Racconti di vita... gay: Msl86




Se anche tu vuoi condivide la tua storia, mandala via e-mail a raccontidivitagay@hotmail.it e così potrai leggerla su il mio mondo espanso e far confrontare chi legge e perché no, confrontarti tu in prima persona.

Prefazione: Paolo Vanacore
Copertina di e con Giovanni Trapani
Casa Editrice: Tempesta editore
Prezzo: 15,00 Euro



Prologo
Anche questa settimana arriva il venerdì e come ogni settimana arriva una nuova storia di "racconti di vita... gay", una rubrica che so vi piace tanto e che piace tanto anche a me. Questa settimana a condividere con i lettori del blog la sua esperienza è Msl86 (di cui vi consiglio il blog) a cui vanno i miei più sinceri ringraziamenti. Ma non mi perdo più in chiacchiere e vi lascio alla storia di Msl86, mentre io vi do appuntamento a lunedì per una nuova settimana assieme. Ciao
Francesco Sansone 


Msl86
 
   Raccontare una storia di vita in genere non è mai semplice. Raccontare la propria lo è ancor meno, soprattutto quando si cerca di riassumere in poche righe anni di CONFUSIONE e INCERTEZZE.

   Sono nato in una cittadina di circa 30 mila abitanti nel magico Salento. Ho 24 anni, sebbene me ne diano sempre 3-4 in meno (ma questo mi tornerà utile dai 30 in poi!) e sto studiando presso la facoltà di giurisprudenza, ormai in vista di iscrivermi al quinto anno, benchè in ritardissimo con gli esami.
   La mia famiglia.. beh... la reputo la mia PIU' GRANDE FORTUNA nella vita. Con i miei genitori in particolar modo ho avuto sempre un rapporto di dialogo, mi han sempre dato fiducia e non hanno mai cercato di impormi loro scelte. Anzi mi han sempre sostenuto, pur consigliandomi quando lo ritenevano giusto.

   Credo di aver sempre saputo di essere DIVERSO dagli altri ragazzi. Sin dall'infanzia, infatti, son stato additato nei più svariati modi, solo perchè educato, rispettoso, fine nel modo di parlare e di comportarmi e per niente "rozzo" e sboccato come tutti gli altri. E si sa come i bambini possano essere crudeli anche in tenera età. Ma fino a 10-11 anni non ho mai dato molto peso a tutto ciò.

   Con l'arrivo delle scuole medie però l'insulto che più spesso risuonava nei miei confronti era quel "RICCHIONE" a cui ancora non riuscivo a dare un significato vero e non capivo il perché.

   Via via però che il mio corpo iniziava a subire i primi cambiamenti, anche la mia mente iniziava a cambiare "PROSPETTIVA" e i dubbi e le domande assillavano sempre più le mie giornate!

   Dalla CONFUSIONE al DISAGIO il passo è stato breve! Fuori dalla mia camera era un continuo MASCHERARE, INIBIRSI, AUTOCENSURARSI, MENTIRE..

   E' stato proprio nel bel mezzo di questo periodo che ho PRESO COSCIENZA di me, di ciò che ero...

   All'epoca internet non era una realtà consolidata come lo è ora, ma la vecchia 56k mi ha aiutato non poco per informarmi, per leggere le storie di altri miei coetanei, per entrare nell'ottica di un mondo a me ancora sconosciuto e perchè no anche per approcciare al lato sessuale dello stesso.

   Ricordo chiaramente l'adrenalina misto ansia nel leggere i primi racconti erotici, il battito cardiaco che impazzava nel vedere i primi nudi maschili, la successiva sensazione di quasi PENTIMENTO, quasi come se avessi commesso chissà quale reato o peccato, la ripromessa di non caderci nuovamente. Ma l'istinto tornava a martellare da dentro sempre più rapidamente e non potevo far altro che assecondarlo!

   Un momento fondamentale di quegli anni è stato senza ombra di dubbio "la confessione" a una mia amica, quella che oggi è la mia migliore amica, il tutto con una lettera. In effetti era il modo più facile per compiere un passo del genere e io sentivo l'incredibile bisogno di parlarne con qualcuno. Lei era parecchio titubante inizialmente, e non solo... basti pensare che per diversi anni successivi, anche quando io avevo raggiunto un certo grado di maturità interiore, mi chiedeva se fossi sicuro, se non stessi per caso facendomi influenzare da qualche fattore esterno.

   C'è voluto un bel pò prima che se ne convincesse e che ne potessimo parlare come se nulla fosse.
   Alle superiori, iscrittomi ad un istituto tecnico industriale, non ho avuto affatto vita più semplice.. anzi! Essendo quasi tutti maschi la situazione è addirittura peggiorata!

   Le battutine, i doppisensi, le insinuazioni erano all'ordine del giorno ed è stata talmente forte l'influenza di tali interventi esterni che a un certo punto mi ero convinto di essere EFFEMINATO, e che quello fosse il motivo per cui sin da piccolo ero stato sempre additato come DIVERSO!
   Nulla di più sbagliato! Oggi tutti non fanno altro che dirmi che, se non mi conoscessero e dovessero incrociarmi per strada, non mi noterebbero nemmeno da quel punto di vista.
Continua sotto...
Ma tornando a noi..

   Voi direte: Ma in tutti questi anni nessun approccio, nessuna esperienza!? Ebbene no! Ed è questo un mio grande rimorso.. quello di non essermi vissuto quegli anni nel modo migliore. Passavo le mie giornate perennemente tra casa e scuola.
   Con la maturità però qualcosa è scattato dentro di me.. mi son posto una semplice domanda: COSA NE VUOI FARE DELLA TUA VITA!? RISCHIARE E MAGARI SOFFRIRE MA VIVERE REALMENTE OPPURE NON RISCHIARE MA SOPRAV-VIVERE!?

La risposta credo sia abbastanza scontata, vero?

   Da quel momento (avevo si e no 18-19 anni) ho iniziato concretamente ad approcciarmi con quella realtà che fino ad allora era rimasta una realtà puramente astratta.
   Anche in quel caso internet mi è venuto incontro e i primi portali (me2 & company) mi han portato alle prime conoscenze.
   Mio Dio quanta INGENUITA', quanta IMMATURITA', quanta INCOSCIENZA... se ci ripenso mi vien da sorridere!
   Ovvio che qui non potrei mai raccontarvi ogni singolo episodio che ha caratterizzato questi ultimi anni.

   L'esperienza a mio avviso più PAZZA ma al tempo stesso più FORMATIVA è stata sicuramente quella che mi ha portato in Inghilterra per due mesi da un uomo (decisamente più grande di me) che, diciamocelo chiaramente, seppe giocarsi benissimo le sue carte e si approfittò della mia estrema ingenuità per "accalappiarmi" per benino. Ritrovandomi da solo in un Paese dove non comprendevo bene ciò che mi si diceva (dannati inglesi!!!) con un uomo che nulla mi faceva mancare, ma che fondamentalmente non era quello che pensavo di trovare, mi caricai di così tanto stress, ansia e responsabilità che, chiusa quella parentesi e tornato in Italia, dopo qualche settimana ebbi un CROLLO PSICOLOGICO!

   Ho passato circa un anno per riprendermi del tutto e superare le mille fobie che erano sorte dopo quell'episodio. Oggi, a posteriori sono io il primo a chiedermi come mi venne in mente di fare una cosa così rischiosa, potendomi effettivamente trovare con un mal intenzionato (per fortuna così non fu!), e sicuramente se potessi tornare indietro me la sarei evitata quella esperienza.. ma.. ma.. anche questo ha contribuito notevolmente a farmi maturare, a rendermi il ragazzo che sono adesso.
   Potrei stare qui e scrivere un romanzo delle mie conoscenze, delle mie frequentazioni e delle mie due storie (entrambe finite con un bel paio di corna sulla mia testa!), ma credo che tutti voi sappiate a sufficienza "ciò che c'è in giro".

   Al momento ho un pochettino "mollato la presa", ossia ho rallentato un attimo con la ricerca estrema del RAGAZZO e ho deciso di concentrarmi più su me stesso.
   Il prossimo passo!? Il COMING OUT con i miei genitori!

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