sentire ogni giorno certi tipi di affermazioni: "E' vergognoso che un governo insulti ragazzi e ragazze che sono l'orgoglio e il futuro del Paese. Ragazzi e ragazze che pagano le tasse, a differenza di molti di questi signori, ragazzi che lavorano, ragazzi che studiano e che sognano un'Italia migliore. Ragazzi che, a differenza del signor Giovanardi, sanno cos'è l'amore e non ne hanno paura. Io non sono una cittadina del Vaticano, per cui la Chiesa dica quello che vuole, ma lo Stato italiano ha il dovere etico e civile di non offendere i suoi cittadini, di non offendere mio figlio, né i figli d'Italia. Ė per questo che invito tutte le madri e tutti i genitori, non solo di figli gay e lesbiche, ad aiutarci a difendere i nostri ragazzi, offesi dal governo, offesi dall'opposizione, offesi dalla Chiesa. Non credo possano esistere genitori che non capiscono come ci possiamo sentire noi, che ogni giorno vediamo i nostri figli costretti a subire queste violenze e questi insulti".

L’appello è stato accolto da Paolo Patanè che ha detto la sua sulle ultime affermazioni del Giovanardi: "Se il sottosegretario è ossessionato da gay, lesbiche e trans ha un problema serio, beh, che lo affronti. In fondo siamo pari: anche noi dobbiamo sopportare la sua visibilità, che non si limita a lasciare nel privato la sua fede religiosa. Lui impari a sopportare la nostra".


 Giovedì 5 Maggio 2011
S’è concluso il Torino film festival "Da Sodoma ad Hollywood", dedicato al cinema a tematica GLBT, ed ecco chi ha vinto i premi.

Premi della giuria

Miglior lungometraggio: "Tomboy" di Celine Sciamma
Menzione speciale lungometraggio: "80 egunean" di Jon Garaño e Jose Mari Goenaga

Miglior documentario: We were here" di David Weissman
Menzione speciale documentario: "XY Anatomy of a boy"

Miglior cortometraggio: "Plan Cul"
Menzione speciale cortometraggio: I don't want to go back alone", "The colonel's outing".


Premi del pubblico

Miglior lungometraggio: "Tomboy"

Miglior documentario: "365 without 377" di Adele Tulli

Miglior cortometraggio: "I don't want to go back alone",


 Venerdì 6 Maggio 2011
Pensate sia possibile che le parole dei nostri politici contro la comunità LGBTQ possano placciare le menti di qualcuno? A quanto pare sì se si condirera che l’ondata omofoba nel nostro paese è aumentata. L’ultima notizia di intolleranza verso la comunità omosessuale, viene denunciata dalla sede milanese dell’Arcigay. Nella zona del cimitero tra Bruzzano e Bresso, negli ultimi tempi si sono verificate diverse aggressioni contro le coppie gay da parte di una banda formata da una mezza dozzina di persone, tutti giovani sui 20 anni, che scendono da un furgone bianco con bastoni di legno o di ferro, aggrediscono le coppie omosessuali, spesso distruggendo anche le loro autovetture, a volte lanciando bottiglie molotov.
Secondo quanto appreso dall'Arcigay, almeno due persone sono state ferite e quattro auto sono state distrutte solo nella settimana tra il 24 aprile e il primo maggio.
Ma a Polizia e Carabinieri non risultano denunce; solo un intervento a vuoto nella notte del 27 aprile, per un'auto danneggiata.

Signori politici prima di parlare pensate agli effetti che possano scatenare le vostre parole, vi invito a dire certe cose fra le vostre mura di casa, perché è vergognoso sentire certe cose.

 


 Sabato 7 Maggio 2011

Il Comitato Palermo pride esprime rammarico e sconcerto per il divieto del l’arcivescovo di Palermo, cardinale Romeo, indirizzato alla parrocchia di Santa Lucia, di ospitare la veglia di preghiera per le vittime dell’omofobia, organizzata sin dal 2007 da Ali d’Aquila, gruppo di cristiani omosessuali palermitani, ed inclusa quest’anno negli eventi del Palermo pride 2011.
Rivendichiamo con forza il diritto di pregare, insieme a quello di difendere e reclamare diritti e protezione giuridica per le vittime della violenza omofoba, che ogni anno, in tutto il mondo, uccide o perseguita migliaia di persone LGBT.
Invitiamo tutti i credenti di ogni confessione a partecipare alla veglia di preghiera che avrà ugualmente luogo il 12 maggio in un luogo ancora da stabilire, e tutte le persone di buona volontà, in qualunque cosa credano o non credano, a partecipare alla parata del pride del 21 maggio ed agli altri eventi del pride.

Ci chiediamo per quali ragioni cristiane la Curia di Palermo intenda proibire ai suoi fedeli una veglia di preghiera promossa da diverse comunità religiose, per ricordare le vittime di omofobia.
Ci chiediamo perché la Chiesa cattolica continui ad assumere un atteggiamento di non dialogo e di chiusura verso gli omosessuali credenti, anche in occasione di una giornata come quella mondiale contro l’omofobia.
La posizione della Curia ci addolora ma purtroppo non ci stupisce. Il documento cui ci si richiama per negare l’uso della chiesa per lo svolgimento della veglia – la dell’1 ottobre 1986, firmata dall’allora cardinale Joseph Ratzinger, e che prevede “la cura pastorale” degli omosessuali, con l’assistenza di medici e psicologi – è lo stesso in cui al punto 10 si legge che quando l’omosessualità è accettata come buona e normale non ci deve sorprendere se poi altri comportamenti irrazionali e violenti come quelli contro le persone omosessuali aumentano.
Una posizione che – di fatto – mette ambiguamente sullo stesso piano le vittime e i carnefici dell’omofobia: tutti egualmente soggetti moralmente disordinati.
Per fortuna la posizione delle gerarchie ecclesiastiche è molto diversa da quella dei singoli cattolici o di alcuni preti.