Altri Mondi: Intervista a Francesco Zanardi

Questa settimana ho deciso di mettere da parte la rubrica Numero Zero che solitamente apre la nostra settimana insieme, per lasciare spazio all'intervista esclusiva che Francesco Zanardi mi ha gentilmente rilasciato e che pubblico qui in anteprima (da domani sarà disponibile pure sul sito www.giornalisticamente.it) in un nuovo spazio chiamato Altri Mondi. Spero che questa intervista faccia capire a tutti quali sono i reali motivi che hanno spinto il presidente di Gay Italia allo sciopero della fame.


Intervista a Francesco Zanardi

Si è tenuta Mercoledì 20 ottobre, alle 15:00, la conferenza stampa in cui Francesco Zanardi, in diretta su GLBT-tv, ha dichiarato l’inizio di un nuovo sciopero della fame. Questa forma di protesta era già stata adottata dal presidente di Gay Italia poco più di un anno fa quando, assieme al suo compagno Manuel Incorvaia, per ottenere il diritto a potersi unire in matrimonio e ottenere tutti i diritti che nel nostro paese sono riconosciuti alle coppie eterosessuali. Io ho intervistato Francesco Zanardi il terzo giorno dello sciopero e dalla voce si avvertiva già la mancanza di forze che però non facevano diminuire la sua tenacia verso questa nuova battaglia.

Francesco questo sciopero della fame da cosa nasce?
   Quando avevo 13- 14 anni fui più volte e per diversi anni violentato dall’allora vice parroco di Spotorno, ma come me anche altri ragazzi hanno subito il mio stesso triste destino. Denunciai nel 2001 la questione a Don Carlo, un parroco che divenne di fatto un amico, un padre, che mi aiutò a superare momenti difficili, il quale mi spinse a esporre la questione alle autorità ecclesiastiche, che mi promisero di prendere dei provvedimenti. Divenni amministratore del sistema informatico della diocesi, ma la vita all’interno dell’ambiente non mi fu facile, infatti subii una vera e propria azione di mobbing e venni licenziato. Questo nuovo colpo duro da parte della vita, e dalla chiesa, mi fecero vivere nuovamente un brutto periodo, ma anche questa volta mi aiuto Don Carlo che fece di tutto per farmi reintegrare alla mia menzione, riuscendoci. Ma in questo arco della mia vita, le cose, ancora una volta, non furono per niente facili. Siamo nel 2007 e visto che nessuno aveva fatto qualcosa (né il Vescovo Domenico Calcagno né il Vicario Andrea Giusto) nei confronti del vice parroco di Sportono, lasciandolo girare indisturbato fra i bambini e gli scout del Savona 7, decisi di rivolgermi alle autorità di stato per denunciare le violenze subite, presentando dossier e prove valide, ma mi fu detto che non si poteva far nulla, in quanto il fatto era in prescrizione. Da quella denuncia, la mai permanenza all’interno della curia divenne ancora una volta difficile e fui licenziato con la calugna di aver postato, all’interno del server della curia da me gestito, delle mie foto di nudo e di masticazione di gruppo, cosa assolutamente falsa, ma che però risultò essere un validissimo movente per licenziarmi nuovamente. Quindi da vittima diventai carnefice.

Lo scorso gennaio, pochi giorni prima che iniziassi lo sciopero della fame insieme al mio compagno, fu chiamato dal tribunale per rispondere ad alcune domande sulla denuncia avanzata nel 2007. Parlando con il mio avvocato, questi mi risposte che le motivazioni di una mia convocazione potevano essere due. La prima perché qualcuno mi aveva denunciato per pedofilia: la seconda perché il caso era stato riaperto. Di fatti il caso fu riaperto.

Quindi il suo scopo è quello di?
   Lo scopo è quello di avere giustizia, ma non tanto per me ma per tutte le altre vittime e per evitare che nascano altre vittime di abusi da parte dei sacerdoti.

Francesco ma le madri o i parenti in generale, non si accorgevano di questa situazione a cui erano costretti i loro bambini?
   Ma sai le vittime predilette non erano figli di persone che possedevano una pozione alta, ma erano per lo più figli di “poveri disgraziati”, di persone poco colte, di extra comunitari che comunque non avevano le forze per poter affrontare la questione.

Sei arrivato al tuo terzo giorno di sciopero della fame e proprio oggi hai comunicato che diversi preti ti hanno chiesto di interrompere questo sciopero perché preoccupati per la tua saluta. Pensi che sia la verità, oppure semplicemente una scusa per farti interrompere la protesta e far calare il silenzio sulla motivazione da cui è generato?
   Sicuramente vogliono fare cadere l’attenzione sulla questione, non credo che siano così interessati alla mia salute.

Qual'è l’atteggiamento nei tuoi confronti da parte della gente di Savona?
   La gente è molto presente. Ormai la gente ha paura per i propri figli e tutti hanno aperto gli occhi e non sono disposti più a tutelare certi atti.

Credi che questo tuo nuovo sciopero della fame avrà un riscontro positivo rispetto a quello intrapreso l’inverso scorso, oppure passerà inosservato dagli organi competenti come quello precedente?
   Credo che questo sciopero avrà un riscontro maggiore rispetto a quello precedente almeno qui in zona. Nel primo si combatteva per i diritti di un intero paese senza l’appoggio delle associazioni di competenza, ma adesso sto lottando per la città e la gente, ne sono certo, non farà cadere tutto nel dimenticatoio.

Il Papa lo scorso 17 settembre è stato in visita a Londra, scusandosi con tutte le vittime degli abusi pedofili compiuti dai membri del suo stato, però sta di fatto che le cose continuano ad andare come prima e i preti, sacerdoti, vescovi e tutte le altre figure dello stato vaticano che si macchiano di queste atrocità tuttavia vengono sempre protette, trasferendole in altri siti piuttosto che denunciarli alle forze dell’ordine.
   Il Papa ha detto solo quello che sapeva poi sarebbe stato riportato dai giornali. Se pensi che qui in Italia tutte le manifestazioni di protesta contro questa visita che la maggior parte del popolo inglese non voleva, non sono state riferite, si capisce che comunque c’è ancora molto da fare.



Francesco Sansone

N.B. A proposito di interviste, vi invito, se lo volete, a leggere l'intervista che ho rilasciato a Il salotto del Lord