Quello che mi è piaciuto di Sanremo2013



Partiamo col dire che a me questo festival è piaciuto e quando dico piaciuto intendo proprio che ho apprezzato tutto - oddio gli applausi a tempo di musica del pubblico sull’esibizione di Caetano Veloso e di Antonio Maggio dopo la sua premiazione li ho trovati da saga della salsiccia e attenzione io amo le saghe, ho molti amici saghe  -.

Quest’anno dopo diversi anni sono tornato a seguire la gara musicale più popolare del paese solo perché certo che la conduzione e l’organizzazione era stata affidata a Fabio Fazio e Luciana Littizzetto avrebbero dato vita a uno spettacolo più che gradevole e le aspettative non sono affatto state deluse.

Tuttavia voglio soffermarmi sugli aspetti che maggiormente mi hanno entusiasmato fra gli altri. Dopo il salto







Luciana Littizzetto e il flash mob 
sull’amore e contro la violenza sulle donne

Un monologo intenso, che unendo ironia e serietà, ha dato un segnale forte a tutti: Gli uomini che picchiano le donne 1 non sono uomini, bensì STRONZI, 2 non le amano. E l’amore è ciò che sta alla base di questo monologo che non dimentica di ricordare che l’amore è amore ed è uguale per tutti indipendentemente dai sessi.



L’omosessualità

Un tema che più volta ha calcato l’Ariston, ma che mai come quest’anno è stato trattato con il rispetto che un sentimento fra due persone merita, e quando un Cerilli qualunque ha provato a farci sopra una battuta da bar  ha solo trovato sguardi disgustati e un Fazio pronto a zittirlo e fargli capire la sua ridicolagine. Come dicevo quest’anno il 63° Festival della canzone italiana ha dedicato molto spazio all’omosessualità fra i monologhi della Littizzetto, la partecipazione della coppia Federico e Stefano e la canzone, presentata nel girone giovani, di Renzo Rubino dal titolo Il Postino (amami uomo) che ha vinto il premio Mia Martini.


Le canzoni

Sarà che a me la musica piace quasi tutta e ascolto quasi tutti i generi, ma devo dire il cast artistico/musicale di quest’edizione ha offerto diversi brani interessanti permettendo anche di rivalutare/scoprire talenti che di solito stanno lontano dalla tv. Ė stato un piacere personale riascoltare in tv artisti quali Max Gazzè, Daniele Silvestri e Simone Cristicchi e scoprire gli Almamegretta e I Marta sui tubi. Tuttavia, perché bisogna dirlo, anche gli ex ragazzi talent hanno proposto canzoni orecchiabili e godibilissime. Alcune delle canzoni che mi sono piaciute sono Il futuro che sarà di Chiara, che non ho mai apprezzato tanto a X factor, E se poi di Malika Ayane e In equilibrio Ilaria Porceddu, ma anche molte altre, ma se le dicessi tutte, finirei per dirle quasi tutte e quindi mi fermo qua.


Le canzoni vincitrici

Che ormai la scelta ricada su colui che possa vendere di più impedendo a chiunque di dire che Sanremo ormai non ha più senso se il vincitore non vende quando uno che ha vinto in un talent qualunque  – ovviamentet Operazione trionfo  non fa testo - è noto a tutti e poi il televoto delle bimbeminkia non grazie nessuno. Eppure quest’anno la vittoria sia del girone giovani che di quello big  mi ha lasciato soddisfatto anche se entrambi i vincitori arrivano da X factor. Uno, Marco Mengoni,  ha vinto il talent ottenendo subito il successo e arrivando a Sanremo, posizionandosi 3°, a distanza di pochissimo dalla finale del talent show con la x  - che all’epoca faceva sì che la musica battesse sul 2-. L’altro, Pietro Maggio, invece ha visto nel Festiva una sorta di ancora di salvezza dopo la sfortunata esperienza nella seconda edizione  di X factor.

Le loro canzoni, L’essenziale e Mi piacerebbe sapere, sono orecchiabili e sono certo che le radio le trasmetteranno a rotazione.



Gli ospiti

A parte Carla Bruni e Al Bano– lo dico subito così mi tolgo il dente e non ne parlo più – la scelta degli ospiti è da considerarsi la migliore di sempre. Artisti che con i loro interventi  hanno impreziosito maggiormente quest’annata sanremese sono nomi come Bocelli, Veloso, Bollani, Hegarty, Avidan e vi dirò di più anche Toto Cutugno. Tutti loro, e anche quelli non citati, hanno dato un tocco in più all'atmosfera già magica che si respirava. 
Fra tutti voglio ricordare Caetano Veloso anche se il suo omaggio a Sanremo con Piove è stata rovinato dagli applasi a suon di musica del pubblico – Cosa? L’ho già detto? Allora davvero ho trovato la cosa indegna.  Capirei se fosse stato fatto durante il festival della Clerici tutto tagliatelle e ragù, ma quest’anno è stato proprio fuori luogo -.

Rubrica: Francesco Sasone
Grafica: Giovanni Trapani
Foto e Video: Web/ Youtube

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