Un nuovo mondo - Trentunesima Puntata

Prologo
Ci siamo ragazzi! Oggi una delle due storie che stanno tenendo banco in questa nuova serie di Un nuovo mondo, arriva alla sua conclusione. Con oggi mancheranno solo altre 3 puntate alla fine di questo ciclo e quindi vi invito a non perdervi i restanti episodi, perché saranno quelli decisivi per capire che cosa accadrà nel nuovo mondo di Fabrizio ed Andrea e farvi un'idea di quello che potrà succedere dal 11 Gennaio 2011, ma di questo, però, avremo modo di parlarne successivamente. Vi lascio dunque a questa puntata e augurandovi buona lettura, vi saluto.
Francesco Sansone.



Nelle puntate precedenti

Fabrizio viene ammesso all’università mentre Andrea accetta la proposta di Luca di fare un colloquio presso il negozio in cui lavora, riuscendo a ottenere il lavoro dopo aver parlato con Matteo, il responsabile del negozio.

Fabrizio riceve la visita inaspettata di Daniel, suo ex compagno di squadra, che gli propone di andare a seguire le lezioni assieme e che gli rivela che in estate ha aver avuto il primo rapporto sessuale con un ragazzo di cui ha perso le tracce e a cui non riesce a non pensare. Anche Fabrizio gli racconta tutta la sua verità le sue recenti preoccupazioni nate dal comportamento del suo fidanzato.

Durante il primo giorno di lezione, Fabrizio tenta di chiamare Andrea, ma non ci riesce. In aula incontra un ragazzo che si rivela essere il suo insegnate e quando anche Daniel ritorna in classe riconosce nel professore Manu, il ragazzo conosciuto quella sera d’estate che lo tratta male. Il ragazzo infastidito da alcune sua parole, alla fine della lezione gli rivela di essere innamorato di lui e di non capire il suo atteggiamento. In realtà anche Manuele è innamorato di Daniel, ma essendo il suo insegnate non vuole cedere ai suoi sentimenti.

Intanto Fabrizio ha ricevuto un sms da Andrea in cui gli comunica che neppure quel giorno si sarebbero visti e decide di chiamare Alberto per parlare. Questi lo invita a cena e alle 20:30 lo raggiunge. Dopo pochi minuti arriva pure Luca, ma questi a causa di una telefonata, è costretto ad uscire immediatamente, lasciando Fabrizio a sfogarsi con Alberto. Luca incontra Andrea che gli confessa di aver scopato con Matteo e ora è disperato perché sa che questo potrebbe porre fine alla sua storia con Fabrizio.

Tornato a casa Fabrizio manda un sms al suo fidanzato al quale Andrea risponde con una telefonata, suggeritagli da Luca e insieme fissano un appuntamento per la sera dopo a cena.

Daniel manda un messaggio su MSN a Fabrizio fissando l’ora in cui sarebbe passato a prenderlo per andare all’università e ringraziandolo per la sua amicizia.

“Ti ringrazio per essermi stato vicino oggi, spero che sia riuscito a parlare con Andrea. Ci vediamo domani alle 9:00 sotto casa tua. Notte.”

Un nuovo mondo


Locandina realizzata da Giovanni Trapani. Tutti i diritti riservati.

Trentunesima Puntata

Daniel

- Sveglia dormiglione, dormi all’in piedi – ho gridato a Fabrizio aprendogli lo sportello dell’auto.

- Sì hai ragione Daniel, però sono felice oggi

- E come mai?

- Ieri Andrea mi ha chiamato e finalmente stasera ci vedremo.

- Hai visto? Tutto s’è risolto!

- Sì, avevi ragione. Mi sono solo fatto prendere dall’ansia inutilmente.

- Peccato però

- Cosa?

- No , no… non mi fraintendere.. e che stasera volevo dirti di venire a ballare con me, ma capisco che hai molto di meglio da fare. Comunque me lo devi salutare ad Andrea, ok?

- Lo farò, anche se ancora non gli ho detto che sei un mio collega?

- No? E perché?

- Secondo te?

- Domanda stupida, lo ammetto.

- Dai vai . Secondo me tutti ‘sti 4 bianchi ti hanno un po’ rincoglionito, sai?

- Fanculo.


Per fortuna quel giorno avevamo solo una lezione e così già alle tre ero a casa. Dopo aver mangiato, mi sono buttato a letto. Volevo riposarmi un po’ visto che di sera avrei fatto tardi. Mi sono svegliato verso le sette e dopo aver mangiato qualcosa, mi sono chiuso in bagno. Mi sono spogliato e tutto nudo ho iniziato a radermi il viso. Senza nemmeno rendermene conto, il mio pensiero è andato a Manu, al nostro incontro all’università, al nostro primo incontro. Ho ricordato i baci, il sesso, il suo abbraccio e tutto questo ha fatto sì che il mio membro diventasse duro. Appoggiandomi con le spalle contro la parete, ho iniziato a masturbarmi rievocando quei momenti. L’eccitazione era incontenibile e dopo poche smanettate, ho raggiunto l’orgasmo. Entro in doccia e rimango immobile sotto il flusso violento dell’acqua. Un tocca sana.

Sono uscito di casa verso le 23:00 e sono andato direttamente in discoteca, dove avrei trovato alcuni amici, ma quando sono arrivato lì non li ho trovati e ho pensato che fossero già dentro. Così faccio il biglietto e una volta dentro ho iniziato a guardarmi in giro, ma di loro nessuna traccia. Non sapendo che fare ho deciso di andare a prendere qualcosa al bar, prima che si creasse il caos.

- Un 4 bianchi per favore

- Allora è proprio un vizio il tuo – mi sento dire da una voce alle mie spalle

- Cos …

- Ciao come va?

- Manu da quando siamo tornati a darci del tu?

- Non siamo all’università

- Lo vedo. Non credo che tu vada così ubriaco a fare lezione

- Non sono ubriaco, ho solo bevuto due 4 bianchi

- E da quando vedi 4 bianchi?

- Da quando questo mi ricorda te

- Cosa?

- Sì Daniel, hai capito bene

- Ricordi il mio nome

- Certo che lo ricordo, così come ricordo te e anche, benché sia un po’ fuso, ricordo che ti amo

- Non prendermi in giro

- Non ti prendo in giro Daniel, io ti amo davvero. Mi sono innamorato di te e non riesco a nasconderlo. IO TI AMOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!! Lo hai capito adesso?

- A - Allora perché l’altro giorno…

- Non pensarci. Non pensare a niente. Pensa solo a me – e dicendolo mi sono ritrovato la sua lingua in gola. Ci siamo baciati con ardore, con violenza, con amore – Voglio fare l’amore con te. Mi sei mancato, vieni con me a casa mia

- Ma dai non è possibile.

- E perché no? Ti prego ho bisogno di te – non ho saputo resistere e così ho accettato l’invito. Usciti dalla discoteca mi dice che è venuto in macchina con i suoi amici.

- Ho la macchina, vieni è di qua. – Saliti in macchina ha cominciato a parlare e a raccontarmi tutto quello che è successo dal nostro incontro. Quelle parole mi resero felici perché rispondevano a tutte le mie domande e lo facevano come avevo sempre sperato. Arrivati a casa sua, ha aperto la porta e siamo entrati. Ci spogliammo come animali selvaggi che lottano per conquistare qualcosa. Noi lottavamo per conquistare noi stessi. Restammo sul pavimento e ci amammo in tutti i modi. Quando lui fu in me, con il suo petto appoggiato alle mie spalle e le sue gambe che stringevano le mie, ho capito che io non potevo più fare a meno di lui. Quel giovane ventisettenne in una sera di luglio mi aveva rubato tutto quello che avevo, ancor prima che glielo donassi e mi aveva donato tutto quello che aveva, ancor prima che io glielo rubassi.

Ci siamo addormentati abbracciati sul pavimento. Erano le 5:30 quando mi sono svegliato stuzzicato da un raggio di sole che si addentrava da una finestra della stanza accanto. Quando ho aperto gli occhi lui ancora dormiva e così sono rimasto a guadarlo in silenzio. Sembrava così indifeso, lontano anni luce dall’immagine che da quando è sveglio. Si vedeva che aveva sofferto e che era stanco di tutto questo, però allo stesso tempo qualcosa nel suo viso mi ha fatto capire che adesso si sentiva un po’ sollevato. Ho continuato a fissarlo fino a quando non mi sono addormentato di nuovo...

- E tu cosa ci fai qua?

- Come cosa ci faccio qua?

- Cosa è successo?

- Ma davvero non ricordi nulla?

- Cosa devo ricordare? Cazzo che ho fatto?

- Come cosa hai fatto?

- Ascolta 4 bianchi è meglio che tu vada via e ti dimentichi tutto quello che può essere successo.

- Come dimenticare, ma che dici?

- Quello che hai sentito – e si è alzato, mostrandomi ancora una volta il suo corpo nudo – forza! Prendi i tuoi vestiti e vattene.

- Ma stai scherzando?

- No!

- Allora mi hai preso in giro ieri, volevi solo farti un altro giro, ma soprattutto volevi prenderti gioco ancora una volta di me

- Ma che dici, ero ubriaco e non ricordo nulla

- Non puoi non ricordare quello che è successo, quello che mi hai detto, quello che abbiamo fatto, l’amore che ci siamo scambiati

- Ma quale amore. Essendo così ubriaco neppure ti avrò riconosciuto. Ascolta ora vestiti e vattene. Credimi è meglio così. Cerca di non dire niente a nessuno e soprattutto dimenticami.

- Non posso dimenticarti così come so che tu non mi hai mai dimenticato

- So, so.. ma cosa vuoi sapere tu? Sei ancora un ragazzetto a cui la bocca puzza ancora di latte, che ha scoperto il piacere di prenderselo in culo da un giorno e pretendi di sapere cosa provo? Ti prego, non umiliarti così. Ti sei vestito? Ok ti saluto. Addio.

Non ho avuto la forza di dire niente, sono salito in macchina, ho infilato la chiave ho iniziato a guidare senza sapere dove andare.

 

Manuele

- Che cosa ho fatto. Dio ti prego fai che non mi odi più di quanto non lo faccia io. Tu lo sai perché l’ho fatto, ma se è così perché mi sento bruciare il petto? Che cosa ho fatto? Cosa? Daniel ti amo, perdonami – e dicendo questo mi sono seduto sul divano, ancora nudo, con le mani fra i capelli e la disperazione lungo tutto il mio corpo.

Continua …