Racconti di vita... gay: S-kraM



Prefazione: Paolo Vanacore
Copertina di e con Giovanni Trapani
Casa Editrice: Tempesta editore
Prezzo: 15,00 Euro



Se anche tu vuoi condivide la tua storia, mandala via e-mail a raccontidivitagay@hotmail.it e così potrai leggerla su il mio mondo espanso e far confrontare chi legge e perché no, confrontarti tu in prima persona


Prologo
Ritorna oggi, dopo tre settimane di pausa, la rubrica che ripropre le vette più alte in fatto di gradimento. Devo ringraziare S-kraM che ha deciso di raccontare la sua storia, facendo un riassunto di ciò che aveva pubblciato nel suo blog, per metterla a disposizione di tutti voi. Quindi non mi perdo più in parole e vi lascio al racconto di vita di SkraM.

Francesco Sansone

Racconti di vita... gay

Locandina realizzata da Giovanni Trapani.Tutti i diritti riservati
S-kraM


   Fin da bambino son sempre stato una persona timida e introversa, diventavo solare e ciarliero solo se entravo molto in confidenza altrimenti ponevo un muro fra me e il prossimo. Crescendo la mia timidezza è diventata sempre più grande e difficilmente facevo gruppo o legavo con gli altri, specie con i ragazzi.

Non ho mai capito il perché, ma non mi interessavano molto le cose che piacevano a loro (calcio, motori, etc.). Con l'andare del tempo le cose non migliorarono anzi, in un certo senso, peggiorarono perché ai soliti argomenti si aggiunse anche il discorso ragazze.


Non ho mai pensato che ci fosse qualcosa che non andasse nella mia sessualità, ma, forse, era perché non avevo ancora affrontato veramente la cosa. Per tutte le scuole medie non ho mai pensato al discorso sesso né ho mai manifestato attrazione per nessuno. Solo verso il terzo anno delle scuole superiori è cominciato a cambiare qualcosa. In quel periodo ebbi infatti la mia prima vera cotta la quale cominciò a destare in me alcuni dubbi sulla mia tendenza sessuale ma, pur di rifiutare quell'idea di me che stava cominciando ad affiorare, diedi vita breve a questo pseudo innamoramento tanto più che in quel periodo ero vittima delle prese in giro di alcuni ragazzi di altre classi e non volevo certo fornire loro altri motivi per convalidare le loro opinioni sul mio conto... opinioni che andavano sugli appellativi di frocio e ricchione.


Mi negai quell'innamoramento e cercai di pensare ad altro, cosa che mi riuscì solo in parte. Se da un lato quella cotta passò "velocemente" il mio malessere interiore cresceva di giorno in giorno ma non tanto perché mi sentissi diverso quanto perché mi facevano sentire diverso nonostante io non facessi nulla... non sapevo nemmeno certe terminologie cosa volessero significare talmente il discorso sesso mi era alieno. A 18 anni mi innamorai sul serio e in me riaffiorò il dubbio sulla mia "natura". Lui era un ragazzo più piccolo di un anno e mezzo, moro con gli occhi scuri e il fisico atletico. Pensavo spessissimo a lui, ma mi tormentavo per tutto questo e, seppur con un po’ di amarezza, fui felice quando presi il diploma perché mi permise di tornare nuovamente ad essere sereno, e a non pensare a niente... Niente è una parola che mi ha seguito per molto tempo... a lungo infatti ho condotto una vita totalmente apatica, fatta di lavoro e casa.. niente amici, niente amori, niente sesso. NIENTE.

Un estate, però, qualcosa cambiò. Durante una vacanza estiva con un collega di lavoro, conobbi un suo amico che, casualità, divenne uno dei miei migliori amici. Tramite questa new entry nella mia vita ebbi modo di conoscere un altro ragazzo il quale divenne il mio secondo migliore amico; grazie a queste due nuove amicizie finalmente cominciai ad uscire la sera e nei weekend, ad andare in giro a bere in qualche pub e cosi via. Loro erano i miei primi e veri amici.

In particolare proprio tramite il secondo (non di importanza) migliore amico presero il via tutta una serie di eventi che mi han portato oggi ad essere quello che sono.

Una sera infatti, tramite questo mio amico, ebbi modo di conoscere un ragazzo con il quale cominciai ad uscire sempre più frequentemente anche senza gli altri e per il quale cominciarono ad assalirmi un sacco di dubbi. Vuoi per la mia ingenuità, vuoi per alcuni suoi sms un po’ sibillini. Per farla breve una sera, preso il coraggio a 4 mani, gli chiesi cosa pensasse di me e imbarazzato dal sentirmi dare del gay gli dissi che in verità nemmeno io sapevo cosa fossi, ero totalmente ingenuo e inesperto sulla questione sesso e non sapevo cosa essere... se carne o pesce... Lui mi rassicurò dicendomi di guardarmi bene dentro e cercare di capirmi veramente senza avere paura e cosi mi aprii totalmente a lui perché cominciavo a capire che verso di lui nutrivo un sentimento diverso da quello dell'amicizia tanto che memore di quei famosi sms un po’ ambigui, gli chiesi se lui fosse gay e la risposta fu affermativa.

Sorpreso ma allo stesso tempo "sollevato" rimasi ad ascoltarlo parlare e poco prima di lasciarci, mentre stavo per scendere dalla macchina mi prese per un braccio, mi tiro a se’ e mi baciò. Fu un bacio lungo, intenso e meraviglioso, io mi lasciai andare totalmente, sentivo il suo alito fresco, le sue labbra morbide e la sua lingua che mi cercava in modo passionale. Finalmente a 26 anni avevo dato il mio primo vero bacio.

Mentre mi incamminavo verso casa mi sentivo in estasi e avrei voluto saltare dalla gioia e mai avrei immaginato che il mio tormento interiore stava solo iniziando.

Questo ragazzo infatti, mentre stavo per avvolgermi tra le braccia di Morfeo, mi mando un sms nel quale mi diceva che non voleva illudermi né farmi male, ma mi aveva baciato solo per farmi sbloccare e che non c'era nulla che non andasse in me ma che per me provava solo amicizia. Inutile dire che piansi e mi tormentai tutta la notte.

 
I giorni passavano ma non mi davo pace, non potevo essermi immaginato tutto... Dovevo chiarire, gli chiesi di vederci e parlammo a lungo. Disse che non mi amava, che provava affetto ma volto verso l'amicizia e non voleva ferirmi. Io allora gli dissi che mi andava bene anche l'amicizia, ma era solo una stupida bugia a me stesso. Per un certo periodo continuammo a frequentarci e a uscire noi 2 soli comportandoci normalmente, soffrivo, ma non glielo facevo capire fino a che qualcosa non rovesciò nuovamente il rapporto... una sera infatti mi ribaciò. Avevo atteso tanto quel momento e avido e desideroso delle sue labbra mi abbandonai totalmente in un lunghissimo bacio che sembrava non avesse fine; sentivo le sue mani accarezzarmi ovunque fornendomi una moltitudine di sensazioni che non avevo mai provato e alle quali mi abbandonai come se ne fossi ubriaco fermandoci prima di compiere il grande passo che non avevo mai fatto con nessuno, uomo o donna che fosse.

Il mio rapporto con lui è sempre stato molto tormentato, alternavamo uscite che si concludevano con lunghi e appassionati baci a settimane in cui ci si sentiva solo via sms.

Tramite lui scoprii il mondo delle chat anche perché era ora che cominciassi a guardarmi intorno e cercare quello che lui non voleva darmi. Una sera, però, intimorito per un incontro che stavo organizzando tramite un sito di incontri, mi convinse ad annullarlo e ad uscire con lui e finimmo in un motel. La motivazione fu che se proprio ero deciso a fare sesso con qualcuno, forse, visto che era la mia prima volta, era meglio con lui dato che, secondo lui, ero ancora troppo ingenuo e potevo ritrovarmi in situazioni spiacevoli praticando il mondo delle chat.

Non fu una prima volta completa per ovvi motivi, ma mi diede modo di sentirmi per la prima volta sereno con me stesso e di capire tantissime cose. Lo amavo ma non potevo rincorrere una persona che non mi voleva e che, forse, aveva più problemi esistenziali di quanti già non ne avessi io e cosi cominciai a usare le chat per capire come funzionassero le cose nell'ambiente gay e, una sera in cui ero un po’ giù, conobbi quello che oggi è il mio ragazzo da quasi 3 anni, Stefano.

Stefano e' stata la prima persona con cui ho fatto sesso in maniera completa e grazie a lui ho potuto capire quello che mi piaceva e non piaceva fare, ma, soprattutto, ha fatto chiarezza una volta per tutte su quali fossero le mie "tendenze". Inoltre la relazione con lui ha dato modo a mio padre di capire che in me stava cambiando qualcosa, un qualcosa che mio padre si augurava non fosse ciò che pensava, ma a cui, alla fine, ha dovuto farsene una ragione. Non ho mai fatto dichiarazioni esplicite, ma ci sono stati diversi discorsi fra me e mio padre che lo hanno portato a capire e, di conseguenza, informare mia madre. Con loro ho un buon rapporto, ma, inizialmente, mio padre non era molto contento, specie quando passavo la notte fuori e ogni volta che mi sentiva parlare al telefono si avvicinava quasi per voler sentire se stessi parlando con un uomo o una donna incolpando le amicizie, le frequentazioni etc etc.

 
Un po’ per trovare un mio spazio, una mia intimità più privata e un po’ per fargli capire che non ero più un bambino decisi di andare a vivere da solo e cosi da febbraio del 2010 ho un appartamentino in affitto dove posso invitare amici a cena oltre che ovviamente il mio amore e sentirmi libero di agire come meglio credo.

L'appartamento e' vicino a casa dei miei e infatti durante la settimana sono sempre a pranzo da loro. Anzi mio padre mi ha seguito e aiutato in tante cose e ormai non si infastidisce se parlo di Stefano e, nonostante tutto qualche discussione iniziale a parte, non mi ha mai trattato diversamente e questo e' una cosa importante. Mamma, invece, avrei voluto avesse ancora la lucidità di quando mi sono scoperto gay per poter condividere molto di più ma, purtroppo, 2 anni fa si e' ammalata di Alzaimer, anche se solo quest'ultimo anno i medici ce lo hanno diagnosticato come tale, intendiamoci e' ancora in grado di ragionare anche se non può più restare da sola e ogni tanto si dimentica delle cose, però non so... forse sbaglio, forse dovrei coinvolgerla di più prima che sia troppo tardi.

Cmq sia, oggi ho 29 anni, sono quello che sono e non mi vergogno. Sono felice anche se spesso guardandomi indietro mi accorgo di quanto tempo abbia buttato via incominciando a vivere davvero solo a 26 anni.


Bene, questa e' la mia storia.. un po’ sfoltita a dire la verità visto che e' un riassunto delle 6 puntate che ho scritto nel mio blog sotto l'etichetta SkraM Story :D