Speciale Un mondo di Notizie: Anna Paola Concia e il coraggio di non tacere alle offese

Anteprima
Come sapete questa settimana per via della festività del 25 Aprile, il blog ha chiuso per ferie, rinunciando ad un appuntamento importante, quello della rassegna stampa settimanale di Un mondo di notizie, però non mi sono sentito di tralasciare una notizia che mi ha colpito sia piacevolmente che amaramente e che è successa a metà della scorsa settimana  che ha visto l’onorevole Anna Paola Concia protagonista. Piacevolmente perché la vittima ha reagito alle offese, amaramente perché ancora adesso per una coppia gay camminare mano nella mano può essere un rischio. Tutto sommato forse non è un male che la rubrica non ci sia stata, perché in questa maniera abbiamo modo di ricordare questo episodio un giorno in più, dato che in questo Paese dopo lo stupore delle prime ore, tutto torna come prima. Vi lascio quindi alla costruzione della vicenda e esprimo anche da queste pagine la mia solidarietà all’onorevole.
Francesco Sansone



Speciale Un mondo di Notizie
Anna Paola Concia e il coraggio di non tacere alle offese

Erano le prime ore del giorno e come ogni mattina mi ero posizionato di fronte al PC per leggere le notizie del mattino, ma anche tutti i messaggi arrivati sulla mia posta e su facebook. Aprendo la pagina del social network, mi è saltato subito all’occhio lo stato che l’onorevole Anna Paola Concia ha lasciato sulla sua pagina: “Stavo andando alla macchina mano nella mano con Ricarda e mi sono sentita scaricare addosso tanti di quegli insulti: "lesbica di merda, ai forni vi devono mandare" ecc. Mi voleva mettere le mani addosso. In pieno centro, le persone guardavano...e alcuni si sono arrabbiati con me. Che cosa siamo diventati”

Non potevo crederci che fosse successo per davvero. Non potevo credere che fosse successo ad una persona che avevo avuto modo di contattare qualche giorno prima per chiedere di rilasciarmi un’intervista per Altri mondi e che s’era dimostrata disponibile sin da subito nel rispondere alle mie domande rivolte a far conoscere la persona, la donna lesbica, con l’intento di portare avanti la mia “battaglia” a sostegno di tutti i ragazzi e le ragazze che si scoprono gay e hanno paura di vivere questa realtà. Il giorno prima fra l’altro avevo scambiato due chiacchiere con Elisabetta, la sua assistente, per chiarire i termini dell’intervista e quindi non potevo credere a quello che avevo appena letto e a quello che era successo. Subito ho espresso la mia solidarietà per l’accaduto e quando ho avuto modo di leggere lo stato successivo in cui l’onorevole scriveva: “Ho chiesto scusa a Ricarda a nome degli italiani dopo che quel signore stasera ci ha aggredite dandoci delle "lesbiche di merda che dovevano essere bruciate nei forni"...lei con un sorriso dolce mi ha detto "quante volte, io tedesca, dovrò ancora chiedervi scusa?" grazie Ricarda per lo stile...”, ho voluto dirle che non era lei a dover chiedere scusa alla compagna, bensì tutti coloro che con battute e barzellette alimentano questo clima.

Ma vediamo cosa è successo nel dettaglio.

L’onorevole Concia e la compagna Ricarda Trautmann si stavano dirigendo, verso le sette di sera, all’auto per recarsi al concerto di Patty Smith e Carmen Consoli. Stavano camminando per strada mano nella mano, quando vengono fermate da un uomo che, riconoscendo la deputata, s’è scagliato contro gridando: "lesbica di merda, ai forni vi devono mandare".

La deputata del PD però ha deciso di non rimanere in silenzio, trovando il coraggio di rispondere alle offese dell’uomo e la cosa più sconvolgente è stato l’atteggiamento dei presenti. Alcuni sono erano silenti spettatori, altri invece si sono arrabbiati con la Concia perché aveva risposto alle provocazioni dell’uomo, definito dagli stessi come uno che non ci stava con la testa. Ma questo con la testa ci stava eccome e quindi la reazione della Concia è continuata. A prendere le parti della collega è stato il deputato del FLI Nino Lo Presti, che ha così raccontato ciò che ha visto:

"Ero seduto al tavolino di un bar quando ho sentito Paola Concia gridare. Mi sono avvicinato per capire cosa stava succedendo e ho visto la collega visibilmente scossa che mi ha raccontato di essere stata aggredita verbalmente da uno che si era poi allontanato. Ma la cosa che mi ha colpito di è che mentre lei era ancora agitata per lo scontro verbale appena subito, c'erano altri passanti che la stavano attaccando, invece di difenderla. La invitavano a stare zitta e si era creato un clima di tensione e di odio sia nei confronti della Concia e della sua compagna in quanto gay, sia perché si era capito che eravamo dei parlamentari. Il clima era tale, da bava alla bocca che, dopo aver tentato di rintuzzare le accuse dei passanti, arrivando quasi alle mani, mi sono trovato costretto a chiamare i carabinieri e poi la polizia di Montecitorio".

Insomma un episodio di vero e proprio delirio collettivo quello che è successo lo scorso 19 Aprile, che ha visto trasformare le vittime in carnefici e viceversa.

Tuttavia dalle esperienze forti nascono gesti importanti e anche in questo caso è accaduto. Infatti, Anna Paola Concia ha deciso di aprire una pagina Facebook ''E' successo anche a me'' racconta il tuo caso d'omofobia a Paola Concia  in cui chi vuole può raccontare il proprio caso di violenza subita sia per liberarsi dal peso che questi atti lasciano che per trovare l’appoggio di tanta gente che è pronta sostenere tutti coloro che hanno bisogno di una semplice parola, ossia “Non è colpa tua”.

F.S.