Un mondo di notizie: settimana dal 28 Marzo al 2 Aprile 2011



 Settimana dal 28 Marzo al 3 Aprile 2001


 Lunedì 28 Febbraio 2011

Come sapete il presidente degli Stati Uniti ha voluto cancellare, con una legge apposita, il cosiddetto “Don’t ask don’t tell” all’interno del corpo dei marines americani. Questa legge ha così fatto fare un passo avanti anche a tutto il mondo circostante e così anche i magazine si adeguano. Infatti potrebbe nascere un’intera rivista dedicata a soldati gay e lesbiche curata proprio dai sodati omosessual. L’obiettivo della rivista, afferma un ufficiale, è “quello di far sapere a gay e lesbiche, bisessuali e transessuali membri dell’esercito che non sono soli”.



 Martedì 29 Febbraio 2011

Era il 15 Aprile del 2010 quando la Corte Costituzionale si è espressa sui matrimoni gay decidendo che “le coppie omosessuali hanno rilevanza costituzionale e non sono un mero fatto privato; il matrimonio tra le persone delle stesso sesso è compatibile con l’attuale Costituzione; Il Parlamento ha il dovere di legiferare in materia con una regolamentazione organica e generale, dunque non privatistica e parziale, se non lo fa si può ricorrere alla Corte per vedersi riconosciuti alcuni diritti". Ma da quella sentenza nel nostro parlamento non è stato fatto nulla (anche se è stato detto di tutto per offendere la comunità omosessuale italiana), e quindi l’Associazione Certi Diritti ha deciso di intraprendere un nuovo cammino giudiziari presentando ricorso. "Ad un anno da questa sentenza è giunta l’ora di alzare il tiro e procedere con nuovi ricorsi nei confronti della Giustizia Europea, aprendo Affermazione Civile ad ogni coppia, ad ogni associazione e ad ogni avvocato e giurista che voglia condividere questa nuova fase della campagna. Per questo, proprio in occasione dell’anniversario di questa importante sentenza, la nostra Associazione Certi Diritti, annuncia che, grazie all’aiuto e all’assistenza di alcuni autorevoli giuristi e avvocati, capitanati da Marilisa d’Amico, Massimo Clara e, tra gli altri, da Filomena Gallo, sta per presentare ricorsi alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo e alla Corte di Giustizia Europea per vedere riconosciuti quei diritti negati dalla classe politica italiana". Con questa nota di Sergio Rovasio, segretario di Certi Diritti, l’associazione ha comunicato le sue intenzione e chiede ai cittadini e alle coppie dello stesso sesso, oltre che alle associazioni che si battono per la promozione e la difesa dei diritti civili, di diventare loro stessi protagonisti facendosi loro stessi promotori di questa battaglia. “Non dobbiamo vincere noi, ma il paese intero ed è per questo che occorre dare forza e impegno civile alla ‘via legale’, proprio perché quasi tutta la classe politica italiana rimane indifferente alle richieste di una parte della società" continua Rovasio che termina dicendo che: "Occorre considerare questa campagna come un vero e proprio Pride, un gesto concreto, non solo simbolico, che ha l’obiettivo di scardinare il muro di chi ci è contro e dare, dignità, legalità e speranza a milioni di cittadini".



 Mercoledì 30 Aprile 2011  

In Liguria una sentenza della Consulta ha dichiarato legittima la legge regionale, in favore di omosessuali e transessuali e che era stata discussa dal Governo. Pertanto nella regione sarà possibile indicare il proprio compagno o la propria compagna come persona da informare nel caso se uno dei due si trovasse ricoverato. Ma se in una regione oggi si compie un importante passo avanti, in un’altra, per esattezza nella regione confinante, il Piemonte, si è commesso un gesto che non trova né giustificazioni né un senso logico. Infatti la regione non vuole fornire il patrocino al Festival del Cinema Gay che ogni anno si tiene a Torino, che quest’anno si svolgerà dal 28 Aprile al 4 Maggio. Questa decisione arriva a lavori iniziati e quasi ultimati creando non pochi problemi per uno dei festival gay più importanti del mondo.





 Giovedì 31 Marzo 2011

Ė stata aperta da parte di Arcietero una raccolta firme affinché anche in Italia come Francia, Spagna, Olanda, Sudafrica e Uruguay, si possa permettere ai single e alle coppie dello stesso sesso di adottare un figlio. Se anche voi volete sostenere questa iniziativa, vi basta collegarvi al sito arcietero.it e lasciare la vostra firma. Intanto gustatevi il video promozionale realizzato dall'Associazione





 Venerdì 1 Aprile 2011

Più volte negli anni mi sono ritrovato a parlare di Francesco Zanardi e di Manuel Incorvaia e della loro lotta per il riconoscimento del loro amore e oggi torno a farlo per comunicarvi un ulteriore passo avanti verso il loro scopo. Di seguito troverete il comunicato stampa che mi è arrivato e in cui i due, che già si erano,seppur simbolicamente, congiunti in matrimonio l’anno scorso, comunicando di aver provveduto ad una nuova richiesta di matrimonio. Segue il comunicato stampa

   Questa mattina presso il comune di Savona è stato richiesto ed ottenuto il congiungimento familiare tra Francesco Zanardi e Manuel Incorvaia, una famiglia gay. Una goccia nel mare, per quanto riguarda i diritti delle coppie gay, ma un ulteriore passo avanti perché finalmente anche coloro che hanno potere decisionale in parlamento, cominciano a prendere posizioni in questa lotta di civiltà. La coppia è stata accompagnata presso gli uffici comunali dalla candidata dell’Italia dei Valori Vicenzina Ascanio e raggiunti poco dopo aver terminato le pratiche burocratiche dal Consigliere Regionale Stefano Quaini IDV e dall’assessore Rosario Tuvè, che hanno voluto esprimere la loro vicinanza e solidarietà alla coppia. Teniamo a ricordare che oltre all’Associazione Radicale Certi Diritti, l’IDV non è la prima volta che appoggia questa campagna di civiltà, lo scorso anno l’Europarlamentare Niccolò Rinaldi appoggiò da Bruxelles lo sciopero della fame di Manuel e Francesco che durò ben 35 giorni, nell’assordante silenzio delle istituzioni italiane. Quest’anno Antonio Di Pietro ha prestato la sua immagine per uno degli spot di Roma Europride, prendendo quindi posizione a riguardo e dando un concreto contributo alla battaglia.
   Dopo avere ottenuto un unico stato di famiglia, la coppia ha provveduto ad una nuova richiesta di pubblicazioni di matrimonio. Già lo scorso anno avevano presentato tale pubblicazione, ma il panorama era del tutto differente. Veniva messa in discussione la legittimità dell’articolo 29 che non specifica che i due coniugi debbano essere di sesso opposto. L’udienza del 23 marzo 2010 e la sentenza 138/2010 del 12 Aprile (motivazione rese pubbliche il 15 aprile) non sono avvenute “per caso”, ma sono state il frutto di un movimento di consapevolezza civica chiamato “Affermazione Civile”, il quale ha portato ad una sentenza che cita come nella giurisprudenza italiana sono stati sanciti inequivocabilmente i seguenti principi:

• Le coppie omosessuali hanno rilevanza costituzionale e non sono un mero fatto privato;

• Il matrimonio tra persone dello stesso sesso è compatibile con l’attuale Costituzione;

• Le coppie non sposate omosessuali sono su un piano giuridico differente, perché più meritevole di riconoscimenti di diritti e doveri rispetto alle coppie eterosessuali non sposate;

• Il parlamento ha il dovere di legiferare in materia con una regolamentazione organica e generale, dunque non privatistica.

   Inoltre, una sentenza della Corte Costituzionale, contro il parere del Governo, ha dichiarato legittima una legge della Regione Liguria in tema di discriminazione determinata dall'orientamento sessuale e dall'identità di genere.
   Il traguardo finale è ancora molto lontano, il fatto che si stia prendendo coscienza che nel nostro paese esiste un vuoto legislativo che va contro a tutti gli Stati Membri e le direttive dell’Unione Europea, che di questo se ne cominci seriamente a discutere, è a nostro avviso un ottimo punto di concreta partenza.
Francesco Zanardi
Portavoce del movimento nazionale Gay Italiani.

Tuttavia Francesco Zanardi ha tenuto a precisare alcuni aspetti di questo evento dicendo “che ciò che è accaduto non va visto come una conquista di diritti per le coppie dello stesso sesso, ma una scoperta, ovvero grazie ad una legge italiana del 1989 è possibile creare anagraficamente una famiglia tra due o più persone, indipendentemente dal sesso, ed è questo che abbiamo fatto io e Manuel. È sufficiente che le persone interessate firmino presso l’ufficio di stato anagrafico del proprio comune di residenza, un “contratto” da ambo le parti, nel quale si dichiara che tra le persone che lo sottoscrivono, esiste un rapporto affettivo. Occorre risiedere nello stesso posto e il gioco è fatto. Costo dell’operazione, se si vuole stringere in mano il proprio stato di famiglia 76 centesimi di euro, durata dell’operazione, meno di 5 minuti.” E a chi si domandasse cosa significhi tutto ciò, Zanardi spiega che “quello che abbiamo fatto (anche se tengo a ricordare che non sono diritti, questa è una legge per TUTTI) da il diritto a Manuel, esempio qualora io fossi ricoverato in ospedale, di poter decidere lui chi sta fuori dalla porta. Da ad esempio la possibilità alla famiglia gay di rientrare nelle graduatorie per l’assegnazione come famiglia di una casa popolare, in alcune regioni d’Italia permette anche di prendere i contributi come coppia sposata per l'acquisto della prima casa. Si ha l’accesso come famiglia ai servizi sociali ecc.” Concludendo il presidente di Gay Italia invita tutte “le coppie che hanno intenzione di condividere insieme un percorso di vita, a recarsi nei propri comuni di residenza e unire i loro stati di famiglia, diventando così un’unica famiglia”.