Un nuovo mondo - Quarantasettesima Puntata

Prologo
Come vi avevo anticipato,  questa settimana  ci sarà un doppio appuntamento con "Un nuovo mondo"; il primo è oggi, mentre il secondo sarà come sempre venerdì. Non mi resta che lasciarvi a questa nuova puntata e salutarvi.
Francesco Sansone


Nelle puntate precedenti

Sono passati diversi mesi dalla sera in cui Andrea ha confessato di aver tradito Fabrizio, ma quest’ultimo non riesce a dimenticarlo, lo ama ancora. Intanto ha deciso di dedicarsi completamente al primo esame all’università. L’esame in questione è quello di Psicologia della salute, la materia insegnata da Manu che continua ad essere il principale motivo del malessere di Daniel.

Fabrizio incontra Simone e quest’ultimo lo invita a passare la sera dal suo pub e dopo un po’ di titubanza, accetta. Qui Simone risulta essere un po’ pesante nell’atteggiamento, tanto da spingere Fabrizio ad andarsene, ma bloccato da Simone scoppia tirando fuori tutto il suo dolore.

Arriva puntuale il giorno dell’esame che va bene e alla fine Manu chiede due minuti per parlare con il ragazzo di cui è innamorato, ma l’incontro non ha l’esito desiderato. Uscito dall’aula, Daniel confessa a Fabrizio di voler partire il più presto possibile per qualche giorno, l’amico capisce il suo volere e lo appoggia. Arrivato sotto casa i due si salutano e quando Fabrizio sta per entrare nel portone si sente chiamare, è Andrea che è venuto per sapere come è andato l’esame. Dopo qualche scambio di parola i due si baciano e Andrea convince Fabrizio ad andare a casa sua per fare l’amore. Quando l’amplesso finisce, Fabrizio sente squillare il telefono di Andrea e rispondendo sente la voce di Matteo. Il ragazzo chiude la conversazione si riveste e lascia la casa. Per strada prova a chiamare Alberto e Daniel ma nessuno risponde, ad un certo punto si sente chiamare ed è Luca. Dopo qualche istante li raggiunge Matteo e Fabrizio gli tira un pugno. Dopo un po’ di frastuono arriva pure Andrea, allora Luca porta a casa sua il giovane amico. Quando arrivano, c’è pure Alberto che è rientrato da poco. Qui Fabrizio racconta quello che è successo. Quando torna a casa riceve una chiamata di Daniel e fissano un appuntamento per vedersi a mezzanotte. Arrivati al pub di Simone scoprono che il ragazzo si è fidanzato con Ale, l’amico di Manu che chiede a Daniel di andare dal suo amico che era rimasto a casa ad ubriacarsi e dopo un po’ di incertezza, anche grazie alla spinta di Fabrizio, corre da lui. Intanto Fabrizio rimane al pub con Ale, Simone e Pedro

- Comunque ora mi dovete raccontare bene come vi siete conosciuti.

- Pedro! Prepara un 4 bianchi per noi 4.

- Claro capo, claro!






Quarantasettesima Puntata

Fabrizio

 

- Grazie Pedro

- De nada Fabricio… dime, qué haces dopo?

- Toglietelo dalla testa amico... non vado a letto con chi ha scopato con i miei amici

- Incassa questo Don Giovanni

- Vale, vale…

- Però niente di personale Pedro.

- Tranquillo chico. Vado al bar, hay gente

- Vai vai. Lo hai distrutto, lo sai?

- Non ci credo, fra qualche secondo non si ricorderà più di me.

- Questo è vero!

- Comunque non pensavo fossi così fermo nelle tue posizioni – mi dice Ale

- Avrò ancora 18 anni, ma so cosa voglio e cosa no.

- Non mi stupisce che oggi hai preso quel 30 e lode.

- Hai preso 30 e lode, e non mi dici nulla?

- Eheheh… non c’è stata l’occasione. Allora beviamo per festeggiare. Un altro giro di 4 bianchi?

- Sta diventando un tormentone ‘sto drink. Tuttavia ci sto! 4 bianchi sia. Bene, adesso bando alla ciance e raccontatemi tutto. Voglio sapere nel dettaglio come vi siete conosciuti.

- Che dobbiamo dire… ci siamo visti... ci siamo piaciuti e dopo un po’ abbiamo fissato un appuntamento e… da cosa nasce cosa… e oggi siamo qui.

- Tutti qui?

- E cosa ti aspettavi?

- Non so… dei dettagli, un racconto più dettagliato… insomma una storia…

- Ma noi siamo soli figuranti, magari quando diventeremo protagonisti di uno spin off, saprai tutto nel dettaglio

- Che vuoi dire Simone?

- Niente, niente… Dai beviamo.

- Sì, che è meglio! – e abbiamo buttato giù il drink in un solo fiato. – Cazzo, se continui a farmi bere così, non ci arrivo alla prossima stagione.

- Esagerato.. Non lamentarti sempre ometto.

- Ma io non mi lamento mai, anzi…

- Scusa, sei Fabrizio? – Quando sento questa frase mi giro per vedere chi sia.

- Sì, tu chi sei? Ci conosciamo?

- Sì… no… insomma… siamo colleghi di università, ma non ci siamo mai presentati. – Quando vedo il ragazzo dai capelli rasati e dagli occhi neri che ha pronunciato quelle parole, cerco di fare mente locale per ricordarmi di lui, ma non riesco, eppure è un ragazzo che si fa notare e anche tanto e almeno che all’uni nasconda questo corpo scolpito con abiti più larghi, non riesco a non capacitarmi del fatto che non lo ho mai notato.

- Scusami, ma non mi ricordo di te…

- Sì, lo immagino…

- E perché?

- Ehm ragazzi scuatemi io e Ale andiamo un attimo di là. Fabrizio tu resta qua a parlare con…

- Biagio! Mi chiamo Biagio

- Bene, Fabrizio tu resta qui con Biagio. Pedro porta due birre ai ragazzi..

- Ma veramente, io…

- Non preoccuparti Biagio, offre la casa

- Ma…

- Niente ma, sei mio ospite.

- Allora, grazie mille

- Non dirlo neppure per scherzo. Ale andiamo?

- Sì – e alzandosi il ragazzo di Simone si avvicina a me dicendomi – Credo che sia arrivato il momento di buttarsi il passato alle spalle, non credi?

- Cosa?

- Hai capito bene. – E dicendolo si alza raggiungendo Simone che è già al bancone con Pedro.

- Scusami, non volevo disturbarti.

- No, no, tranquillo…

- Era da un po’ che volevo parlarti, ma non ho mai avuto il coraggio. Ogni volta che ti vedevo in aula o per i corridoi dell’università, non riuscivo ad avvicinarti.

- E perché?

- Ecco le vostre birre

- Grazie Ale.

- Prego - e mi sorride.

- Dunque… Biagio, giusto?

- Sì

- Dicevamo?

- Che ogni volta che volevo avvicinarti non ci riuscivo

- Ah sì! E spiegami perché?

- Perché mi imbarazzavo e questa sera se non avessi una dose di alcool in corpo non so se ci sarei riuscito.

- Quanto hai bevuto?

- Non tanto da dimenticarmi di te domani e quel tanto che basta per trovare il coraggio e presentarmi.

- Capisco.

- Sei in imbarazzo?

- Beh… un po’

- Non volevo…

- No, no… non è colpa tua. Il fatto è che non sono abituato ad essere adescato da un ragazzo.

- Oh ho capito, non sei gay. Scusami pensavo che…

- No, no. Non hai capito. Io sono gay, ma il fatto è che è la prima volta che un ragazzo mi… come dire… adesca.

- Strano. Bello come sei, mi sembra impossibile

- Ti ringrazio, ma devi sapere che ho chiuso da poco la storia con il mio ragazzo che è stato per tanti anni il mio migliore amico e ancora adesso non posso dire di averlo dimenticato se pensi che ci sono stato a letto poche ore fa.

- Ah, quindi vi vedete ancora?

- No, cioè… Ti va se parliamo d’altro.

- Come vuoi.

Restiamo a parlare per tutta la serata, scoprendo cose che non avrei mai immaginato. Mi confessa che ogni volta che c’èra la lezione di Manu, lui si sedeva dietro di me e passava tutta la lezione a fissarmi e anche in biblioteca si posizionava nel banco di fronte al mio per potermi fissare di nascosto. Non riesco a credere al fatto che io non mi sia mai reso conto di nulla durante tutti questi mesi, però è così. Forse ero troppo preso da Andrea per rendermi conto che c’era tutto un nuovo mondo che aspettava solo che io me ne rendessi conto per palesarsi chiaramente ai miei occhi.

- Ti va di andare a fare un giro? – Mi chiede ad un certo punto della nostra conversazione.

- Veramente io… Ho chiesto a Simone e ad Ale di accompagnarmi a casa e non so, se…

- Certo capisco. – e noto nei suoi occhi una certa delusione

- Aspetta! Vieni con me, dico ai miei amici che mi accompagni tu a casa e così andiamo a fare un giro. – e ci dirigiamo dai ragazzi – Simone, Ale io vado a fare un giro con Biagio e poi mi accompagna a casa.

- Sicuro? Vedi che per noi non è un problem… ahi! – Ale ha zittito il suo ragazzo con una gomitata.

- Ragazzi andate pure, però mi raccomando non fate tardi.

- Si prof.

- Dai andate. Buona serata.

Continua…