Racconti d'Estate - L'ultimo giorno d'estate



Prologo
So benissimo che oggi non è l’ultimo giorno estate, ma per questo blog in qualche modo lo è. Oggi infatti si concludono i racconti d’estate e con essi si chiudono tutte le rubriche di “narrativa” del blog. Settimana prossima il blog sarà dedicato ai saluti, ma anche alle anticipazioni su ciò che sarà da settembre Il mio mondo espanso e di cui voi, come sempre, sarete fondamentali, ma di questo ne parleremo settimana prossima. Adesso vi lascio a L’ultimo giorno d’estate sperando che vi piaccia.
Francesco Sansone


L’ultimo giorno d’estate

“Sopra i ponti dell’autostrade c’è qualcuno fermo che ci saluta
Senti la mia pelle come è profumata
Mi ricorda l’olio di Taiti.
Nelle sere quando c’era freddo, si bruciavano le gomme d’automobili
Quest’estate ce ne andremo al mare per le vacanze.
Un’Estate al mare…”

-          Ma la vuoi smettere di cantare a squarciagola?
-          Ma adoro questa canzone.
-          Sì, ma non c’è bisogno di gridarla. La gente ci guarda inorridita
-          E chi se ne frega. E poi cantando questa canzone, non penso al fatto che è il nostro ultimo giorno di vacanza.
-          Tu sei tutto matto.
-          Sarà…

“A – A – abbronzatissima ( io ti amo e tu lo sai)
Sotto i raggi del sole (ma mi chiedo come fai)
Come è bello sognare (a restare dove stai)
Abbracciato con te (per ore al sole senza alzarti mai)”

-          E questa che ti ricorda?
-          Un’estate di tanti anni fa...
-          Oddio mi stai diventando nostalgico.
-          Non si tratta di nostalgia, semplicemente di piacevoli ricordi.
-          Bah chi ti capisce è bravo,  lo sai?

“Stringimi ancora come quella volta in spiaggia
Con la luna in una notte d’estate
Stringimi ancora come quella volta in spiaggia
Con la luna in una notte d’estate”


-          Ma li conosci tutti i tormentoni estivi? Mi sembra di leggere un intervallo di un certo blog.
-          No, non li conosco tutti, ma ogni canzone contenuta in questo cd mi ricorda qualcosa di bello e di caldo legato all’estate.
-          Immagino da quello che dici che ogni estate hai avuto degli incontri interessanti.
-          Interessanti dici? No, non direi interessanti, più che altro direi irripetibili.
-          Addirittura!
-         
-          Forza! Raccontamene uno.
-          Sei sicuro che potrai reggere il racconto?
-          E chi ti sembro, uno che non ha mai fatto queste cose?
-          No, no.. però…
-          Però che?
-          Niente, niente. Allora preparati. Per renderti conto meglio della situazione, dobbiamo mettere come sottofondo questa canzone, ascolta


You have my heart
And we'll never be worlds apart
May be in magazines
But you'll still be my star
Baby cause in the dark
You can't see shiny cars
And that's when you need me there
With you I'll always share
Because

When the sun shines, we’ll shine together
Told you I'll be here forever
Said I'll always be a friend
Took an oath I'ma stick it out till the end
Now that it's raining more than ever
Know that we'll still have each other
You can stand under my umbrella
You can stand under my umbrella"


-          Rihanna?
-          Sì, Rihanna, ero in discoteca e questa canzone quell’estate andava a ripetizione ovunque, lo sai no?
-          Sì, certo.
-          Bene allora… ero in discoteca, stavo ballando questa canzone, una delle mie preferite di quell’estate, quando si sono avvicinati a me due ragazzi, per l’esattezza due gemelli.
-          COSA? DUE GEMELLI? E TE LI SEI FATTI ENTRAMBI?
-          Abbassa la voce! No, non me li sono fatti entrambi, non ti sconvolgere. Ora se mi lasci finire, ti racconto tutto altrimenti, la smetto qui.
-          Sì, sì. Continua.
-          Allora ti dicevo mi si avvinano questi due gemelli e iniziano a strusciarsi a me. Erano praticamente andati e quasi del tutto nudi. Belli come due statue greche, ma troppo innamorati di loro stessi per dedicarsi completamente a qualcun altro.
-          E allora che è successo?
-          Niente di che, mi sono allontanato e li ho lasciati in asso, ma neppure se ne sono resi conto e mi sono messo a ballare da un’altra parte, quando vengo braccato da un ragazzo straniero, penso americano, anche lui possente e bello e che ha cominciato a sussurrarmi all’orecchio frasi della canzone di Rihanna.
-          Cosa?
-          Hai capito benissimo e mentre lo faceva appoggiava, muovendolo, il suo membro eretto contro il mio che, a questo contatto, ha risposto come si deve, diventando duro. Lo straniero apprezzò molto la mia reazione tanto che mi infilò la mano nei pantaloni, cominciando a smanettarmi, ma a questo punto me ne sono andato. Non mi è mai piaciuto dare spettacolo.
-          E dopo?
-          E dopo mi sono spostato in un altro punto e ho ripreso a ballare, quando vengo raggiunto da un altro ragazzo.
-          Un altro?
-          Sì, ma  lui era diverso da tutti gli altri. Non era ubriaco, non era innamorato della sua copia e non era desideroso di una sveltina in pista. In realtà era molto timido e si mise a ballare con discrezione accanto a me. Si limitava semplicemente a fissarmi, però il suo sguardo aveva un erotismo che non avevo riscontrato in nessuno durante tutta la serata.
-          E poi?
-          A quel punto mi sono avvicinato a lui e ho cominciato a ballare a stretto contatto con lui, mentre sul suo viso saliva il rossore dell’imbarazzo. Mi sono presentato e poi anche lui. Ci siamo spostati altrove e abbiamo iniziato a parlare. Non abbiamo fatto nulla quella sera. L’estate era praticamente finita e non mi andava di avere un altro incontro fugace, avevo voglia di qualcosa di più e quel ragazzo era la persona giusta con cui provare a costruire qualcosa. Ci siamo visti il giorno dopo e il giorno dopo ancora e al terzo appuntamento, ci siamo lasciati andare alla passione. Eravamo a casa sua. Mi aveva invitato a prendere un caffè freddo, ma ben presto ci ritrovammo nudi sul suo letto a dimenarci come bestie indemoniate. Fu un rapporto completo pieno di passione e di sentimento. Quando fu in me, ho goduto come mai durante tutta l’estate. Quando io fui in lui mi ricevette a se’ con piacere smisurato. Al raggiungimento dell’orgasmo, ci buttammo l’uno accanto all’altro e ci fissavamo. Non dicevamo nulla, semplicemente ci guardavamo. Non ci fu bisogno di dire altro, ci  fidanzammo e abbiamo vissuto giorni bellissimi.
-          E dopo che fine ha fatto?
-          Da quel giorno tutti gli autunni, gli inverni, le primavere e le estati le abbiamo passate assieme. Anche quest’anno è stato così.
-          Davvero?
-         
-          E dov’è?
-          E' quel ragazzo che mi sta tempestando di domande, perché pensava che gli avrei raccontato chissà che cosa.
-          Ma non lo sto facendo.

Sì che lo stai facendo. Dai amore, metti quest’altra canzone, c’è ancora tanta strada da fare prima di arrivare a casa.
-          Ok!
Sweet dreams are made of this
Who am I to disagree?
I travel the world
And the seven seas--
Everybody's looking for something.
Some of them want to use you
Some of them want to get used by you
Some of them want to abuse you
Some of them want to be abused.