Un mondo di notizie - settimana dal 24 al 30 Aprile 2011

Prologo
Di certo la settimana che si è appena conclusa è stata segnata, per quel che riguarda la "cronaca gay", dalla polemica intorno alla campagna pubblicitaria dell'IKEA, pertanto 3/4 di questo spazio, oggi sarà dedicato proprio alla questo argomento, permettendovi di farvi conoscere tutte le affermazioni dei politici, sia di destra che di sinistra, in merito alla questione. Insomma oggi avrete modo di sconcertarvi abbondantemente.
Buon inizio settimana
Francesco Sansone
 Settimana dal 24 al 30 Aprile 2011




 Domenica 24 Aprile 2011
La domenica pasquale s’è aperta per la comunità gay con delle affermazioni che hanno lasciato allibiti tutti quanti. “Contrasta a gamba tesa contro la nostra Costituzione, offensivo, di cattivo gusto. L’Ikea è libera di rivolgersi a chi vuole e di rivolgere i propri messaggi a chi ritiene opportuno. Ma quel termine ‘Famiglie’ è in aperto contrasto con la nostra legge fondamentale che dice che la famiglia è una società naturale fondata sul matrimonio, in polemica contro la famiglia tradizionale, datata e retrograda”, sono state le parole con cui il sottosegretario alla famiglia Carlo Giovanardi ha augurato "Buona Pasqua!" agli italiani.

Le sue parole nascono come reazione alla nuova campagna pubblicitaria dell’IKEA, che mostra una coppia di uomini gay mano nella mano e la scritta “Siamo aperti a tutte le famiglie”. Naturalmente le reazioni a queste parole non si sono fatte attendere ed hanno tenuto banco per tutta la settimana.



 Lunedì 25 Aprile 2011
Considerando che i nostri politici non si risparmiano nel fare commenti privi di ogni logica, non può stupire che ancora una volta in Italia ci si trova di fronte ad un caso di violenza ai danni di due ragazzi gay.
Siamo a Pavia e vittime di scritte sui banchi, telefonate anonime e naturalmente le solite e stupide battute pesanti da parte dei compagni di classe, sono due ragazzi che frequentano il liceo Foscolo. Tuttavia dopo mesi e mesi di soprusi i due ragazzi non ne hanno potuto più e si sono rivolti alla sede Arcigay della loro città tramite una lettera scritta da uno dei giovani. A raccontare la vicenda è Giuseppe Polizzi, uno dei fondatori della sede di Pavia che dice: “Non ne hanno parlato con nessuno perché si sarebbero dichiarati c'è la paura di essere giudicati. Noi abbiamo messo a disposizione lo psicologo dell'associazione, perché i due ragazzi non sono dichiarati in casa”. Polizzi poi ha letto alcuni pezzi della lettera: “Inizialmente si trattava di scritte a matita sui banchi, che miravano ad offendere e stigmatizzare per un orientamento sessuale ritenuto sbagliato, deviato”.

La cosa più assurda tuttavia sono le telefonate anonime che i due ragazzi ricevevano. I compagni di classe, infatti, spacciandosi per membri dell’Arcigay di Milano, chiamavano per spingerli a dichiararsi in maniera da poterli deridere apertamente. Dopo aver ricevuto la lettera, l’Arcigay s’è messa all’opera andando all’istituto e tenendo un incontro. Adesso, a distanza di mesi, Polizzi afferma che grazie a questi incontri le cose si sono messe in movimento e in molti scrivono per segnalare casi di bullismo omofobo e chiedere un sostegno.

Giovanardi questo non va contro la Costituzione?



 Martedì 26 Aprile 2011
Per la prima volta anche a Mosca si terrà un Gay Pride. Il comune infatti ha dato l’autorizzazione affinché a fine maggio la comunità LGBTQ possa sfilare nelle strade della capitale russa. Ad annunciare la notizia è stato l’organizzatore dell’evento Nikolai Alexeiev che dice: "Dopo cinque anni di lotta abbiamo ottenuto l’autorizzazione dal sindaco per organizzare un Gay Pride il 28 maggio prossimo".

 Mercoledì 27 Marzo 2011
Si ritorna a parlare della pubblicità IKEA e lo si fa per un nuovo sconcerto dato, questa volta, dalle affermazioni di un altro politico, il sindaco leghista di Treviso, Gian Paolo Gobbo, che ha così parlato: “Il problema non è quello dei manifesti dell’Ikea, non è fine a se stesso. Il problema è quando c’è l’esasperazione e ci si mette nelle piazze e nei giardinetti: si tratta di decoro pubblico. Io multerei due uomini che si baciano in un parco della mia città. Certe cose si facciano in situazione private”. A queste perle di civiltà, risponde il responsabile per il Veneto dell Italia dei Diritti: “Ogni coppia deve godere degli stessi diritti, a prescindere se sia eterosessuale o meno. Le parole del sindaco sono fuorvianti” .

Tuttavia se le affermazioni di Giovanardi e di Gobbo non fossero sufficienti, ci pensa Buttiglione ad aggiungere altra legna al fuoco.

Il presidente dell’UDC Rocco Buttiglione,  ha infatti detto, intervenendo a La zanzara su Radio 24, che esistono “le famiglie tradizionali che fanno crescere i bambini e li educano. Questi quando sono grandi pagano tasse e contributi anche per le pensioni e l’assistenza sanitaria di quelli che i bambini non li hanno avuti, e che hanno avuto invece molti soldi in più durante la vita. Sennò da dove pensiamo che si prendano i soldi per pagare le pensioni ai gay?” a rispondere al presidente dell’UDC ci pensa Franco Grillini che ha bollato le parole del collega “una stupidaggine. Come tutti sanno, infatti, chiunque abbia un lavoro contribuisce al sistema previdenziale generale. Compresi quindi gli omosessuali. Fa sorridere che Buttiglione parli delle famiglie eterosessuali, dimenticandosi delle centinaia di migliaia di omosessuali con figli”.

Ne volete di più? Eccole!

Questa volta a parlare sulla pubblicità IKEA e un onorevole del PD, Giorgio Merlo, che ha DELIBERAMENTE SPUTATO NEL PIATTO DOVE HA MANGIATO, MANGIA E CONTINUERÁ A MANGIARE NEI MOMENTI DI ELEZIONI. Merlo ha dato pienamente ragione a Giovanardi e alle sue affermazioni in merito alla pubblicità: "Un conto è denunciare il fallimento del Governo sulle politiche per la famiglia e per l’infanzia. E’ appena sufficiente ricordare il pesante taglio deciso dal Governo Berlusconi a favore delle famiglie italiane. Altra cosa, invece, è ricordare e custodire il valore costituzionale della famiglia. Su questo terreno il sottosegretario Giovanardi ha ragione. Senza se e senza ma. E il messaggio pubblicitario dell’IKEA va denunciato. Almeno per chi crede nel valore costituzionale della famiglia".

Ora, come ho più spesso detto, se dai politici di destra uno certe affermazioni se le può aspettare, da quelli di sinistra no, perché, ripeto, in momenti di elezioni, per il PD noi gay diventiamo una fetta considerevole del loro elettorato, anche se ogni volta veniamo illusi solamente da promesse che non diventano mai fatti. Tuttavia la collega di schieramento, Anna Paola Concia, dalla sua pagina Facebook, prende le distanze dalle affermazioni di Merlo: “Carissimi a proposito delle affermazioni dell’on. Giorgio Merlo in difesa di Giovanardi voglio dire che non solo sono sbagliate ma raccontano una idea di società che combatto quotidianamente. Sono affermazioni che non rappresentano il PD. Nel PD siamo in tantissimi a dire il contrario di quello che Merlo dice e siamo la stragrande maggioranza. Sostenete noi, come avete fatto in questi giorni!”

Però mi chiedo, è mai possibile che nel PD ogni volta che si parla della comunità LGBTQ, dobbiamo assistere a tutto questo? Prima si fanno affermazioni che vanno contro a ciò che, in teoria, si sostiene e poi si corre ai ripari. Merlo infatti si dice allibito dalle polemiche nate dalle sue affermazioni, figlie solo della sua formazione cattolica e prive di arretramento integralista, e ci tiene a ribadire che è “ stato sempre convinto a fianco di Rosi Bindi sul progetto Dico e sulle varie forme di convivenza”, tuttavia, “sul piano strettamente personale, faccio il tifo per la famiglia tradizionale come lo faccio per il Torino Calcio. Sono e resto per il riconoscimento giuridico di tutte le varie forme di unione. Questo è il mio pensiero e non mi sono sentito per nulla toccato dalla pubblicità Ikea che può fare come vuole".



 Giovedì 28 Aprile 2011
E continuano le affermazioni contro lo spot IKEA e questa volta a parlare è l’ex PD, ora centrista UDC, Paola Binetti che ci tiene a dire durante la trasmissione Due Ore del Secolo su Radio 19: “Lo spot dell’Ikea è uno spot provocatorio perché sovverte il valore famiglia. Lo spazio dell’Ikea potrebbe meritare il massimo rispetto, se non mettesse in discussione il termine famiglia che per noi attualmente è rappresentato dall’unione come la racconta la nostra Costituzione e cioè quella di un uomo e una donna che formano una famiglia e possibilmente mettono al mondo dei figli. E’ uno spot provocatorio perché sovverte il valore famiglia, sicuramente può mettere in evidenza un valore di solidarietà, di amicizia, anche un valore di altri affetti ma non è certamente questo quello che rappresenta il valore famiglia. Sicuramente c’è una grande evoluzione nel sistema sociale e stanno sorgendo diversi stili di convivenza, su cui c’è il massimo rispetto da parte di tutti, ma per ridurre il livello della confusione sarebbe meglio chiamare le cose con il loro nome. Per antonomasia in Italia il simbolo della famiglia è formato da un padre, una madre e un bambino".



 Venerdì 29 Aprile 2011
A proposito di quello che dicevo poco fa, ecco che dopo le dichiarazioni di Merlo, prima rinnegate da molti PD e poi in qualche modo rettificate dallo stesso onorevole, ecco che il PD torna a sostenere la comunità LGBTQ, mediante un comunicato stampa: "Il Partito Democratico sostiene Europride 2011, manifestazione europea per i diritti e l'uguaglianza delle persone 'lgbt' che si terrà a Roma nel mese di giugno 2011. Il valore dell' uguaglianza sostanziale tra tutti i cittadini affermato solennemente dalla Carta Costituzionale, e la rimozione di ogni discriminazione incluse quelle basate sull'orientamento sessuale e sull'identità di genere, sono parte integrante del patrimonio e dei valori del nostro partito e dei partiti socialisti e democratici europei. […]L'Italia sconta peraltro un grave ritardo legislativo nei confronti dei cittadini 'lgbt' e recentemente la Corte Costituzionale ha sottolineato che al Parlamento spetta legiferare sulle unioni omosessuali. Il Partito Democratico è impegnato, in Parlamento e nelle sedi di partito, a favorire la conoscenza di un fenomeno sociale di crescente rilevanza e a individuare soluzioni legislative tali da assicurare a tutti i cittadini, anche in Italia, diritti che sono ormai patrimonio consolidato della civiltà giuridica del nostro continente".
Da qui all’ 11 Giungo manca ancora un mese, chissà quante altre contraddizioni dovremmo sentire sia da chi non ci sostiene sia da chi nella teoria dice di essere dalla nostra parte.


 Sabato 30 Aprile 2011
E dopo un’intera settimana passata a leggere le polemiche nate dalla pubblicità IKEA, oggi c’è in diverse città italiane, nei centri commerciali Ikea, c’è stato il cosiddetto flash-mob per difendere a denti stretti il diritto degli omosessuali ad avere una famiglia (di cui domani vi mostrerò le immagini  all'interno della rubrica I Corti presentano I Documentari de Il mondo espanso del cinema gay), mentre un’altra catena di negozi di prodotit alimentarli di qualità del made in Italy, la Eataly, si dice aperta a tutte le famiglie e lo fa con uno spot che presenta due donne che si tengono per mano e la scritta “Anche noi di Eataly siamo aperti a tutte le famiglie” e coem era prevedibile, le polemiche sono tornate a riaccendersi, ammesso chesi fossero placate. Giovanardi tuona: “Ikea e Eataly discriminano la vera famiglia”, mentre per Nichi Vendola questa è la miglior risposta ai pregiudizi. Insomma una nuova settimana è appena terminata, ma qualcosa mi fa pensare che siamo all’inizio di un nuovo e lungo sette giorni di polemiche.