Una nuova coscienza che "sorge" nelle Terre del Sole
Una vittoria
per il progresso sociale e la modernità mentale quella che è avvenuta a Palermo
i primi di marzo.
La notizia
in questione risale al 3 marzo quando un ragazzo dopo aver denunciato una coppia
per atteggiamenti omofobi dopo due anni di trafile legali e riuscito a vincere
il processo e a vedere condannati i suoi maltrattatori.
La vicenda
risale al 2010 nella località di Bagheria in provincia del capoluogo siculo. Un
ragazzo veniva schernito pesantemente da questa coppia che a quanto pare lo
aveva anche schiaffeggiato alla presenza di gente per strada. Stanco degli
“abusi” subiti da questi bigotti ha preferito denunciarli. Dopo una lunga
trafila legale, in cui Arcigay Palermo si è costituita parte civile nel
processo, nei primi di marzo è stata decretata da parte del giudice la condanna
per questi due esemplari di esseri umani poco evoluti. Una dovrà pagare 200
euro di multa e l’altro 1000 oltre le spese processuali e danni recati pari a
500 euro. A detta dell’ Arcigay è una condanna “storica”, in primis perché non
si è mai visto in Sicilia un risarcimento dovuto ad un’associazione per la
tutela e difesa dei diritti lgbt che quindi da più credito alla lotta contro
l’omofobia e si rivolge ad un danno causato in fine a tutta la comunità lgbtq,
ma ancor di più ha colpito positivamente il fatto che il giudice non abbia
concesso la sospensione della pena ponendo cosi l’accento sulla gravità
dell’accaduto e dando un chiaro segnale di svolta del pensiero.
Un segnale
forte che fa pensare o quanto meno sperare che ci sia un cambio di rotta sul
giudicare inumane anche queste denigrazioni che non si limitano solo ad insulti
ma molto spesso sfociano in azioni molto più lesive.
Paola Concia
rallegrata per la vittoria pone l’accento però sul fatto che ora come ora
l’Italia avrebbe bisogno di colmare il vuoto legislativo che proprio una legge
antiomofobia lascia, al di là del fatto che comunque questa vicenda evidenzia
quanto ci si possa sentire comunque tutelati dlla giurisdizione italiana.
Forse ci
stiamo un po’ tutti stancando di giustificare o peggio ancora ignorare certi
comportamenti che ledono la libertà e la dignità umana?
Sinceramente
il fatto che proprio questa vittoria sia avvenuta nell’estremo Sud mi riempie
il cuore di gioia visto lo strascico di giudizi che ci portiamo dietro; il
fatto che una coscienza cosi evoluta sia nata proprio in Sicilia porta a
risollevare il giudizio del Bel Paese verso le terre del Sole.
Saremo pure
arretrati a livello industriale ma ci dimostriamo almeno elevati nelle
coscienze e nel giudicare una persona per la sua dignità e non per la sua
omertà, e scusatemi se è poco visto che molti ci reputano “mafiosi”(scusate
l’accorato incipit finale dovuto alle mie radici siciliane).
Rubrica: Gianni
Grafica: Giovanni Trapani
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