Se cadesse questo governo cosa cambierebbe per noi gay?


Foto di grafica candido
Questa è una domanda che affolla la mia mente in questi giorni in cui sembra inevitabile un cambio del governo, oltre che un cambio della storia italiana. Dopo quasi vent’anni l’era di Berlusconi potrebbe giungere al suo epilogo. Non voglio soffermarmi sulle questioni strettamente politiche della questione perché credo che questo spetti a chi si occupa di politica per mestiere e non per passione. Voglio tuttavia soffermarmi su quello che questo significherebbe per noi omosessuali. Negli ultimi anni questa maggioranza (a volte minoranza) s’è sempre spesa nel dire o commentare fatti che riguardano la comunità omosessuale. Tanti rappresentanti non si sono privati di dire cosa pensavano di noi, pur non sapendo come sia di fatto la vita da omosessuale, rilegandoci ai margini della società. Affermazioni più o meno mortificanti della persona non ci sono mai stati risparmiate. Potrei fare una lunga serie delle affermazioni pronunciate dai rappresentati del PDL, ma preferisco risparmiaverle e citare e mostrare solo uno degli ultimi interventi in cui un membro della maggioranza  ha  voluto dire la sua. Si tratta dell’ex dipietrista Domenico Scilipoti, sì proprio lui  che da un giorno all’altro da uomo di sinistra è diventato di destra, che in un congresso si è scagliato contro la natura della coppia omosessuale:


Non voglio commentare quanto è stato detto, ognuno tirerà le proprie conclusioni,  e voglio tornare al tema di questo pezzo: Se cadesse questo governo cosa cambierebbe per noi gay?
Proviamo a fare un giro per i vari movimenti che attualmente sono all’opposizione e che presto potrebbero diventare la maggioranza politica di questo paese.

Iniziamo dall’UDC che, fra gli altri, conta fra le sue fila l’on. Buttiglione, l’on. Binetti e l’ultima entrata, fresca fresca quasi di giornata, l’on. Carlucci. Vediamo cosa hanno detto negli anni questi onorevoli nei confronti della comunità LGBTQ

“L'omosessualità è una devianza della personalità. Essere gay è un comportamento molto diverso dalla norma iscritta in un codice morfologico, genetico, endocrinologico e caratterologico”
Paola Binetti

“L'omosessualità è un peccato”
Rocco Buttiglione

“La vera, sola, unica famiglia riconosciuta dalla Costituzione e dal sentire comune degli Italiani è quella fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna. Le manifestazioni intemperanti e scomposte di trans, gay  lesbiche  contro la Chiesa non solo sono volgari, ma anche controproducenti, feriscono il comune sentire degli italiani.”
Gabriella Carlucci


Leggendo queste frasi, sinceramente, mi viene quasi impossibile pensare che con loro al governo le cose per noi gay possano cambiare. Passiamo adesso a vedere invece cosa pensa di noi il PD, quel movimento che più di tutti si spaccia dalla nostra parte, ma di questo ho già parlato e non mi sembra il caso di ritornare a dire cosa ne penso.  

Non posterò le frasi come prima mi basta semplicemente dirvi che per ora ci sono altre priorità per il movimento guidato da l’on.Bersani che sono condivise da tutti, sia rottamanti che rottamatori, ma per capire a cosa mi riferisco vi invito a leggere un articolo pubblicato da Roccia nel suo inWonderBlog  dal titolo Uguali ma diversi: le unioni civili secondo Matteo Renzi. Ma valgono solo per gli eterosessuali, ed ad ascoltare le parole di Massimo D’Alema di cui ho parlato in questo numero di Un mondo di notizie 

 

Ora dopo tutto questo la domanda continua a frullarmi nella testa e, pur certo che un cambiamento nella politica farà solo che bene nel nostro paese, mi viene da dire per noi omosessuali non ci saranno grandi modifiche sul fronte dei diritti civili se prendiamo in considerazioni questi schieramenti come possibili successori del governo berlusconiano. Non voglio essere negativo perché nessuno più di me ha voglia di credere che questo paese torni a la culla della civiltà, semplicemente sono realista e basandomi a quanto detto fino ad ora, non posso non rispondere alla domanda in questione con un bel NIENTE!