Un nuovo mondo - Ventinovesima puntata

Nelle puntate precedenti


Fabrizio viene ammesso all’università mentre Andrea accetta la proposta di Luca di fare un colloquio presso il negozio in cui lavora, riuscendo a ottenere il lavoro dopo aver parlato con Matteo, il responsabile del negozio.

Fabrizio riceve la visita inaspettata di Daniel, suo ex compagno di squadra, che gli propone di andare a seguire le lezioni assieme e che gli rivela che in estate ha aver avuto il primo rapporto sessuale con un ragazzo di cui ha perso le tracce e a cui non riesce a non pensare. Anche Fabrizio gli racconta tutta la sua verità le sue recenti preoccupazioni nate dal comportamento del suo fidanzato.

Durante il primo giorno di lezione, Fabrizio tenta di chiamare Andrea, ma non ci riesce. In aula incontra un ragazzo che si rivela essere il suo insegnate e quando anche Daniel ritorna in classe riconosce nel professore Manu, il ragazzo conosciuto quella sera d’estate che lo tratta male. Il ragazzo infastidito da alcune sua parole, alla fine della lezione gli rivela di essere innamorato di lui e di non capire il suo atteggiamento. Intanto Fabrizio ha ricevuto un sms da Andrea in cui gli comunica che neppure quel giorno si sarebbero visti e decide di chiamare Alberto per parlare. Questi lo invita a cena e alle 20:30 lo raggiunge. Dopo pochi minuti arriva pure Luca, ma questi a causa di una telefonata, è costretto ad uscire immediatamente, lasciando Fabrizio a sfogarsi con Alberto.

- Alberto ho una strana sensazione e io mi sento impotente di fronte a tutto questo e ho una gran voglia di piangere, ma so che non ho un motivo valido per farlo, però non posso farne a meno, ma ogni volta che mi scende una lacrima, tirò su col naso e l’asciugo e mi dico che non c’è niente che non va, ma non è così. Vorrei parlarne con lui, ma non c’è. Lo cerco e ricerco, ma lui non c’è. Si fa sentire quando vuole e poi sparisce nel nulla e io rimango qui a chiedermi che ha, cosa fa, ma tutte queste domande non trovano mai il suo riscontro e io non ci sto capendo nulla.

Tornato a casa Fabrizio manda un sms al suo fidanzato al quale Andrea risponde con una telefonata

“Dobbiamo parlare”

- domani sera ti passo a prendere e andiamo a cena

Un nuovo mondo


Locandina realizzata da Giovanni Trapani. Tutti i diritti riservati

Ventinovesima Puntata



Luca

Qualche ora prima

Ero entrato da pochi minuti in bagno, stavo per togliermi gli slip, quando sento squillare il cellulare. Non aspettavo nessuna chiamata e la cosa mi ha turbato. Prendo il cellulare e vedendo il nome di Andrea, capsico che doveva esser successo qualcosa

- Pronto?

- Luca scusa se ti disturbo, devo parlare con qualcuno altrimenti impazzisco.

- Stai calmo. Cosa è successo?

- Sono un figlio di puttana. Ho fatto la merdata più grande che potessi fare

- Mi fai preoccupare così, dimmi che è successo?

- Ti prego, raggiungimi . Sono sotto casa tua. Stavo salendo, ma ho visto la moto di Fabrizio e …

- Perché non sali?

- Perché non riesco a guardarlo negli occhi

- Cosa?

- Sono andato a letto con Matteo.

- Co… cosa?

- Ti prego scendi, per favore sto impazzendo.

- Ok, il tempo di vestirmi e scendo.

- Grazie, ti aspetto, fai in fretta

- Arrivo.

Ho indossato di nuovo gli abiti e sono uscito dal bagno

- Ragazzi scusatemi, ma devo uscire immediatamente. Ė successo qualcosa ad una mia amica e mi ha chiesto se potessi raggiungerla.

- Ma cosa è successo? Amore spero che non sia nulla di grave

- Non lo so ti spiegherò quando tornerò. A dopo. Scusami Fabrizio.

- Riguarda Andrea per caso?

- No! Si tratta di una mia carissima amica. Dai mangiate. Amore ci vediamo domani a colazione. Ti amo.

- Fai piano. – e con questa ultima raccomandazione di Alberto, mi sono chiuso la porta alle spalle. Ho sceso le scale di corsa e quando ho aperto il portone, Andrea era fermo lì. Non lo avevo mai visto così disarmato. Di solito lui è un tipo che non da a vedere le proprie debolezze, anzi sembra proprio che niente e nessuno lo possa turbare, ma quella volta non era così. Era sconvolto, in preda al panico, sembrava dovesse crollare da un momento all’altro.

- Scusami se ti ho disturbato, io ..

- Testa di cazzo – l’ho interrotto dandogli un schiaffo – Non dovevi fare una cosa così schifosa alla persona che ami.

- Ma non so neppure io come sia successo.

- Vieni, sali in macchina, andiamo a bere qualcosa

- Sì. Fabrizio ha sospettato qualcosa?

- Sì, ma ho cercato di tranquillizzarlo.

- Grazie. Lui capisce sempre quando qualcosa non va.

- E tu non fai nulla per non fare nascere il sospetto

- Non è così… a prescindere, lui capisce sempre tutto. Mi conosce bene.

- Perché mi dici queste cose?

- Come?

- Sì, perché mi dici che lui ti conosce bene, che sa capirti, che ha la capacità di lasciarti i tuoi tempi per riprenderti senza stressarti se poi mi confessi che gli hai fatto le corna?

- Fratellone, io …

- Non chiamarmi fratellone. Se fossi davvero tuo fratello ti avrei insegnato che non si fanno certe puttanate.

- …

- E non stare lì in silenzio, raccontami tutto. Voglio capire come sei arrivato a questo.

- Sabato scorso, quando siamo rimasti dopo la chiusura in negozio, ci siamo messi a pulire.

- Sì, lo so, c’ero pure io.

- Sì, però quando abbiamo finito e tu te ne sei andato, ho avuto problemi con la moto. Non partiva e in quel momento è passato Matteo e mi ha chiesto se ci fossero problemi. Io allora gli ho risposto che la moto non andava e lui mi ha proposto di darmi uno strappo fino a casa. Ho accettato.

- E certo… non potevi chiamarmi, considerando che ero ancora nei paraggi?

- Lo so, sarebbe stata la cosa giusta da fare, però …

- Pèrò?

- Sin dal primo istante in cui ho visto Matteo c’è stato qualcosa in lui che mi ha intrigato. Il suo corpo scolpito che traspare dalla maglia e jeans aderenti, il suoi occhi azzurri e i capelli neri, il sorriso poi era così accattivante.

- Ti prego smettila. Ecco, siamo arrivati scendi che ci beviamo una cosa.



Entrati nel pub abbiamo ordinato da bere. Ho preso qualcosa di forte per cercare di sedare il nervosismo che avevo voglia di scaricare contro Andrea.

- Continua.

- Come ti dicevo sin dal primo momento, mi ha intrigato, poi durante tutta la giornata l’attrazione aumentava. Ogni piccolo gesto, ogni piccolo contatto, accendevano la voglia di…

- Salta certi particolari.

- D’accordo. Così quando lui mi ha chiesto se volessi un passaggio, sapevo che stavo facendo la cosa sbagliata, ma non sono riuscito a resistere ed ho accettato. Il non essere entrato all’università mi aveva stressato fortemente, mi sentivo una nullità e avevo voglia di non pensare. Anche per questo quando mi hai proposto di venire a fare il colloquio ho accettato subito.

- Ma tutto questo che cosa c’entra con il fatto che hai scopato con Matteo?

- C’entra perché mi sentivo una nullità nei confronti di Fabrizio.

- E quindi per riconquistare una sorta di stima di te stesso, gli fai le corna.

- E smettila adesso! Vuoi aiutarmi o devi continuare a massacrarmi. Se è così me ne vado, perché già sono distrutto di mio.

- Scusa, continua.

- Quindi salgo in macchina. Credo che pure a lui sia piaciuto sin dal primo momento e così fra una chiacchiera e l’altra, non so come, ma ci siamo ritrovati fermi in un posto buio a scopare. Quando abbiamo finito, mi sono reso conto della cazzata che avevo appena fatto. Gli ho chiesto di portarmi a casa e lui non ha esitato. Mi ha detto di stare tranquillo perché per lui non significava nulla, però per me non è così. Cioè non che mi importi di lui, ma quello che ho fatto significa che ho mandato a puttane il mio rapporto con Fabrizio

- Ora capisco il tuo disagio di oggi.

- Infatti, oggi è stata dura. Non sapevo come comportarmi. Ma ci tengo troppo a questo lavoro per lasciarlo

- Lo capisco bene, però non so quanto tu possa reggere

- Luca io amo Fabrizio e so che se scoprisse una cosa del genere, non me lo perdonerebbe mai

- Hai finito?

- Sì

- Tu sei un egoista. Hai pensato solo a te. Non ti sei preoccupato di impensierire il tuo fidanzato, non ti sei neppure disturbato a chiedergli come è stata la sua prima giornata all’università, se si è divertito o meno. Non lo senti da sabato, non sai che il vostro ex compagno di squadra va con lui all’università, non sai che è sull’orlo della disperazione. Lo hai tradito perché ti sentivi una merda, senza preoccuparti come stesse vivendo tutto questo lui.

- Ma …

- E non dire ma. Devi dirglielo Andrea – Non appena ho finito di dire queste cose ad Andrea, è arrivato un sms sul suo telefono.

- Ė lui!

- Che scrive?

- Che dobbiamo parlare. Che faccio adesso?

- Chiamalo e gli dici che domani sera lo vai a prendere – e così ha fatto. Lo ha chiamato fissando un appuntamento per la sera dopo – Andrea questa sera mi hai deluso.

- Ti prego non dire così

- Forse domani mi passerà, ma stasera l’unica cosa che provo per te è delusione. Forza! Ti accompagno a casa.

Dopo averlo lasciato a casa, sono passato da Alberto. Era fermo all’ospedale in attesa di una chiamata.

- E tu che ci fai qua?

- Dovevo abbracciarti

- Che è successo?

- Dovrai stare maggiormente vicino a Fabrizio nei prossimi giorni

- Perché?

- Perché soffrirà parecchio.



Continua …