Un nuovo mondo - Cinquantatreesima Puntata


Prologo
Ci siamo siamo arrivati verso la conclusione di questa stagione di "Un nuovo mondo". Tante cose sono successe e ancora nelle prossime due puntate, che verranno pubblicate nel doppio appuntamento della settimana prossima - Mercoledì e Venerdì -, ma come vi avevo detto precedentemente, mai come adesso sarete voi a scegliere il finale. Esistono due finali e quindi dopo aver letto la puntata di oggi, ditemi nei vostri commenti come vorreste che finisca questa serie. Naturalmente non vi anticipo nulla, ma potete immaginare da voi in cosa consistano le differenze fra due finali. Adesso vi lascio e buona lettura. Buon fine settimana.
Francesco Sansone


Nelle puntate precedenti
Arriva puntuale il giorno dell’esame che va bene e alla fine Manu chiede due minuti per parlare con il ragazzo di cui è innamorato, ma l’incontro non ha l’esito desiderato. Arrivato sotto casa Fabrizio incontra Andrea che è venuto per sapere dell’esame. Dopo qualche scambio di parola i due si baciano e Andrea convince Fabrizio ad andare a casa sua per fare l’amore. Quando l’amplesso finisce, Fabrizio sente squillare il telefono di Andrea e rispondendo sente la voce di Matteo. Il ragazzo chiude la conversazione si riveste e lascia la casa e ad un certo punto si sente chiamare ed è Luca. Dopo qualche istante li raggiunge Matteo e Fabrizio gli tira un pugno. Dopo un po’ di frastuono arriva pure Andrea, allora Luca porta a casa sua il giovane amico. Quando arrivano, c’è pure Alberto che è rientrato da poco. Qui Fabrizio racconta quello che è successo. Quando torna a casa riceve una chiamata di Daniel e fissano un appuntamento per vedersi a mezzanotte. Arrivati al pub di Simone scoprono che il ragazzo si è fidanzato con Ale, l’amico di Manu che chiede a Daniel di andare dal suo amico che era rimasto a casa ad ubriacarsi  e dopo un po’ di incertezza, anche grazie alla spinta di Fabrizio, corre da lui. Intanto Fabrizio rimane al pub con Ale, Simone che gli raccontano sommariamente come si sono conosciuti e quando stanno per fare un altro giro di 4 bianchi, Fabrizio viene chiamato da un ragazzo. Si tratta di Biagio, un suo collega di università, che da tempo ha un debole per il ragazzo. I due così restano a parlare nel pub fino a quando Biagio non domanda a Fabrizio se vuole andare a fare un giro assieme. Ma per strada Fabrizio e Biagio incontrano Matteo e dopo che questi l’ho insulta, Fabrizio va via lasciando tutti in asso. Per strada chiama Alberto chiedendogli se può passarlo a prendere e essendosi sentito dire di sì, lo aspetta seduto su un gradino, qui però il ragazzo viene raggiunto da un uomo ubriaco che picchia Fabrizio derubandolo. Quando l’uomo si allontana, Fabrizio si siede sul gradino e perde i sensi. Intanto Manu, arrivato a casa di Manu, si rende conto che non c’è e leggendo un bigliettino indirizzato ad Ale in cui gli diceva che andava nella vecchia casa della madre, decide di tornale al pub per parlare con l’amico di Manu e qui scopre dalla tv cosa è successo a Fabrizio. La notizia sconvolge tutti e Daniel scappa all’ospedale insieme a Biagio che intanto era tornato al pub che chiedere informazioni sullo stesso Fabrizio.
Arrivati in ospedale raggiungono Luca e Alberto e i genitori del ragazzo che vedendolo gli chiedono se avessero avvertito Andrea. Luca si intromette dicendo che lo ha contattato lui e così Andrea dopo aver ricevuto la chiamata mentre si dirigeva a casa del suo ex, dopo essersi licenziato e avvisato Matteo di stare alla larga,  corre in ospedale.



Cinquantatreesima Puntata
Adesso

Daniel

 
-          Ma quanto ci vuole per avere delle informazioni - domando preoccupato ad Alberto, il quale, cercando di nasconderci la sua agitazione, mi invita alla calma.


-          Io vado a prendere un caffè? – dice timidamente Biagio – Qualcuno ne vuole? Credo che possa fare bene in queste circostanze.


-          Sei gentilissimo…


-          Biagio, signore.


-          Non volermene Biagio se non ricordo il tuo nome


-          Non si preoccupi, capisco benissimo il suo stato d’animo.


-          Noi non ci siamo mai conosciuti, vero?


-          Sì, è così.


-          Da quanto sei amico di Fabrizio? 


-          Siamo colleghi di università. – risponde con una certa titubanza.

-          Capisco. Mi spiace che ci si debba conoscere in questa occasione.


-          Già! Allora le posso portare un caffè? 


-          Oh, sì! Te ne sono grato e per favore portane uno anche a mia moglie

-          Certo


-          Aspetta, ti do i soldi


-          Non lo dica neppure per scherzo.


-          Ma…


-          Niente ma.


-          Grazie allora.


-          E voi – dice rivolgendosi a me, Alberto e Luca – ne volete?


-          Sì – rispondo – Vengo con te, ti do una mano.


-          Grazie


-           Luca, come sta Fabrizio? – chiede Andrea arrivando di corsa e palesemente scosso.


-          Ancora è sotto i ferri.


-          Ma come è successo?


-          Andrea, sei arrivato? – dice la madre di Fabrizio alzandosi. Da quando siamo arrivati non ha mosso ciglio e tanto meno ha detto una parola, ma vedendolo s’è liberata come una mamma fa quando vede un figlio. Infondo i genitori di Fabrizio lo hanno sempre visto come tale e quindi è normale che la prima persona di cui hanno chiesto informazione, dopo essersi sincerati sullo stato del figlio, sia lui – Vieni, abbracciami. Dobbiamo essere, forti. Il nostro Fabrizio è forte e anche questa volta ce lo dimostrerà.


-          Io…


-          Non piangere piccolo, vedrai che tutto andrà bene. Vieni, siediti accanto a me. 


-          Andrea.


-          Oh, ciao Daniel, che ci fai qua?


-          Fabrizio è mio amico e non ho potuto evitare di venire.


-          Sì, hai ragione.


-          Ascolta – dico con un tono duro che Andrea riceve spalancando gli occhi – io e Biagio andiamo a prendere i caffè per tutti, tu lo vuoi?


-          No, grazie, adesso no. Magari più tardi.


-          Come vuoi – e insieme a Biagio ci dirigiamo ai distributori disposti all’ingresso dell’ospedale. - Biagio ora che ti guardo bene mi sembra di ricordarmi di te. Tu seguivi il corso di Zito, vero?


-          Sì. 


-          E perché non ci hai mai parlato? Io ad essere sincero pensavo ti stessimo sul cazzo.


-          No, anzi, tutt’altro. Dalla prima volta che ho visto Fabrizio, non sono riuscito a toglierlo dalla testa e quando vi incontravo, mi imbarazzavo e preferivo evitarvi anche se poi mi sedevo sempre vicino voi.


-          Adesso è chiaro. Tieni questi due intanto –  dico passandogli i primi caffè.


-          Daniel? – è Andrea che intanto ci ha raggiunti


-          Dimmi.


-          Non sapevo che tu e Fabrizio aveste ripreso a vedervi. 


-          Siamo colleghi di università e questo ci ha permesso di riavvicinarci come una volta. Fabrizio voleva dirtelo, però… Beh, la storia la conosci.


-          Purtroppo sì.


-          Come hai potuto fargli questo?


-          Beh, forse è meglio che io vi lasci soli – dice con discrezione Biagio


-          No aspetta – lo ferma Andrea – Ti volevo chiedere scusa per come mi sono rivolto di fronte al wine bar. Ti ho trattato male perché ero incazzato con Matteo come hai potuto vedere. 


-          Non ti preoccupare. 


-          Anche tu sei un nuovo amico di università di Fabrizio?


-          Non esattamente.


-          Cioè?


-          Io non sono un amico di Fabrizio e tanto meno lo voglio diventare. A me lui piace e farò di tutto per conquistarlo.


-          Senti amico.


-          Non sono neppure un tuo amico, quindi evita questi termini da telefilm americani


-          Come siamo spiritosi. Ti dico solo una cosa – e intanto si avvicina a Biagio con il dito alzato posizionato a un palmo dal viso – io e Fabrizio ancora non siamo destinati a perderci e non mi fermerò né di fronte a te né a nessun altro, per tornare con lui. Hai capito?


-          Non mi spaventi, sai?  Non mi spaventano i coglioncelli come te. Ne ho incontrati tanti nella mia vita e non mi sono mai fatto intimorire e di certo tu non sarai il primo – risponde a tono Biagio avvicinandosi a Andrea, facendo modo che il dito dell’altro tocchi il suo viso.


-          Ragazzi, smettetela. Non mi sembra sia il caso di fare queste cose proprio adesso. Calmatevi.


-          Sì, hai ragione. Io torno da Fabrizio, voi continuate a fare le vecchie comari – dice andandosene Andrea


-          Quando fai così, mi stai sui coglioni. – ma non mi risponde.


-          Daniel come sta Fabrizio?


-          Lo stanno ancora operando Simone, ma Ale  non c’è?


-          Sta posteggiando


-          Se vuoi lo aspetto io, intanto tu raggiungi gli altri.


-          Ti accompagno io – si offre Biagio.


-          Ok, grazie. Fate presto, mi raccomando.


-          Non appena arriva, scendiamo – penso che però non abbia sentito queste ultime mie parole. 


 Vado verso l’entrata per aspettare Ale e intanto mi accendo la sigaretta. 


-          Dove diavolo è l’accendino?


-          Eccolo.


-          Graz… Manu, sei qui? – e mi butto sul suo collo – Grazie per esser venuto.


-          Sono qua perché so che avevi bisogno di me e questa volta non potevo non starti vicino.


-          Ti amo Manu, ti amo. 


-          Anch’io mio piccolo 4 bianchi


-          Non prendermi in giro.


-          Non lo faccio, per niente – e senza nemmeno finire di dirlo, mi dà un bacio veloce ma delicato per farmi capire che da questo momento lui per me ci sarà sempre


-          Ehm ehm non per rovinare questo momento alla Jane Austen, però ci sarei pure io.


-          Scusa Ale. Grazie anche a te per tutto quello che hai fatto, non potrò scodarmelo


-          Non ringraziarmi è così che doveva andare. Adesso andiamo da Fabrizio. Avrete tempo dopo per chiarirvi.


-          Sì. – rispondiamo in contemporanea io e Manu


-          Oddio, già parlate in sincrono. La cosa è più grave di quanto pensassi. Dai andiamo.


Arrivati da tutti gli altri, vedo una scena che non avrei mai voluto vedere e sentito suoni che mi gelano il sangue.


-          Allora è tutto finito?


-          Sì, tutto è finito – risponde Andrea alzando lo sguardo lacrimante mentre abbracciava la madre di Fabrizio, che piangeva come mai visto fare prima ad anima viva.
Continua…

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