Un mondo di notizie - Rassegna stampa gay dal 16 al 21 Maggio 2011


 Settimana dal 16 al 21 Maggio 2011



 Lunedì 16 Maggio 2011
I politici appartenenti alle schiere del PDL e dell’UDC sembra proprio non abbiano altri interessi se non quello di sparare sentenze e fare affermazioni sul mondo GLBT. Dopo le affermazioni di Giovanardi legate alla pubblicità IKEA, gli esponenti della destra e del centro adesso si scagliano contro l’Europride dell’11 Giugno 2011 che si terrà a Roma. Il PDL infatti ha espresso la volontà di bloccare la manifestazione e tutti gli eventi che dal 1° Giugno saranno legate all’evento.

Benché non ci sia un reale motivo contro cui scagliarsi, gli oppositori hanno indotto come cause utili per annullare l’evento il possibile rovino del manto stradale e dei servizi di pubblica utilità. I consiglieri Augusto Caratelli, Fabrizio Sequi e Marco Veloccia hanno dichiarato: “Non tutti sanno infatti che tre mesi fa all’interno del giardino di piazza Vittorio sono stati spesi 40.000 euro da parte di Roma Capitale e di tutta la comunità cittadina per riparare i danni procurati dalle precedenti manifestazioni, come buche, rotture di lastre di marmo, manto erboso rovinato, staccionate divelte, panchine rotte ecc. da parte di furgoni e camion che, fregandosene del rispetto del bene comune, hanno parcheggiato i loro autocarri all’interno del giardino.”

Quindi il principale motivo sarebbe quello di tutelare l’ambiente, ma perché questi discorsi non vengono fatti quando si organizzano i Family day? Se si considera che la nostra Capitale è stata scelta perché l’Italia è uno dei pochi paesi europei privi di leggi a tutela della comunità omosessuale e di riconoscimenti di coppie di fatto, questa motivazione rende bene l’idea di come tale scelta non sia stata errata.



 Martedì 17 Maggio 2011
Mentre in tutto il mondo si festeggia la giornata contro l’omofobia, nel nostro paese avviene quello che in questo giorno, oltre che durante tutto l’anno, si cerca di condannare ed eliminare, ossia una violenza omofoba ai danni di un ragazzo della Bocconi di Milano.

Il ragazzo, membro dell’associazione che promuove il rispetto di ogni forma di diversità, la Bocconi Equal Students (B.E.St), è stato aggredito verbalmente da alcuni colleghi di università che erano stati richiamati dal giovane perché avevano staccato dei poster appesi dall’associazione che promovevano la Giornata Internazionale contro l’Omofobia. Infastiditi da ciò, questi hanno iniziato a chiamarlo Frocio e Ricchione, di fronte agli altri ragazzi presenti nell’ateneo che hanno assistito alla scena in totale indifferenza. Il ragazzo ha denunciato subito l’accaduto, mentre il rettore della Bocconi, Guido Tabellini, e il consigliere delegato Bruno Pavesi, hanno espresso il loro sostegno al giovane studente tramite un comunicato in cui si legge: “Crediamo che all’interno della nostra comunità sia necessario riflettere su questi comportamenti di intolleranza. Vogliamo ricordare a tutti che far parte della comunità bocconiana significa innanzitutto condividerne i valori, a partire da quelli di libertà d’espressione, valorizzazione della diversità, etica e solidarietà”.



 Mercoledì 18 Maggio 2011
"Dal mio ritorno in Patria ho potuto notare quanto il mio orientamento sessuale costituisca per me e la mia famiglia un impedimento assai più concreto di quanto questo fosse negli altri Paesi in cui ho vissuto. Soltanto qui io e Federico siamo considerati due estranei, soltanto qui espressioni di esclusione, pronunziate anche da personalità pubbliche, sembrano non essere colpite da nessuno stigma sociale. L'omofobia sembra essere in Italia un dato universalmente accettato". – Queste le parole presenti nella lettera scritta dal vicepresidente del PD, Ivan Scalfarotto, indirizzata al presidente della Repubblica italiana, Giorni Napolitano, in occasione della Giornata mondiale contro l’omofobia e pubblicata dal quotidiano Il Corriere della sera. Inoltre Scafati si sofferma anche sulla polemica fatta nascere dal sottosegretario Giovanardi per via della campagna IKEA dicendo: "Dove mai si è visto un governo che mette a rischio la relazione con un investitore estero che garantisce stipendi a centinaia di famiglie pur di affermare l'intolleranza verso un particolare gruppo di suoi stessi cittadini?".

La risposta del Presidente non s’è fatta aspettare e oggi, un giorno dopo la pubblicazione della lettera, s’è così espresso: "Atti e affermazioni di carattere discriminatorio" (verso gli omosessuali) "possono anche portare un danno all'immagine dell'Italia, con effetti negativi anche sulla propensione delle imprese straniere ad investire nel nostro paese. Tali comportamenti infatti offendono convinzioni e valori ormai consolidati in tutte le democrazie mature e largamente condivisi".

Ma neppure il tempo di leggere queste parole che arriva la notizia che la commissione di Giustizia alla Camera ha respinto, con 26 voti contrari e 17 favorevoli, la proposta di legge sull’omofobia presentata dalla relatrice l’On. Paola Concia del PD.

Il testo tuttavia ha ancora una possibilità per passare. Lunedì 23 Maggio infatti, arriverà alla Camera come provvedimento in quota opposizione. Naturalmente le reazioni a questo risultato non sono mancate. Il ministro per le pari opportunità, Mara Carfagna, ha detto: "Il Popolo della libertà, col voto di oggi in commissione, ha perso un'occasione. Il testo infatti non prevedeva il reato di omofobia, ma introduceva aggravanti per i reati commessi a scopo discriminatorio; una norma di stampo europeo. Voterò a favore del provvedimento non appena arriverà in aula”.

Nichi Vendola invece ha detto: "Il voto di oggi in commissione a Montecitorio è un segno di incultura e di inciviltà che trattiene il nostro Paese in una dimensione pre - moderna nella quale non sono previsti diritti di cittadinanza per i cittadini con un diverso orientamento sessuale. E ' anche il triste segno che trattiene l'Italia in una dimensione in cui non è possibile neppure bandire quella violenza omofoba che talvolta appare legittimata persino da comportamenti e da parole diseducative che incredibilmente circolano negli ambienti istituzionali.



L’europarlamentare del PD Debora Serracchiani ha commentato la decisione della commissione affermando: ''Ė confermato che a Pdl e Lega non interessa arginare le continue aggressioni e gli insulti contro le persone omosessuali. Ė sconfortante che all'indomani del giorno dedicato alla lotta contro l'omofobia, nonostante il richiamo alto e ineccepibile del Presidente della Repubblica, Napolitano, il Pdl e la Lega non abbiano sentito l'esigenza morale e civile, prima ancora che politica, di dare una risposta alla violenza e alla discriminazione di genere".

 


 Giovedì 19 Maggio 2011
E dopo il risultato di ieri, questa mattina la relatrice della legge sull’omofobia, Anna Paola Concia, si è dimessa, lasciando la questione in mano ad Enrico Costa del PDL. Tuttavia la Concia ha fatto sapere che "quando il 23 maggio la discussione si sposterà nell'aula di Montecitorio, tornerò a presentare il mio emendamento, come relatrice di minoranza". Inoltre la deputata del PD ha detto: "Vari parlamentari del PDL mi hanno già detto che voteranno a favore. E' un ulteriore gesto di apertura, dopo quasi mille giorni di discussioni e confronti, ho cercato di recepire le loro istanze e i loro commenti, laddove in pratica sostengono che il testo avrebbe dovuto tutelare anche altre categorie di persone", ma il trattato di Lisbona protegge anche disabili e anziani, oltre agli omosessuali, introducendo un'apposita aggravante. "Presentando il cosiddetto Concia-tris – continua la deputata PD - avevo anche invitato Pd e PDL a ritirare ogni emendamento. Volevo davvero cercare di trovare un testo condiviso, che recepisse la normativa europea. Avevo offerto al PDL di astenersi, e di arrivare alla Camera con questo testo. Ma non c'è stato niente da fare. Andremo in aula col testo Soro, ma io presenterò il mio emendamento, questa sorta di Concia-tris che lo amplia e lo migliora, estendendo le tutele giuridiche anche ad anziani e disabili. Ci ho messo tutta l'energia positiva che ci potevo mettere. Mi sono spesa in prima persona, e ho avuto l'appoggio del partito, che mi è stato al fianco. La mia battaglia continua, per me e per tutto il PD.”

Speriamo quindi che Lunedì sia la volta buona.



 Venerdì 20 maggio 2011
“Le perversioni vanno curate non manifestate”. Questo il contenuto presente nello striscione esposto al Cineteatro Italia di Macerata da un gruppo di militanti di Forza Nuova, poche ore prima dell'inaugurazione de L'altro sguardo la rassegna cinematografica dedicata al mondo omosessuale.

Tommaso Golini, responsabile provinciale del movimento di ultradestra, ha sostento quanto “è grave che il Comune finanzi con i soldi pubblici iniziative di questo genere dedicate alla scuola. Attraverso questa rassegna si vuole far passare l'omosessualità come la normalità, cambiando le regole che da sempre hanno caratterizzato la nostra civiltà”.

Il primo appuntamento della manifestazione infatti era indirizzata ai ragazzi delle scuole superiori, in quanto la rassegna cinematografica ha proposto film, cortometraggi e documentari incentrati su tematiche sociali e di costume.


 Sabato 21 Maggio 2011
Inizia ufficialmente oggi il mese dedicato all’orgoglio gay. In molte città italiane infatti da oggi fino a giugno, quando ci sarà l’Europride a Roma (se ci sarà), sono stati organizzati diversi gay pride. I primi a scendere in strada sono Palermo e Torino che, come l’anno scorso, sfilano in contemporanea per la difesa dei diritti gay che mai come quest’anno hanno bisogno di essere sostenti affinché chi governa il nostro paese capisca che non si tratta di un capriccio, ma di una necessità per rendere uguali i cittadini che, indipendentemente dai gusti sessuali, hanno gli stessi doveri.

Madrina del pride di Palermo è stata per la seconda volta conseguiva Vladimir Luxuria.

Dato che per motivi che ben sapete non sono potuto andare al pride della mia città natale, aspetterò che mi si fornisca il materiale da una mia amica che, pur essendo eterosessuale, ha voluto partecipare al corteo per sostenere la causa gay e dimostrare che ai gay pride non vanno solo i gay, ma anche tutte le persone intelligenti che capiscono quanto sia fondamentale la parità di diritti.

Rassegna stampa a cura di Francesco Sansone