Quando la causa gay fa discutere


Anche questa settimana è avvenuta una discussione interessante all’interno del gruppo Io: nella gioia e nel dolore e i miei mondiespansi. I due protagonisti sono Manuel e Marco. Motivo di questa discussione è l’iniziativa No Vat che Marco, insieme alla moglie come lui sostenitore della causa omosessuale, sta portando avanti  e che prevederà una mobilitazione a Roma presso Piazza San Pietro. Ma leggiamo cosa ha scritto Marco nel bollettino di presentazione di questa iniziativa:

IO E MIA MOGLIE, ATTIVISTI GAY, ORGANIZIAMO,PRENDENDONE ONERI E RESPONSABILITA', COME ORGANIZATORI E PUNTI DI RIFERIMENTO LA PRIMA MOBILITAZIONE DELLA STORIA A PIAZZA SAN PIETRO INCATENANDOCI AL COLONNATO DEL LATERANO PER LA LIBERAZIONE DEL MONDO OMOSESSUALE,PER LA DEMOCRAZIA E LA CIVILTA' E PER L'ATEISMO. PER SCONFIGGERE LA CHIESA E IL VATICANO CHE PER 2000 ANNI HA INCULCATO NELLA MENTE DEI SUOI FEDELI LA LORO SQUALLIDA PROPAGANDA CLERICALE FONDATA SUL RAZZISMO E SUL INTOLERANZA.

Questa nota è stata pubblicata anche nel gruppo di questo blog facendo nascere  una discussione fra Manuel e Marco.

Manuel: Sì, apprezzo tutto questo ma vi prenderanno tutti per pazzi! Ah e a proposito non capisco cosa centri il comunismo in tutto questo. I diritti non hanno colore politico!Sono bianchi, e il bianco è la fusione di tutti i colori (vedi bandiera rainbow). Quindi 'sti sottofondi di "bandiera rossa" potevate risparmiarveli  (si riferisce ad alcuni commenti che ha letto nella pagina della mobilitazione ndr)

Marco: Manuel noi non incorriamo a cercare glorie personali o vana e futile gloria tranquillo, il nostro scopo e il nostro fine è ben più alto. Ė quello di garantire ai nostri fratelli omosessuali rispetto, dignità e diritti fondamentali per la nostra vita e per la nostra sopravivenza. I pazzi non siamo noi, ma sono quelli che negano dignità e rispetto per le persone, quelli che le discriminano, le umiliano e negano libertà e libero inserimento nella società. La sinistra e i comunisti hanno sempre dato appoggio e sostegno alla causa omosessuale e per questo abbiamo entrambi una stima reciproca e, visto che noi crediamo in questi partiti, ci sembra giusto e doveroso usare i loro vessilli

Manuel: Veramente io non ho espresso nessun giudizio. Sono consapevole di tutto quello che stai dicendo, in questo sono informato tranquillo. Ho semplicemente detto che per i diritti, quando si va a manifestare, secondo me non c'è bisogno di sventolare bandiere politiche. I diritti sono di tutti a prescindere, quindi identificarsi appartenenti alla destra o alla sinistra secondo me è sbagliato.
Inoltre non ho fatto nessun riferimento circa "la gloria personale". Dico che vi prenderanno per pazzi semplicemente perché alcune vostre richieste non verranno minimamente prese in considerazione. Non siamo nel medioevo all' inizio della riforma protestante. Quindi restituire i beni allo stato ed "alzare i tacchi" non sono richieste realizzabili, dal mio punto di vista. Anche a me piacerebbe che la chiesa chiudesse i battenti, ma renditi che è una richiesta improponibile. Dobbiamo essere realisti!

Marco: MANUEL allora devi capire che la chiesa impone e non chiede allo stato di non approvare leggi e diritti per la comunità omosessuale e questa, anche se tu dici il contrario, è rimasta con dogmi radicati e medioevali.


Manuel: So benissimo qual è la realtà che ci circonda. Ripeto, ho semplicemente detto che LORO vi prenderanno per pazzi!, perché le vostre richieste sono troppo ambiziose. Non sto dicendo che lo siete, ma volete troppo e non verrete mai accontentati (mi riferisco alle richieste di cedere i beni allo stato e di fermare la loro propaganda accettando l' ateismo. Ti ricordo inoltre che lo stato del vaticano è uno stato a se’).
Ripeto ancora una volta, anche a me piacerebbe che la chiesa chiudesse i battenti, ma verrei preso per pazzo ed eretico anch'io.
Solo per questa motivazione, secondo me, la protesta da voi programmata non produrrà alcun risultato positivo. Anzi, penso proprio che peggiorerà la situazione.
Questa è la mia opinione che puoi tranquillamente ignorare, ma ti suggerisco di pensarci su.


Ecco queste sono le due posizioni, da un lato c’è quella di Marco che dice di lottare per ottenere qualcosa e quella di Manuel che sostiene che certe lotte bisogna farle con criterio.

E voi che ne pensate? Con chi concordate?

Rubrica: Francesco Sansone
Grafica: Giovanni Trapani