PD e PDL insieme per dire No ai matrimoni gay
Quello che stiamo vivendo è di certo
un periodo storico davvero particole: Il governo è costituito da non
parlamentari che, pur facendo tagli su tagli e mettendo tasse su tasse, sta raccogliendo la fiducia degli italiani che, mese dopo mese, vedono, invece, poco
credibili i politici che, se fino a qualche tempo si
scannavano per ogni cosa, adesso sembrano andare d’amore e d’accordo per
salvare il governo Monti. Tuttavia negli ultimi giorni anche i più distratti
non hanno potuto non venire a conoscenza
delle prime lottuccie fra Angelino Alfano e Pierluigi Bersani. L’uno attacca
l’altro. In questo clima pre-elettorale, però, un altro aspetto è venuto alla
luce e mi riferisco alle posizioni in merito ai matrimoni gay espresse da
entrambi i poli.
Se il nuovo leader del PDL invita a
votare il centro destra per evitare che il centro
sinistra, in caso di vittoria, possa riconoscere i matrimoni gay, dall’altro il
PD non perde tempo a dire la propria in merito alla questione. Tuttavia non esprime quelle affermazioni che uno potrebbe aspettarsi, ma, tramite la voce
di Rosy Bindi, sostiene che:
"La famiglia fondata sul matrimonio ha la
priorità, lo dice la costituzione. Ma il Pd non ignorerà i diritti di tutti. Il
matrimonio però è solo eterosessuale, è un punto molto fermo. Non userei mai la
parola matrimonio per le unioni gay."
La donna d’acciaio della sinistra
italiana s’è così espressa, venendo, ancora una volta, meno a quelli che, in teoria,
sono i principi del PD. Dico ancora una volta perché già in passato s’era espressa in merito alla
questione lgbtq dicendo che mai e poi mai avrebbe votato affinché una coppia
gay potesse avere diritto d’adozione.
Pertanto mi chiedo: Di cosa ha paura
Alfano se sia il suo partito che quello avversario la pensano alla stessa
maniera? Che trovasse qualche altro argomento per convincere gli italiani a votare
per loro. Non è credibile. Oddio in teoria dovrebbe essere
normale che uno di destra si scagli contro la sinistra liberarle e pronta a
dare i diritti a tutti, ma essendo in Italia questo non è scontato e i
due poli sono figli delle stesse idee.
La frase che ho riportato in questo
articolo, l’ho postata qualche giorno fa sul gruppo Facebook di questo blog e non sono
mancati i commenti degli iscritti. Alcuni li ho trovati davvero interessanti
perché ponevano l’attenzione su diversi aspetti. Uno di questi è che non si capisce il perché in
questo paese ci debba sempre essere il parallelismo fra Stato e chiesta. Un'altro aspetto riguarda la delusione, l'ennesima, che si ha verso il partito di sinistra
più popolare del paese
Io: L'ennesima dimostrazione di come il PD sia sempre
incoerente con se' stesso e con chi lo vota. Davvero sempre più deludenti su
tutti i fronti!!!
Roberto: Concordo, parafrasando un film: non è un partito
per giovani
Loran: Bisognerebbe sapere se questa [frase ndr] è il
pensiero unanime del Pd, poi ognuno si regolerà di conseguenza nelle prossime
elezioni. Anche se da noi non è che ci siano molte altre alternative.
Roberto: Anche non fosse il pensiero unanime, il fatto è che
è quello di uno dei membri principal, e che altri non si dissocino la dice
molto lunga
Loran: Purtroppo è vero.
Io: C'è anche
da dire che la Bindi non è nuova a simili esternazioni... hai ragione Roberto. Può darsi che sia solo il pensiero di un certo numero - però a sto punto mi chiedo come si può fare
parte di un partito simile se non si condividono gli ideali (almeno sulla
carta) su cui si fonda -, ma il fatto che nessuno ha ribattuto a tali
affermazioni la dice lunga... forse coloro che all'interno del partito cercano
di far approvare certi diritti, sono impegnati ad andare in tv invece di
rispondere come si deve a coloro che smerdano i propri elettori.
Inoltre un altro aspetto che non ci si riesce a
spiegare è il perché la parola, perché di questa si tratta, matrimonio sia associata alla chiesa e
non allo Stato. Fino a prova contrario il contratto che ha validità in termini
civili e costituzionali è quello celebrato al comune e non in chiesa, che, invece, è
solo simbolico (e costoso).
Armando: Io non chiederei troppo,per il momento fermiamoci
al riconoscimento dei diritti delle famiglie di fatto, cosa che, pian piano,
sta avvenendo anche a Napoli ad esempio,mi pare cosa buona. Per il matrimonio
purtroppo sono tradizionalista, sull'altare solo un uomo e una donna, il tutto
è collegato anche alla procreazione e mi sembra giusto così.
Io: Qui non si tratta di chiedere troppo, semplicemente quei
diritti che spetterebbero a chiunque. Ma quello che da fastidio di certe
esternazioni è il significante che esse racchiudono: "ti faccio un
piacere, non esagerare nel pretendere". Be' questo è sbagliato secondo me,
perché non si fa un piacere a nessuno,
semplicemente si fa qualcosa che renda civile il paese.
Roberto: Macché altare e altare, si parla di matrimonio
civile, e chi se ne frega della chiesa
IO: Infatti è quello che non riesco a capire! Perché in
questo paese si deve confondere un atto civile con quello religioso... e poi si
ha il coraggio di parlare di laicità del paese...
Sebastian: Il matrimonio laico esiste, proprio per dare la
possibilità a chi non è cattolico di sposarsi, dunque sostenere il matrimonio
quale istituzione cattolica è del tutto sbagliato, L'Italia è un paese laico,
il matrimonio non è un sacramento. Essendo dunque una istituzione che comprende
anche le minoranze, deve essere compreso anche per le persone omosessuali.
Infine la conversazione s’è spostata sulle elezioni e sulla
formazione di una legge nazionale che tuteli i gay italiani.
Loran: Capisco che l'Italia sotto molti aspetti è un paese
particolare, ma spesso questo voler fare un passo alla volta ha dato l'alibi ai
politici, o a chi voleva diventarlo, di promettere e non mantenere quello che
si prometteva, e poi l'unica strada veramente valida, come per altre
situazioni, è una legge nazionale e non dei riconoscimenti locali che, se pur
sono una cosa positiva culturalmente, sul piano legale non danno alcun diritto.
E poi c'è sempre la questione del diritto civile che deve essere una cosa
inalienabile per tutti. Ogni cittadino italiano, compiuti i 18 anni, può fare
determinate cose come sposarsi, votare, prendere la patente, lavorare,
indifferentemente dal sesso e dalla religione, e la costituzione tutela questi
diritti ed è tenuta ad adoperarsi per rimuovere le possibili discriminazioni,
perché solo per il matrimonio non è così?
Sebastian: Sono d'accordo che votare sia la cosa più civile
da fare, ma secondo te, anche se il voto segreto, chi merita un voto da parte
nostra? Permettetemi dire che io assolutamente non darò il voto ai magna magna
di sinistra, non pagherò piu "le tette finte" a nessuno, né le carriere
a conduttori di talk show televisivi né promuoverò personaggi per esclusive su
Vanity Fair. La Bindi, presidente del PD, è anche la rappresentate della
Concia. Che smetta quest’ultima di accanirsi con una legge Antiomofobia.
Esistono diverse sentenze che segnano giurisprudenza al riguardo, dunque una
legge antiomofobia sarebbe ormai obsoleta o di rafforzamento. Che usi il suo
tempo in lotte a favore del riconoscimento giuridico degli omosessuali in
questo paese. Solo così, si potrà rispettare agli omosessuali.
Che la gente sia stanca di questa mancanza di coerenza da
parte di quel partito che dovrebbe essere dalla parte dei diritti di tutti è
chiaro, e poco servono manifesti a DOC se poi non rispecchiano le vere
iniziative del movimento. A chi bisogna credere
affinché in questo paese la presunzione di quegli uomini che si credono di
essere nella posizione di normali (posizione ottenuta nel corso dei secoli con
repressione e violenza) possa diminuire per dare spazio al concetto che nessuno,
a questo mondo, può ritenersi autorizzato a giudicare l’esistenza altrui? Io
spero presto, però credo altresì che bisognerebbe fare chiarezza, da parte dei
politici, da che parte stare, giusto per non ricevere voti tramite menzogne. Siamo stanchi di essere visti solo come voti utili per le elezioni e di venire accantonati, offesi, sminuiti quando il periodo elettoriale passa. Possibile mai che in questo paese non si riesca ad uscire dalla mossa della chiesa? Possibile che gli abitanti di un paese straniero abbiano il diritto di essere tutelati e gli italiani non contano nulla? Ma soprattutto vedremo mai un Bersani, una Concia, un D'alema, una Bindi parlare alla camera e dire alla chiesa (che fra l'altro respinge ogni intromissione sia dal punto di vita etico che giuridico) di non mettere bocca su questioni che non la riguardano ?
A proposito di quest'ultimo punto voglio consigliarvi la visione dell'intervento della deputata messicana Enoé Margarita Uranga Munoz effettuato alla camera, durante la discussione sull'approvazione di una legge a favore delle unioni lgbtq, in cui dice chiaramente allo Stato Vaticano di non intrometersi in questioni che non lo riguardano
A proposito di quest'ultimo punto voglio consigliarvi la visione dell'intervento della deputata messicana Enoé Margarita Uranga Munoz effettuato alla camera, durante la discussione sull'approvazione di una legge a favore delle unioni lgbtq, in cui dice chiaramente allo Stato Vaticano di non intrometersi in questioni che non lo riguardano
Rubrica: Francesco Sansone
Grafica: Giovanni Trapani
Ottimo articolo. Ci sono ora proprio in queste ultime 24 ore notizie che pero riusciranno a mettere in ordine esclamazioni omofobe come quelle fatte da questi esponenti. Era prevedibile che doveva essere sempre una forza esterna a stabilire il rispetto giuridico per gli omosessuali in questo paese. Credo pero che a questo punta, sarebbe molto importante se la signora Bindi si dimettesse dal suo incarico di deputato di questo paese e si dedicassi alla vita clericale dello stato Vaticano.
RispondiEliminaHai ragione.. ancora una volta la commisione europea ha fatto e detto quello che il paese non è in grado di fare, ma mi domando, l'Italia sarà in grado di applicare tale"invito" o preferirà le multe della comunità EU?
EliminaDibattito decisamente molto interessante. Grazie Fra per il tuo lavoro! :)
RispondiEliminaIo comunque vedo già differenza tra una posizione come quella della Bindi che pur non riconoscendo il matrimonio e bla bla bla bla... chiede di non ignorare i diritti di tutti.
Dall'altro lato c'è invece chi fa muro senza se e senza ma...
Conviene scegliere ancora il male minore, purtroppo turandosi il naso.
Sì (In)consavepole hai ragione, bisogna scegliere il male minore, ma quando questo fa solo promesse da marinaio? Non scordiamo dei DICO che nel 2006 il governo Prodi, sotto la cura della stessa Bindi, al primo impedimento ha bloccato tutto senza ritornare sul tema. non vorrei, e date le parole è quello che avverto, che anche questa volta siamo di fronte all'ennemisa prossima delusione da parte della sinistra italiana.
EliminaPenso che fino a quando il vaticano agevolerà le carriere di molti politici del centro sinistra questi avranno sempre un occhio di riguardo anche solo nell'usare un linguaggio che non si scontri troppo con l'ideologia sessuofobica del vaticano.
RispondiEliminaperò poco importa se non abbiano nessun occhio di riguardo verso chi li vota e paga i loro onorari. Tutto questo è molto triste dal mio punto di vista.
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