Racconti d'Estate - Una calda notte d'estate

Prologo
Non so da voi amici, ma qui oggi c'è stato un caldo pazzesco che non vi dico e questo racconto credo cada a pennello con le temperature elevate che ci accompagnano in questi giorni di luglio. Sperando che vi piaccia, vi saluto e vi auguro una buona giornata
Francesco Sansone


























Una calda notte d’estate


-          Tony sei qui?

-          Credo di sì. Ma che ore sono?

-          Non lo so. Aspetta controllo – e girandosi lentamente senza muovere troppo la testa  che pulsa per la sbronza presta ieri notte guarda la radiosveglia – Cazzo!

-          Cosa?

-          Sono le 4

-          Che cazzo dici?

-          Quello che hai sentito. Ahi! Porca puttana mi scoppia la testa.

-          Non me ne parlare. Vado a pisciare.

-          Teo perché sei nudo?

-          E che ne so. E tu perché sei nudo?

-          Sono nudo? – e abbassando lo sguardo Tony vede il suo gingillo penzolare in assoluta libertà – Che cazz… Ma dove vai?

-          E questo chi è?

-          Chi? – risponde Tony alzandosi e andando verso il bagno. Nella vasca c’è un ragazzo sconosciuto completamente nudo. – E lui chi è?

-          Che cazzo ne so?

-          E smettila di dire cazzo Teo. Dovremmo svegliarlo?

-          No, lasciamolo dormire e magari portiamogli pure un lenzuolo. Che cazzo di domande fai? Forza svegliamolo.

-          Ma prima posso fare la pipì? Non ce la faccio più.

-          Fai pure, intanto vado a bere un po’ d’acqua.

-          E mi lasci qui da solo?

-          Che c’è? Hai paura che possa farti del male? Ma non vedi che è stecchito?

-          Ė morto?

-          Ci rinuncio! Vado a bere

-          Teo, non te ne andare.

-          Piscia se devi pisciare e non rompere il cazzo

-          Smettila con sto cazzo!

-          Cazzo? Dov’è? Lo voglio! – dice il tizio nella vasca aprendo gli occhi

-          Oddio abbiamo un cazzo dipendente.

-          Voi chi siete? E dove sono?

-          Se non lo sai tu, perché dovremmo saperlo noi?

-          Teo, dai non essere così acido?

-          Acido? Dov’è? Ne voglio uno.

-          Oddio ce li ha tutti i vizi. Vado a bere, Tony piscia e tu… tu fai quello che vuoi. – e si dirige verso la cucina – Oh cazzo!

-          Che succede? – chiedono Tony e l’altro ragazzo.

-          Abbiamo un altro ospite – un ragazzo nudo disteso sul pavimento

-          Ma chi è? – chiede l’altro ragazzo

-          Ma chi sei tu. Come ti chiami?

-          Leo. Piacere

-          Sì, ciao

-          Teo, non essere acido.

-          E cazzo! Smettila di dirmi di non essere acido – e dicendolo si avvicina al ragazzo disteso sul pavimento – Ehi, ehi tu, svegliati.

-          E voi chi siete? Dove sono?

-          Ci risiamo.

-          Teo smettila! Piacere io sono Tony

-          E io sono Leo

-          E quel ragazzo che ti ha svegliato si chiama Teo. Tu chi sei, invece tesoro?

-          Ah, si scusate, io sono Rob.

-          Ciao Rob – dicono in coro Tony e Leo

-          Sì adesso mi sento in uno di quei centri per alcolisti anonimi americani

-          Teo!

-          Che c’è? Mica ho detto cazzo stavolta? Comunque adesso che  ci siamo presentati, bevo.

-          Ma come ci siamo finiti qua? – Chiede Leo

-          Non lo so. Questa è casa nostra. Io e Teo siamo amici di vecchia data e abbiamo preso questo appartamento un po’ di mesi fa.

-          Sì ma questo non spiega perché io sia qui?

-          Hai ragione Leo, non so che dirti neanche noi lo sappiamo. Teo dove vai?

-          In salotto a guardare un po’ di tv.

-          Ma non puoi andartene mentre stiamo cercando di capire perché questi due bei ragazzotti si trovano qui e per di più completamente nudi.

-          Non mi importa, voglio solo che se ne vadan… Oh, noooo. Cazzo!

-          Cosa?

-          Ce n’è un altro.

-          Ma che dici? – risponde Tony dalla cucina e di corsa, insieme a Leo e a Rob, raggiunge Teo

-          Anche lui è nudo! – dice Rob

-          Grazie per avermelo fatto notare – risponde Teo

-          Teo non essere acido – lo riprende Tony

-          E che cazzo!

-          E non dire cazzo in continuazione – lo riprende Leo

-          Oddio ci si mette pure lui. Svegliatelo voi, mi sono rotto il c…

-          Teo! – in coro tutti gli altri

-          Tesoro, sveglia. Tesoro?

-          E voi chi siete? Dove sono?

-          Ma che è un disco che gira in continuazione? Sta diventando un incubo – dice Teo. Almeno tu ti ricordi perché ti trovi qua?

-          No!

-          E ti pareva.

-          Almeno ti ricordi come ti chiami tesoro?

-          Sal

-          Certo che avete tutti nomi comuni voi tre, eh?

-          Teo, per favore. Non si trattano così gli ospiti!
Ospiti? Ma se manco li conosciamo.

-          Allora offriamo loro una bella colazione e così ci conosciamo, che ne dite?

-         

-          Ci sto

-          Ho proprio fame

-          Pure parassiti

-          Teo!

-          E cazzo!

-          E non dire sempre cazzo, cazzo!



***



-          Allora che ci raccontate di bello? Cosa fate nella vita? Diteci

-          Ma perché non ti fai i cazzi tuoi Tony – lo riprende Teo

-          Scusatelo, di solito la mattina è più socievole

-          Eppure adesso che siamo tutti qua seduti – interviene Rob – inizio a ricordare

-          Sì, anch’io. – si aggrega Leo

-          Ora che ci penso – continua Sal – anche io. Mi ricordo che ero in discoteca. Ieri faceva un caldo della madonna, proprio una calda notte d’estate, tanto che ho deciso di ballare solo con il costume e di tanto in tanto tuffarmi in piscina e rinfrescarmi. Non ricordo quanto abbia bevuto, so solo che stavo da Dio.

-          Anch’io ero in discoteca – e a poco a poco anche tutti gli altri confermano la loro presenza

-          Faceva troppo caldo e così mi sono calato un acido sperando che mi facesse venire un po’ di fresco – racconta Leo – e non ho capito più nulla.

-          Noi invece – dice la sua Tony – siamo arrivati in discoteca già bevuti. Ci eravamo portati in auto 5 bottiglie di wodka e ce le siamo scolate in un niente e quando abbiamo messo piede in discoteca già non capivamo nulla

-          Ma parla per te

-          Teo è così anche per te e lo sai. E tu Rob?

-          Ricordo solo che ero lì con un tizio conosciuto la settimana scorsa e che mi annoiava, tanto che mi sono bevuto tutte le mie drink card in un niente, buttando giù 5 rum e pera anche se il succo non l’ho bevuto e poi giusto per gradire ho mandato giù un bicchiere di Jin. Ho mollato il tizio e mi sono tuffato in piscina a ballare e da lì non ci ho capito più nulla.

-          Anche noi ci siamo tuffati in piscina – Interviene Tony

-          Anch’io – dicono pure Sal e Leo

-          Allora ci siamo conosciuti tutti in piscina, però come siamo arrivati tutti qua?

-          Con la nostra auto.

-          Teo allora ricordi?

-          Sì, adesso sì. In piscina ho notato te Rob. Ti avevo visto mollare lo sfigato e quando ti sei tuffato l’ho fatto pure io, sono  venuto da te e abbiamo ballato e poi ci siamo baciati, poi sei venuto tu Sal a dirci se potevi unirti e così sei stato dei nostri. Tu Tony, che intanto avevi conosciuto Leo, con il quale vi scambiavate pompini in apnea, vedendoci ti sei avvicinato con Leo e vi siete aggregati pure voi. Sono stato io a dirvi di venire qui. Una volta arrivati, ci siamo spogliati, anche se tranne me che tenevo in più la maglietta, voi eravate tutti in costume. Da quel momento in poi è successo di tutto. Tu tony come sempre non ti sei risparmiato nel prenderlo in culo, anche se tu Leo non sei stato da meno, meno male che c’eravamo noi, altrimenti ieri continuavate a spampinarvi a vita. Voi due invece, cari Sal e Rob, insieme a me vi siete divertiti a fotterli in tutte le posizioni possibili ed immaginabili. Eravamo dei maiali, sudati e arrapati. Porci senza inibizioni. Quando alla fine noi tre siamo venuti sopra di voi, ognuno s’è gettavo in un angolo della casa stremato ma goduto. Ecco questo è tutto quello che è successo nella nostra calda notte d’estate di ieri.

-          Oh cazzo!
E non dite sempre cazzo.

RRubrica a cura di Francesco Sansone
LLocandina a cura di Giovanni Trapani